INDICAZIONI ALL’USO DEL (C.V.) CATETERE VESCICALE
LA
GRECA ARCANGELO Infermiere
Cardiochirurgia T.I. Az Osp. PArma
Il
c.v. deve essere inserito solo in presenza di una precisa indicazione clinica e
lo stesso deve essere rimosso il più presto possibile ,non appena
l’indicazione all’uso cessi di esistere.
Il
C.V. viene indicato in corso di;
-
Ostruzione acuta delle vie urinarie e ritenzione urinaria.
-
Monitoraggio della diuresi in pazienti critici (stato di Shock, Coma)
-
Per una pratica di
monitoraggio della diuresi e spesso necessaria nei reparti di rianimazione e
terapia intensiva e nei centri per trapiantati.
-
Interventi chirurgici che richiedono una vescica vuota, interventi
urologici ,ginecologici esul tratto gastrointestinale .
-
Incontinenza urinaria
-
Gravi casi di macroematuria.
I
metodi alternativi nei Pz. con lesione spinale acuta o vescica
neurologica sono il cateterismo vescicale a intermittenza.
-Nei Pz. incontinenti o
lungodegenti, e opportuno valutare di ricorrere a metodi alternativi al C.V. a
permanenza (si puo’ ricorrere al C.V.a permanenza) solo in Pz. non in grado di
effettuare l’autocateterismo, o nei casi di autocateterimo molto difficoltoso
esempio, false vie ostruzione ecc….
I
pannolini sono da preferire nei Pz. con autonomia motoria e nelle donne. Il loro
utilizzo prevede un attenda igiene personale allo scopo di prevenire macerazione
cutanea e infezioni cutanea infezioni batteriche o micotiche. Il
condom puo essere
utilizzato nei Pz. maschi allettati cooperanti.
Applicare
il C.V. solo su indicazioni cliniche e rimuoverlo il più presto possibile non
appena le indicazioni cessi di esistere.
-
Assistenza al Pz. cateterizzato solo da personale appositamente qualificato.
-
Corretto lavaggio delle mani.
-
Inserzione del C.V. con tecniche asettiche e presidi sterili.
-Al
momento dell’iserzione del C.V. disinfettare il meato uretrale con soluzione
antisettica in confezione monodose.
-
Utilizzare sacche di drenaggio a circuito chiuso.
-
Non scollegare mai la sacca di drenaggio dal C.V.
-
Effettuare prelievi di campioni di urina secondo le tecniche asettiche citate
nel testo.
-
Assicurare il libero deflusso delle urine .
Il
lavaggio delle mani, rappresenta la prima e la più importante misura di
prevenzione delle infezioni ospedaliere
Nell’assistenza
al Pz. cateterizzato, il lavaggio delle mani deve sempre essere effetuato che si
usino o meno i guanti.
-
Prima e dopo l’inserzione del C.V..
Prima
e dopo qualsiasi manipolazione del sistema di drenaggio ( prelievo di urine,
svuotamento delle sacche di raccolta ).
-
E’ importante che il drenaggio sia dotato di un sito per il prelievo delle
urine direttamente dal C.V. in modo da evitare disconnessione del circuito,
anche se nelle linee guide del C.D.C. di Atlanda si preferiscono linee di
drenaggio a circuito chiuso come misure più efficace per prevenire le infezzio
ni delle vie urinarie( I.V.U.)
Le
misure preventive
Le
misure preventive più importante
nel Pz. cateterizzato e rappresentato dell’uso di sistemi di drenaggio chiuso
sterili.
I
sistemi di drenaggio a circuito chiuso, invece, non solo drenano in una sacca
chiusa all’esterno, ma sono dotati di un rubinetto sulla sacca di drenaggio,
che ne consente il periodico svuotamento, senza dover mai interrompere il
circuito chiuso: tali sistemi hanno consentito di ridurre in modo in modo
considerevole il rischio d’Infezioni delle Vie Urinarie (I.V.U.) soprattutto
nei Pz. con cateterismi di breve durata. I Centers for Disease Control (C.D.C.)
raccomandano l’utilizzo di catetere a circuito chiuso in tutti i Pz.
cateterizzati, come la misura più efficace a prevenire l’insorgenza di I.V.U.
E’ importante che il drenaggio sia dotato di un sito per il prelievo delle
urine direttamente dal catetere, in modo da evitare la disconnessione del
circuito.
L’incidenza
di I.V.U. nei Pz. con drenaggio aperto puo’arrivare all’85%-100% nell’arco
di 3-4 giorni. L’incidenza di I.V.U. nei pazienti cateterizzati aumenta
progressivamente in relazione alla durata di cateterizzazione; anche utilizzando
sistema di drenaggio chiuso l’incidenza d’infezione è del 5-10% al giorno;
circa il 50% dei Pz cateterizzati per più
di 7-10 giorni sviluppa una batteriuria; e quasi il 100% dopo 30 giorni di
cateterismo.
Norme
di asepsi durante L’inserimento del C.V.
-il c.v vescicale deve
essere inserito impiegando tecniche
asettiche e presidi sterili.
-per l’antisepsi del
meato urinario usare, soluzione di polivilìn
pirrolidone iodio a base di iodio , se il Pz. è sensibile allo iodio,
usare clorexidina gluconata al 2% sempre in confezione monodose.
-usare cateteri piccoli,
nei Pz. con rischio di lesioni ma con urine chiare usare C.V. di calibro piccolo
(12/14 ch) per urine torbide usare C.V. di calibro medio (16/18ch) nella giuria
e nella macroematuria C.V. di calibro grosso (20/24 ch) preferibilmente a tre
vie per eventuali lavaggi vescicali.
Norme
di asepsi durante le manovre sul sistema di drenaggio
Raccolta di campioni di
urina
Se sono necessarie piccole
quantita di urina (ad esempioper esami colturali), la raccolta del campione deve
essere effetuata attraverso l’apposito dispositivo precedentemente
disinfettato (con soluzione a base di iodio, o derivati del cloro) utilizzando
aghi e siringhe sterile.
Per quantità maggiore di
urina per esame particolari devono essere prelevate in maniera asettica della
sacca di drenaggio.
Per prevenire la
contaminazione del rubinetto di scarico della sacca di raccolta adottare le
seguenti precauzioni;
-Lavarsi le mani e
indossare guanti puliti prima di manipolare il rubinetto;
-Assicurarsi che il
rubinetto non venga mai a contatto con il pavimento ;
-Utilizzare un contenitore
pulito per svuotare la sacca;
-Evitare che il bordo del
contenitore venga a contatto della sacca;
Irrigazione
della vescica
L’irrigazione della
vescica con antibiotici o disinfettanti non riduce il rischio di batteriuria nei
Pz. cateterizzati dovrebbe quinti essere evitata. Attualmente l’unica
indicazione all’uso di lavaggi vescicali e limitata a patologie d’ interesse
urologico (urine fortemente corpuscolare , giuria, macroematuria) e il lavaggio
va eseguito in condizioni di asepsi.
Quando si verifica
l’ostruzione del C.V. e preferibile cambiarlo piuttosto che
fare dei lavaggi per eliminare incrostazioni o biofilm.
Mantenimento
del flusso
Se possibile, bisognerebbe
assicurare il libero deflusso delle urine.
Per mantenere il flusso
urinario;
-evitare le piegature del
C.V. e del tubo di raccolta,
-svuotare regolarmente
ogni 8h e completamente la sacca di raccolta.
-mantenere la sacca di
raccolta sotto il livello della vescica..
intervalli
di sostituzzione
Il C.V. a permanenza
(silicone) vanno sostituiti ogni 30 giorni , mentre i cateteri normali vanno
sostituiti ogni 6 giorni.
Se i C.V. sono ostruiti da
incrostazioni o biofilm e preferibile sostituirli,piuttosto che fare lavaggi.
Per valutare la presenza
d’ incrostazione o biofilm ci si puo basare sui seguenti criteri:
-Quando il tubo
trasparente che conduce alla sacca, presenta dei sedimenti adesi alle pareti
interne, e presumibile che le stesse incrostazioni si siano depositate nel lume
interno del C.V.
-Quando si apprezzano dei
sedimenti “sabbiosi” alla palpazione del sistema terminale del C.V., e
opportuno procedere alla sostituzione.
Assistenza
infermieristica: misure la cui efficacia non è stata dimostrata.
-Disinfezione giornaliera
del meato uretrale;
-monitoraggio
batteriologico dei Pz. cateterizzati;
-separazione spaziale dei
Pz. cateterizzati;
-sostituzione del sistema
di dr. Quando il sistema e stato violato;
-cateteri impregnati di
sali d’argento;
-aggiunta di disinfettante
alla sacca di raccolta.
Il
cateterismo uretrale maschile.
procedura
mediante l’uso del kit.
-IL
C.V. LA PROCEDURA
Prima
di tutto presentiamo la procedura del cateterismo finalizzata soprattutto alla
buona riuscita della manovra correlata da alcune indicazioni sull’antomia
dell’uretra al fine di indicare la ”VIA” da seguire la cateterizzazione.
La
prevenzione delle infezioni delle vie urinarie può attuarsi solo se abbiamo la
manualità e le conoscenze necessarie a portare al termine il cateterismo,
superando le eventuali difficoltà che dovessero subentrare , superando i
passaggi critici, mantenento la sicurezza della manovra.
Quindi
dalla teoria scentiamo alla praticadove l’I.P. deve applicare la procedura, in
situazione facile e non.
E’
bene precisare che tutte le azioni vanno commisurate alla reale capacità e
conoscenza dell’operatore che nella difficoltà deve riconoscere i propri
limiti e ricorrere ad un collega più esperto, o al medico specialista.
La
procedura e sviluppata con l’esecuzione di un operatore, nel caso di
cateterismo difficile soprattutto nella collaborazione del paziente e utile
l’intervento del 2° operatore.
Per
garantire uno standard nella esecuzione della procedura e nel contempo una
idonea e razionale stoccaggio del materiale, garantire un minor dispendio di
tempo nel suo reperimento si consiglia l’uso di un kit per cateterismo
vescicale.
KIT
PER C.V. CONTENENTE IL SEGUENTE MATERIALE STERILE;
-
Telino sterile;
-
Telino sterile fenestrato;
-
Garze sterile;
-
Antisettico;
-
Lubrificante;
-
Soluzione fisiologica in siringa da 10cc;
-
Sacca di raccolta a circuito chiuso;
-
Guanti monouso;
-
Due paia di guanti sterili;
a
parte un flacone di acqua fisiologica, uno schizzetone per eventuali lavaggi.
PREPARAZIONE
DEL PZ
-
Spiegare se il pz. e
cosciente la procedura che gli verra eseguita;
-
Coprire la postazione del pz. con il paravento;
-
Procedere ad una accurata igiene intima (se il pz. non e collaborante);
-
Effettuare un’ispezione per verificare che non vi siano presenza di
fimosi, stenosi o malformazione;
-
Posizionare il pz. in posizione supina;
CAMPO
STERILE
-
Effettuare un accurato lavaggio delle mani con antisettico ( le linee
guide del C.D.S. dicono che per effettuare un buon lavaggio delle mani bisogna
insaponarle da 1 a 3 minuti );
-
Aprire il kit per il cateterismo;
-
Indossare il 1° paio di guanti sterili;
-
Aprire il telino e disporre tutto il materiale sullo stesso
-
Posizionare il telino fenestrato attorno al pene;
-
Versare l’antisettico su varie garze;
-
Sistemare il kit del lubrificante.
ANTISEPSI
Eseguire un accurata
antisepsi dei genitali del pz.
-
Retrarre il prepuzio sul glande, quindi con garze imbevute di
antisettico, procedere dal meato urinario verso la base del glandecon movimenti
circolari.Ripetere più volte cambiando la garza fra un passaggio e l’altro.
-
Lasciare una garza imbevuta di disinfettante sul meato urinario.
LUBRIFICANTE
-
Introdurre nell’uretra in maniera molto lenta il beccuccio del
lubrificante e fare scorrere in maniera molto lenta schiacciando la confezione.
TOGLIERE IL 1° PAIO DI
GUANTI STERILI.
Scegliere il numero ed il
modello del C.V. secondo la necessità e il caso del pz.
Aprire la confezione del
catetere e disporre il C.V. e la sacca sul telino sterile.
PRE-CATETERISMO
-
Indossare il 2° paio di guanti sterili;
-
Collegare la sacca al C.V.;
-
Posizionare una garza sterile sul pene.
CATETERISMO
Afferrando il pene con la
mano SX.utilizzando la garza sterile, introdurre il C.V.nell’uretra
gradualmente mantenendo il pene perpendicolare all’addome del pz fino ad
avvertire la resistenza dell’uretra bulbare .
Successivamente abbassarlo
e continuare l’inserimento fino ad avvertire la resistenza prostatica.
Continuare l’inserimento
fino al superamento del collo della vescica alla prossimità della coda del
catetere.
VERIFICA
-
La fuoriuscita di urina conferma di essere in vescica.
-
Se le urine non escono subito, può essere dovuto al lubrificante che
occupa temporaneamente il lume, schiacciare un paio i volte il C.V.
-
Se ancora l’urina
non compare eseguire con uno schizzatone un lavaggio vescicale, priama di
diagnosticare l’assenza di ristagno vescicale o anuria.
-
Iniettare la sol. Fis. della siringa per gonfiare il palloncino
d’ancoraggio del C.V. ( 8-10 ) e
rititalo delicatamente fino a che non si avverte la resistenza del collo
vescicale.
-
Durante il gonfiaggio del palloncino se si avverte eccessiva resistenza
e/o nel contempo il pz. lamenta dolore verificare che il C.V. sia effettivamente
in vescica, utilizzando un leggero lavaggio vescicale.
SVUOTAMENTO
-
Controllare lo svuotamento dell’urina, sospendendo il flusso ai primi
500cc.
-
Se vie è presenza di globbo vescicale vuotare la vescica lentamente ad
intervalle di 5 minuti per evitare che le pareti della vescica collabiscano e vi
sia macroematuria.
ELIMINARE IL MATERIALE
-
Effettuare lo smaltimento del materiale utilizzando,la procedura in uso
e il rispetto della legge 626
INFORMAZIONE SULLA
GESTIONE
-
Informare il pz per facilitare l’uso corretto dei presidi e sul
comportamento da adottare per evitare danni o complicazioni riducendo gli
aspetti negativi sulla vita quotidiana.