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MORDOR E LE TERRE CONFINANTI

A Mordor, il vulcanismo si capisce costantemente: La Terra Nera, i Monti d'Ombra, i Monti Cenere e naturalmente il Monte Fato. Il paesaggio di questa zona si concorda perfettamente con il suo padrone Sauron. Due territori esterni, invece, si possono distinguere: l'Hitilien, regione selvaggia di paludi e grotte, non ancora toccata nel paesaggio dalle mani dell'Oscuro Sire e le terre a nord dei confini di Mordor, vere e proprie desolazioni.

 

Le Terre confinanti

Le zone brulle a nord di Mordor si sono formate con i continui venti carichi di cenere del Monte Fato e con la scarsità di pioggia. Le Paludi della Morte si sono create dagli incessanti acquazzoni sugli altipiani vicini, e le acque si sono depositate formando profondi acquitrini. Le Terre di Nessuno che Frodo e Sam attraversarono, sono probabilmente l'estremità declinante di uno strato sedimentario, che attraversa anche l'Ithilien e si allontana degradando dai Monti d'Ombra. L'erosione ai margini del sedimenti ha lasciato la lunga valle oltre la quale gli Hobbit guardarono il Cancello Nero. Verso est, i monti digradarono lasciando la pianura sassosa di Dagorlad, teatro di molte battaglie, che si è formata dalla discesa dei detriti dalle montagne. Nella zona dell'Ithilen le precipitazioni sono abbondanti, grazie alle correnti della Baia di Belfalas e i numerosi rivoletti d'acqua scendono spesso in piccole grotte, ricomparendo più a valle come sorgenti. Una di queste grotte è stata chiusa, lasciando così un luogo riparato, quale Henneth Annun (La Finestra che volge a Occidente).

 

Mordor

Sia i monti, che il Gorgoroth e la piana del Lithlad sono di origine vulcanica, basti pensare che le terre attraversate dagli Hobbit sono tutte nere. Della roccia eruttiva intrusiva è stata probabilmente spinta fuori dal terreno, e, a livelli più bassi, sono stati effusi dei basalti, che formarono colli e dicchi. Il risultato della disgregazione colonnare del basalto può lasciare vette frastagliate e crepe, che i due Hobbit attraversarono. Le cime dei monti non sono alte quanto quelle dei Monti Nebbiosi, ma comunque, considerando che Cirith Ungol è sui 1000 metri, abbastanza elevate da rappresentare protezione a Sauron. Entrambe le catene hanno subito processi di piegamento e fagliatura: ne è un'esempio la valle tra i Monti d'Ombra e il Morgai, o anche le faglie trasversali, da cui gli Hobbit bevvero. All'unione delle due catene principali, si estende la profonda valle di Udûn. Due sono le ipotesi sulla natura di questa conca: dalla sua forma si può dedurre che sia una caldera (residuo di un vulcano esploso e/o crollato) o un filone anulare (una cresta circolare di natura eruttiva). Entrambi codesti processi dovrebbero essere però calcolati con proporzioni enormi (un vulcano con una base di 72 km dovrebbe essere alto 8800 metri!).