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2500 anni fa Ippocrate,
famoso medico greco padre della medicina moderna, scriveva:
“Il vostro cibo dovrà essere la vostra medicina e la vostra medicina dovrà
essere il vostro cibo indicando con saggezza una via.”
Una via per il benessere attraverso il cibo.
Indicando la stretta, strettissima connessione esistente tra cibo e salute.
Allora come oggi.
Oggi, epoca difficile, piena di contraddizioni, di interrogativi su di noi sulla
vita. Epoca difficile, sì, ma meravigliosa per tutto. Per voi donne in attesa di
un figlio, in modo particolare per la conoscenza che si apre davanti a voi,
conoscenza degli intensi legami spirituali, emozionali esistenti da sempre tra
madre e bambino.
Epoca in cui gli sforzi congiunti, gli studi, le ricerche di così tanti
scienziati, di gran parte del mondo nel campo della nutrizione, hanno concesso a
tutti la possibilità di raggiungere un più alto livello di benessere e di
vitalità.
Attraverso la conoscenza di un cibo antico, riscoperto di recente, un cibo
inconsapevolmente da tempo conosciuto, poiché in ognuno di noi esiste, sussiste
la saggezza che Ippocrate possedeva.
Esiste sopita, ma non sepolta quella inconscia consapevolezza che, nonostante
tutto, permette ancora di considerare la vita un dono prezioso, unico,
irripetibile, un dono che la Donna dona – nella parola donna esiste già il
concetto di “dono”.
Esisteva un tempo, in modo particolare esisteva nelle campagne, una tradizione
di cibi semplici, parchi, ma ricchi in nutrienti, ricchi di forza vitale.
Provenivano da un terreno non ancora contaminato, da un terreno vivo.
Poi, negli ultimi decenni, la vita è cambiata.
By Nasha