Arbitro cornuto

 

 




Prima che esca la sentenza in merito e dopo l' ondata umorale che hanno prodotto, ecco il mio parere sui fattacci dell' Olimpico. Come uomo pacifico (non pacifista!) mi riesce impossibile approvare un gesto violento che resta comunque sconsiderato; come nemico di ogni ipocrisia e prevaricazione, nonché come tifoso, non mi riesce di piangere la sorte dell' arbitro Frisk.
 Non starò a ricordare la triste teoria dei torti subiti da trent' anni a questa parte, che, lungi dall' essere oggetto di vittimismo, restano nondimeno una realtà incontrovertibile. Comincerò piuttosto dalla demolizione della patina di perbenismo che permea i commenti
 radiotelegiornalistici e dal benpensantismo a cui non restano immuni anche tanti nostri fratelli di fede giallorossa.

 Non se ne può più di sentire frasi consimili: "E' un giorno triste per il calcio, non si possono più portare i bambini allo stadio, il calcio dev' essere una festa...".
 Chi dice questo è un ipocrita o un cretino. A chi vogliono darla a bere?
Da tempo ormai immemore il calcio non è più una festa e tantomeno uno sport nell'accezione più genuina (e del resto quale sport può fregiarsi di questo titolo?). Al più è uno spettacolo con tutto quello che lo show-biz comporta, soprattutto di distorto e persino malvagio (a cominciare dal levitare incontrollato anche degli ingaggi delle mezze pippe).  Sgombrato il campo da questa melassa, restano da stigmatizzare i pulpiti inverecondi da cui si sono alzate le prediche: Sebino Nela, il primo a fomentare le risse in campo al tempo in cui calcava lo stesso, ma che assolviamo per i calci in culo dati a Di Canio nei derbies, e Paolo Rossi che non può parlare di moralità, lui, squalificato a vita per il calcio-scommesse e riabilitato solo dalla maglia bianconera. Recidivo,
aveva anche pontificato ai tempi dello scaracchio di Totti. Lo condanniamo a
 seguire le udienze del processo per doping a carico della Juve.
 Cos' altro rimane?
 I fatti, dulcis in fundo (oppure "in cauda venenum", fate voi!).
 Non può essere un caso che sia stato inviato ad arbitrare (nel senso di arbitrio) colui che coi suoi comportamenti omissivi aveva innescato la miccia dell' invereconda rissa di due anni fa contro i turchi del Galatasaray che ebbe come conseguenza pesanti squalifiche (solo per i nostri!!!). Quanti sono gli arbitri internazionali europei, anche esclusi,
 ovviamente, gli italiani e i russi? Qualche decina, perlomeno. E dall'urna esce proprio lui??? Improbabile ancorché non impossibile. Andiamo avanti. Dieci falli assassini su Totti impuniti. Unico fallo di Totti (peraltro discutibile): ammonizione al Capitano. E non cianciamo di falli che vengono commessi su tutti i campioni. Chi tocca qualche ballerina bianconera resta fulminato peggio che fossero i fili dell' alta tensione. Abbiamo anche
 giocato male, ma qual è l'articolo del regolamento che consente al direttore di gara di aggiungere il carico da 11???. Conveniamo, piuttosto, sul fatto che un francese cretino coi capelli alla Beckam ci metta del suo,facendosi espellere per un falletto gratuito (almeno avesse scrociato l' avversario, tanto sempre cartellino rosso sarebbe stato).
 Da tutti questi ingredienti nasce una miscela esplosiva che, su un campione di almeno 60.000 esponenti del genere umano, può trovare terreno fertile in qualche minorato mentale. Ecco chiuso il cerchio ed ecco sortito l'effetto voluto. Da chi? Perché? Parliamoci chiaro: dà fastidio che Roma (e la Roma, binomio inscindibile) abbia rialzato la testa nonostante la burrasca economico-finanziaria che rischiava di travolgerla. A chi? Ai maggiorenti del nostro calcio (che lo sono ovviamente anche in campo internazionale) che sperano nella caduta di Roma, loro, novelli barbari, per spartirsene le spoglie (leggi: atleti) e farne sacco. La storia si ripete, a distanza di circa un millennio e mezzo.
 Dunque non esiste un problema-Olimpico, come ha dichiarato in tonia ccorati un giornale radio. Esiste un problema-Frisk, a sua volta inserito in un più ampio contesto.
 Mi pare che all' Olimpico non abbiano mai gettato motorini dagli spalti, vero ipocriti padani?
 Per finire, rammento un episodio di 16 anni fa. Partizan-Roma di CoppaUefa, finito 4-2 ai nostri danni (poi ribaltato dal 2-0 casalingo, con il nostro attuale allenatore Rudi Voeller autore di almeno 2 reti nel doppio incontro). La partita fu sospesa per almeno mezz' ora poiché i civilissimi spettatori di casa AVEVANO DATO ALLE FIAMME MEZZO STADIO!!!!!
 Di più: a circa 15 minuti dal termine, l' allora nostro capitano Giannini fu colpito alla testa, guarda un po', da un accendino. Uscito in barella, non poté finire la gara. Ricorso della Roma: ROMA CONDANNATA AD UN' AMMENDA PER AVER SCOMODATO LA GIUSTIZIA!!!!! Le motivazioni furono che la partita era stata conclusa regolarmente e il giocatore colpito era stato sostituito e quindi la Roma non aveva patito un' inferiorità.
 Dunque, in base a tanto autorevole precedente, dobbiamo concludere che sarà comminata un' ammenda al signor (?) Frisk.


 Saluti giallorossi

 



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