Sanità, oltre 4700 medici denunciati per comparaggio
La Procura della Repubblica di Verona ha chiuso finalmente
l’operazione denominata «Giove».
Dopo due anni di indagini a
tappeto è risultato che oltre 4000 medici in Italia favorivano l’uso e la
vendita di farmaci della multinazionale farmaceutica GlaxoSmithKline in cambio
di vantaggi o premi in denaro. L’accusa che pende sui professionisti è
gravissima: comparaggio, concessione o promessa di premi e corruzione!
Gli indagati comprendono medici generici, specialisti, farmacisti,
primari e direttori di clinica. Tra questi ultimi è bene ricordare il
famosissimo oncologo Umberto Tirelli (ospitato più volte al Maurizio Costanzo
Show per illuminare le masse dall’alto della sua conoscenza) primario
dell’Istituto nazionale tumori di Aviano (Pordenone), docente di oncologia
medica all’università di Venezia[1] e di Udine[2], nonché presidente
onorario del Cicap Emilia Romagna[3] (il comitato di controllo
per le affermazioni sul paranormale, sic!).
L’ill.mo professore è
lo stesso che ha affermato come l’uranio impoverito è «condannato senza
prove»[4], che gli ogm «non sono
tossici e – addirittura - migliorano la salute pubblica»[5] e che «per provare a
sconfiggere i tumori - bisogna iniziare a – spendere meglio i
fondi»[6]
Effettivamente Tirelli ha ragione in una cosa: se quei 230
milioni di euro sborsati dalla Glaxo fossero stati «spesi meglio», invece di
finire nelle tasche di medici compiacenti e corrotti, forse un passetto in più
la scienza medica lo avrebbe fatto!
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Sanità, oltre 4.700 medici
denunciati
Fonte Adnkronos 26 maggio 2004
Venezia.
Ricevevano vantaggi o premi in denaro in cambio
dei quali favorivano l'uso o la vendita di farmaci della multinazione
Glaxosmithkline. In qualche caso hanno ricevuto somme per ogni paziente trattato
nei reparti di oncologia. Sono ben 4.713 le persone denunciate in tutta Italia
dalla Guardia di finanza del nucleo regionale di polizia tributaria del Veneto,
quasi tutti medici, dopo due anni di indagine andata sotto il nome di
«Giove».
Coordinata dal procuratore capo della Repubblica di
Verona, Guido Papalia, l'operazione ha appurato che la Glaxosmithkline ha
investito tra il 1999 e il 2002 oltre 228 milioni di euro per sostenere le
vendite illecite di medicinali, attribuendone in contabilita' voci di spesa, tra
le altre, come 'other promotion', 'medical phase IV', 'field selling'. 159
invece i milioni di euro calcolati per il recupero a tassazione.
I medici denunciati sono 4.440: si tratta di medici generali,
specialisti, farmacisti ospedalieri, primari, direttori di clinica, che a vario
titolo hanno favorito la Glaxosmithkline; su di loro pende l'accusa di
comparaggio, concessione o promessa di premi, corruzione. A questo si aggiungono
273 tra amministrazione della multinazionale, dirigenti, quadri e dipendenti:
questi ultimi risultano denunciati per associazione a delinquere.
A seguito dell'attività
di indagine come affermato dalla stessa Federfarma nella sua «analisi
dell'andamento della spesa farmaceutica convenzionata a livello nazionale e
regionale», la spesa netta a carico del Servizio sanitario nazionale nel 2003, è
diminuita del 5,3% rispetto all'anno precedente con un risparmio, su base annua,
di circa 620 milioni di euro