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La cottura a microonde fu originariamente sviluppata da una ricerca di
scienziati tedeschi che, per fornire un supporto logistico durante
l'invasione della Russia, idearono un apparecchio che permettesse la
preparazione in tempi ridotti di un grande numero di pasti da fornire alle
truppe.
Dopo la guerra gli alleati scoprirono le documentazioni delle ricerche
mediche eseguite su questi apparecchi e trasferite negli USA per ulteriori
approfondimenti scientifici. I russi, che eseguirono una ricerca molto seria
sugli effetti biologici, dichiararono questi apparecchi fuorilegge, al
contempo avvisando la comunità internazionale dei rischi biologici e
ambientali che possono derivare dall'uso di questi forni.
Come funziona?
Le microonde sono una forma di energia elettromagnetica come quelle della
luce o della radio. La moderna tecnologia le utilizza per trasmettere a
grandi distanze messaggi telefonici, programmi televisivi, informazioni da e
per i satelliti, ecc. L'energia delle onde cambia di polarità , dal positivo
al negativo, per un dato numero di volte durante ogni ciclo. Ogni forno
produce una radiazione della lunghezza d'onda di circa 2450 megahertz (MHz)
che interagisce con le molecole dei cibi.
Mentre nei forni tradizionali il calore passa dall'esterno verso l'interno
dei cibi, in quelli a microonde avviene il processo opposto. Le microonde
bombardano il cibo all'interno, a livello cellulare, facendo cambiare la
polarità delle molecole ad una frequenza di circa 100 milioni di volte al
secondo. Questo movimento provoca una frizione fra le cellule che provoca il
calore che "riscalda" il cibo.
Purtroppo questa forza violenta deforma e danneggia la struttura delle
molecole. Non è più cibo, ne ha conservato solo la forma esteriore.
Può far male alla salute?
L'Università del Minnesota ha fatto pubblicare nel 1989 un avvertimento alle
famiglie riguardo al riscaldamento del latte per i neonati. Il riscaldamento
nei forni a microonde provoca la perdita di vitamine e nel caso del latte
materno vengono distrutte alcune sue proprietà protettive.
La dott. Lita Lee, su Lancet del 9 dic. 1989 ha scritto: " Le microonde nel
latte per bambini convertono alcuni trans-aminoacidi nei loro cis-isomeri
sintetici, questi non sono biologicamente attivi. Inoltre, uno degli
aminoacidi, L-prolina, è stato trasformato nel suo d-isomero, di cui si
conoscono le sue caratteristiche neurotossiche (nocive al sistema nervoso) e
nefrotossiche (nocive ai reni)."
Il seguente è un breve resoconto degli studi eseguiti in Russia e pubblicati
sull'Atlantis Raising Educational Center di Portland, Oregon. In quasi tutti
i cibi testati sono stati trovati composti cancerogeni. I tempi di
esposizione dei cibi alle microonde non sono stati maggiori di quelli
necessari per gli scopi prescelti, cioè cottura, scongelamento o
riscaldamento.
nella carne riscaldata si formano d-nitrosodientanolamine, note per essere
cancerogene. Inoltre avviene anche una degradazione delle proteine
latte e cereali trasformano alcuni dei loro aminoacidi in sostanze
cancerogene
anche esposizioni molto brevi di verdure crude, cotte o surgelate trasformano
i loro alcaloidi in cancerogeni
lo scongelamento di frutta trasforma il contenuto di glucosidi e di
galattosidi in sostanze cancerogene
formazione di radicali liberi cancerogeni in verdure, specialmente radici
(barbabietole, rape, ecc.)
diminuzione del valore nutritivo dal 60 al 90% in tutti gli alimenti testati;
diminuzione della biodisponibilità del complesso delle vitamine B, C ed E,
dei minerali essenziali e dei fattori lipotropi (sostanze che sono capaci di
modificare il metabolismo dei grassi).
È sorprendente constatare che fino ad ora siano stati eseguiti pochissimi
studi scientifici sugli effetti delle microonde sui cibi, considerando la
progressiva diffusione di questi apparecchi.
Nel 1991 ci fu una causa civile per una donna deceduta dopo una trasfusione
di sangue che era stato pre-riscaldato in un forno a microonde.
Il caso Hertel - Svizzera
Il dott. Hans Hertel (ora in pensione) ha lavorato per diversi anni come
ricercatore presso una delle più grandi aziende alimentari svizzere. Fu
licenziato dopo aver indagato su alcune procedure di cottura che denaturavano
il cibo.
Assieme al professor Blanc dell'Istituto Federale di Biochimica
all'Università di Losanna, aveva pubblicato una ricerca sugli effetti che i
cibi riscaldati con microonde avevano sul sangue e sulla fisiologia del corpo
umano.
Lo studio coinvolse otto individui. Vennero presi dei campioni di sangue
subito dopo aver mangiato alimenti riscaldati con microonde.
Scoprirono immediatamente una diminuzione dell'emoglobina (tendenza
all'anemia), il peggioramento dei parametri dell'HDL (colesterolo buono) e
LDL (colesterolo cattivo). Trovarono anche un aumento del numero di
leucociti, qualcosa che gli ematologi prendono in seria considerazione,
perché è un segno di stati patologici come intossicazione o danno cellulare.
In aggiunta agli effetti del violento riscaldamento per frizione, chiamato
effetto termico, c'è un altro fenomeno, chiamato effetto atermico che è stato
raramente preso in considerazione. Questo provoca una deformazione della
struttura delle molecole portando conseguenze di ordine qualitativo.
L'indebolimento delle membrane cellulari che ne deriva può provocare una
maggiore predisposizione all'attacco di virus, batteri e altri microrganismi.
La stessa violenta deformazione capita alle cellule del nostro organismo
quando siamo esposti a radar o microonde. Le microonde provocano anche la
formazione di nuovi composti chiamati "composti radiolitici", sconosciuti nel
mondo naturale. Questi sono creati dalla decomposizione molecolare, o
decadimento, un risultato delle radiazioni.
I risultati dello studio di Hertel sono stati pubblicati nella primavera del
1992. Immediata è stata la reazione delle associazioni dei rivenditori e
degli industriali coinvolti. Un tribunale ha vietato al dott. Hertel la
pubblicazione di ulteriori scritti sotto la minaccia della reclusione fino ad
un anno. L'opposizione del dott. Hertel all'ingiunzione del tribunale
svizzero ha portato nel 1998 la Corte Europea dei Diritti Umani ad annullare
la sentenza contro il dott. Hertel, riconoscendogli fra l'altro un
risarcimento.
I vari studi scientifici, svizzeri, tedeschi e russi, ecc. hanno portato
tutti alle stesse conclusioni. Alimentarsi continuamente con cibi cotti o
comunque trattati nel forno a microonde provoca o può provocare:
1) danni cerebrali derivati dagli impulsi elettrici nel cervello in "corto
circuito"
2) la produzione degli ormoni maschili e femminili è interrotta e/o alterata
3) i minerali, le vitamine e i nutrienti dei cibi sono ridotti o alterati, in
questo modo l'organismo riceve poco o nessun beneficio
4) i minerali nei vegetali sono trasformati in radicali liberi cancerogeni
5) crescita di tumori intestinali e dello stomaco
6) aumento di cellule cancerogene nel sangue
7) deficienze immunitarie dovute ad alterazioni delle ghiandole linfatiche e
del siero ematico
8) perdita di memoria e di capacità di concentrazione, instabilità emotiva e
diminuzione dell'intelligenza.
Ci sono interessanti testimonianze di persone che nonostante non
utilizzassero personalmente alcun forno a microonde, in occasione di tests
chinesiologici richiesti per cercare la causa di malesseri diffusi (mal di
testa, mal di schiena, instabilità emotiva, ecc.) sono stati trovati
sensibili ai cibi trattati con microonde. Ulteriori indagini hanno rivelato
che quasi tutti i ristoranti di cui si servivano utilizzavano per la cottura
ed il riscaldamento dei cibi proprio dei forni a microonde. Forse sarà utile
indagare su come riscalda gli alimenti il nostro ristoratore preferito.