Blackout e luminarie

 

 

Salve a tutti!
Cosa ne ricava un diabetico dal bere il caffè amaro e mangiarsi, contemporaneamente, un bel gelato?
Lo stesso vantaggio viene predicato dai soliti catastrofisti che scongiurano la popolazione italiana di vivere al buio per contenere il consumo energetico, mentre nella nostra amata città di Roma i ponti sul Tevere sono bellamente illuminati tutta la notte, per non parlare della Basilica di S. Pietro.
Tutto ciò mi ricorda la criminalizzazione delle nostre bombolette spray, responsabili del buco nell' ozono, mentre, al tempo stesso venivano eseguiti innocenti esperimenti atomici nell' atollo di Mururoa.
La colpa è sempre nostra...
Il rimedio? andiamo in giro fieri delle nostre ascelle fetenti e battiamo felici il grugno nelle nostre case al buio: il mondo sarà salvo... per merito di chi ci ha dato questi consigli accorati!

 

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23/07/2003 Da Alessandro

Comprendo perfettamente il tuo sfogo ma urge fare dei distinguo. Innanzitutto la attuale situazione di deficit è nota agli addetti del settore da tempo e il black out era ormai dato per certo, anticipato di poco grazie al gran caldo e all'uso massiccio di condizionatori che la gente ha installato di corsa. Se si deve cercare una colpa dunque, è di chi, pur consapevole del problema, non si è preoccupato di far fronte con una vera azione di sblocco dei numerosi progetti di centrali o di rinforzo della rete per maggori importazioni (GRTN, di cui hanno azzerato i vertici il mese scorso e MAP). La misura di emergenza dei distacchi programmati mira a neutralizzare i picchi di richiesta che potrebbero far salare l'erogazione senza alcuna possibilità di previsione. Detto questo avrai notato che i distacchi programmati e la richiesta di non utilizzare gli elettrodomestici "pesanti" riguarda soltanto la fascia diurna, ed in particolare quella antimeridiana. In questa fascia, infatti, si concentra la maggior parte della domanda in quanto uffici, attività produttive (in senso anagrafico) e istituzionali consumano a regime mentre, sicuramente, dalle 17:00 in poi, tutto il fabbisogno industriale viene meno (sarà capitato anche a te di trattenerti in ufficio col condizionatore o col server spento perchè è tardi). Per questo motivo i ponti illuminati di notte non contribuiscono affatto all'eccesso di fabbisogno, in quanto consumano in una fascia assolutamente tranquilla. Anche da un punto di vista generale, la miglior cosa, come rendimento dei macchinari e quindi minore consumo/inquinamento, sarebbe avere una richiesta costante. Purtroppo negli ultimi anni da un lato è venuta meno la stagionalità annua (in estate ormai si consuma poco più che in inverno) ma in questi giorni vi è una periodicità diurna drammatica. Se fai caso ai vari articoli e servizi giornalistici, tutti i progetti di centrali elettrici sono bloccati dagli enti locali ai quali è stato sciaguratamente attribuito il potere di concedere o no determinate autorizzazioni. I nostri progetti di turbogas sparsi per il centro italia sono tutti sistematicamente osteggiati ora dal comune, ora dalla provincia ora dalla Regione, per non parlare dei comitati spontanei formati da quella gente che poi impreca contro il black out. Vedremo cosa saprà fare il governo con lo "sbloccacentrali". Per ora sembra tutto fermo.

PS - Per quanto dentro Roma, Città del Vaticano è un Paese straniero e dispone di una sua quota di energia importabile dall'estero. 

 

22/07/2003 Da Fabio

Strapienamentedaccordo....e perchè la siccità? Non sprecare acqua, che intanto tutte le fontane sono aperte 24 ore su 24...