LE DUE CAMPANE SUL DOPING
26/02/2005
Leggendo le opposte posizioni, ciascuno può giudicare secondo il proprio discernimento.
Chi aderisse alla seconda scuola di pensiero, crei un comitato per la restituzione di medaglia d' oro e relativo record sui 100 m. a Ben Johnson!
Saluti
Alessio
sito internet: http://spazioinwind.libero.it/alcarboni/
e-mail: nattydread_45@email.it
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Zeman spietato: "La Juve ha cancellato 4 anni di calcio"
"Questa sentenza non chiude un caso, semmai lo riapre nuovamente". Dici Zeman, dici
Juventus, mescoli bene e crei una miscela esplosiva: solo gli stolti o chi è profondamente in malafede può parlare male del boemo o credere che parli
solo per attaccare la casata bianconera. Le sue sono - quasi sempre - verità assolute: in
merito all'abuso di sostanze nel calcio, l'ex tecnico di Roma e Lazio è sempre stato
cristallino nel suo atteggiamento di condanna globale. "Ora la giustizia sportiva ha
il dovere di intervenire, indagare, riaprire i fascicoli, interrogare nuovamente quei
giocatori che hanno mentito. Occorre andare a fondo. Occorre scoprire e punire. Chi
bara deve restituire il maltolto".
Semplice. Diretto. Inappuntabile: perché nel calcio - ormai è chiaro - ci sono stanze
immense piene di bottini raccimolati illegalmente e strappati ai sogni di altri
tifosi. Scudetti, coppe o semplici partite vinte con l'inganno: emozioni strappate e
dirottate altrove. Anche questa è la frode sportiva: "Se un atleta alle Olimpiadi
viene trovato positivo - continua l'attuale tecnico del Lecce in un'intervista a Il
Romanista - deve restituire la medaglia, anche a distanza di tempo. Perché una squadra
non dovrebbe restituire una coppa?".
Quello di Zeman non ha l'aria di un attacco frontale alla Signora; piuttosto di una
clamorosa delusione. Può non piacere il boemo: di certo è che il calcio gli scorre nel
sangue insieme ai globuli e questa crisi che lo sport pallonaro sta conoscendo assume
le sembianze di un'anemia per i sanguigni appassionati come lui: "E' una sentenza
bruttissima, per il calcio e per chi ne fa parte. La Juventus ha cancellato quattro
anni di calcio in Italia, 4 anni di passione", questa l'amarissima conclusione del
boemo.
S. Sgambati
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Bettega non batte ciglio: "Orgoglioso dei trofei vinti"
"Nessuno potrà toglierci nulla di quello che abbiamo conquistato". Una reazione
rabbiosa, come spesso capita ai limiti dell'arroganza. Il vicepresidente della
Juventus, Roberto Bettega commenta così la possibilità di restituzione dei titoli
vinti nel caso in cui la condanna per doping dovesse essere definitiva.
"Sono orgoglioso e sereno, per quello che abbiamo vinto - ha sottolineato il dirigente
a proposito delle voci di eventuali punizioni anche per i titoli sportivi -.
Questa mattina qualcuno ha scritto che la leggenda si rivolta nella tomba. Ma la
leggenda è
qui. Sono orgoglioso, sereno e felice e nessuno potrà toglierci nulla di quello che
abbiamo conquistato".
Il vice presidente bianconero ha poi aggiunto: "Essere qui questa mattina
significa che la Juventus non teme di vivere il confronto e il momento. Mi sono guardato allo
specchio e mi sono detto: è un tuo dovere andare verso la squadra, i tifosi e i
giocatori". Infine, riferendosi alle dichiarazioni fatte da Moreno Torricelli, Bettega
ha concluso, "Credo che i giocatori dovrebbero far sentire la loro voce. Per quanto mi
riguarda rispondo delle mie responsabilità come ho sempre fatto, come uomo e come
amministratore e mi piacerebbe che tutti gli altri facessero altrettanto".
V.Maccarrone
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