Tutta colpa di Agricola

 

 

 

 

22/06/2005


http://www.ilromanista.it/index.php?section=dettotranoi




di Andrea Di Caro

Era ora, verrebbe da dire. Poi però ci si accorge che è solo un mezzo,
tardivo, passo avanti. Perchè quella della Procura del Coni è una tipica
richiesta all’italiana, a due facce. Si chiede di punire il medico che
rappresenta la società, ma si salva la società stessa per la quale non viene
chiesta alcuna sanzione per responsabilità oggettiva. Abbiamo finalmente
capito: ha fatto tutto Agricola, i dirigenti non c’entravano, la Juve è
innocente, estranea, magari anche parte lesa. Era lo "scienziato pazzo" a
fare tutto da sé tenendo all’oscuro di tutto quelli che gli autorizzavano
le spese per la premiata farmacia juventus. E poco conta che Giraudo nella
strenua difesa di Agricola abbia affermato che tutto quel che il medico
faceva era a conoscenza della società. E meno ancora che nelle motivazioni
della sentenza ci sia scritto che Agricola «non poteva fare tutto da solo» e
«aveva bisogno dell’approvazione dei suoi superiori, in primis dell’Ad». L’
ennesima occasione persa. Che mondo (del calcio) è quello in cui una società
viene punita con ammende e squalifiche per responsabilità oggettiva se un
tifoso tira una moneta dagli spalti che colpisce l’arbitro, ma non viene
neanche chiesta una sanzione per quella il cui medico dopa i giocatori per
migliorarne le prestazioni?












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