Ciavete fatto caso...

Così Aldo Fabrizi soleva cominciare le sue divertenti invettive.

Allo stesso modo, io dico: Ciavete fatto caso che ggià so’ ccominciate le pubblicità dde Natale?

Così per un mese tocca sorbirci Ba Ba Ba Bauli e quant’ altre smancerie grondanti melassa improntate al “siamo buoni, è Natale (e soprattutto comprate i nostri prodotti)! Siamo tutti più felici!”. Come se guai, pigione e tasse sparissero per incanto. E poi, dal 7 gennaio, tutti a truffare e prevaricare il prossimo e ad evadere le tasse come e meglio di prima.

Ovviamente (per chi crede) il Natale non è questo e non starò qui a spiegarlo: non ce n’ è bisogno e non è questa la mia intenzione.

Molto più prosaicamente voglio invitarvi ad un esperimento: sacrificate qualche euro per comprare 2-3 videocassette (tanto poi si possono riutilizzare!) e registrate qualche telegiornale nei giorni di Natale (diciamo dal 20 al 26 dicembre). Poi mettetele in uno scaffale e tiratele fuori dopo un anno esatto e confrontatele con i telegiornali dal 20 al 26 dicembre 2004.

Ho la vaga impressione (anche se non la prova) che i servizi proposti SIANO GLI STESSI DA ALMENO DIECI ANNI!!!

Quanto spendiamo per il cenone, per i regali, i prezzi sono aumentati, quante calorie mangeremo col cenone e come faremo a smaltire i chili presi nelle feste, facciamo regali utili, “Lei signora (signore) cosa regalerà a suo marito (moglie)?”, gli anziani restano soli (quest’ ultimo argomento riciccia come le patate anche in prossimità delle vacanze estive), c’ è chi non si può permettere di festeggiare il Natale, DOBBIAMO ESSERE PIU’ BUONI (non manca mai).

Tutte cose vere, ma solo per dieci giorni. Dopo, tutto torna come prima, come se il Natale non ci fosse mai stato. Buonismo a buon mercato, lavacro della coscienza a 3x2 e fiera dell’ ovvio e del déjà dit.

E via col din-din-din, din-din-din, din-din, din-din-din! (leggere sulle note di “Jingle bells”, provateci, funziona!)

Un caro saluto e... buone feste a tutti, ma di cuore e senza prediche!

Alessio

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