LA CARNE E I LATTICINI

Carne bovina, pollame. uova, latte e formaggi sono la base dell'alimentazione moderna. Si tratta di sostanze che forniscono all'organismo una carica immediata di energia. È l'energia che permise alle tribù nomadi degli Indoeuropei di travolgere le civiltà dell'antica Grecia, dell'Italia, del Vicino Oriente e dell'India, le cui popolazioni si nutrivano principalmente di cereali, legumi e verdura. Nelle Americhe un'alimentazione basata quasi esclusivamente sulla carne consentì ai pionieri la rapida conquista di intere regioni del continente con grave danno della popolazione indigena e dell'ambiente naturale.

Il consumo della carne e di altri cibi animali, consentito nelle regioni fredde e in quelle polari, nei climi temperati e tropicali può avere effetti negativi sulla salute umana. La carne, anche se salata o refrigerata, inizia a decomporsi appena l'animale viene ucciso, è più difficilmente digeribile dei vegetali, continua a putrefarsi nel tratto digerente e l'intestino per assorbirla impiega 4, 4 ore e mezza invece delle 2, 2 e mezza che gli bastano per assorbire i cereali e la verdura. La putrefazione produce sostanze tossiche che si accumulano nel fegato, nei reni e nel colon, distruggono la flora batterica intestinale, in particolare i batteri che sintetizzano il complesso vitaminico B, e provocano la degenerazione dei villi intestinali. Gli acidi grassi saturi presenti nella carne e in altri cibi animali si accumulano dentro e intorno agli organi vitali, spesso favorendo la formazione di cisti e tumori, e intorno ai vasi sanguigni, per cui le arterie si induriscono. I grassi saturi fanno aumentare il tasso di colesterolo nel sangue contribuendo per parte loro alla formazione della placca ateromatosa.

Per digerire la carne bovina, il pollame, le uova e altri cibi animali, l'organismo è costretto a fornire al sangue ossigeno supplementare (accelerando il ritmo respiratorio) e ad inviare agli organi dell'apparato digerente una maggiore quantità di sangue, per cui il cervello ne riceve di meno e le facoltà mentali si riducono. Di conseguenza il soggetto non è più interamente padrone delle sue emozioni e può persino diventare aggressivo.

I latticini, che accompagnano spesso l'alimentazione a base di carne, esercitano un effetto calmante sull'apparato digerente e sul sistema nervoso abnormemente sollecitati dalle sostanze volatili della carne rossa. Però, sia da soli che combinati con altri alimenti, possono provocare malattie.

La caseina, la proteina presente nel latte, nella panna, nel burro e nel formaggio, una volta assimilata si accumula nei segmenti superiori dell'intestino e va incontro a putrefazione, per cui produce tossine che alterano i sistemi gastrointestinale, pancreatico e biliare. Nel mondo soffre di intolleranza al lattosio (incapacità di digerire il latte e i latticini) il 50-90% delle persone. Fanno eccezione gli Scandinavi e pochi altri.

Latte e derivati danneggiano tutti gli organi e tutti i sistemi, e in particolare le ghiandole e le strutture annesse: mammelle, ovaie, utero, prostata, tiroide, cavità nasali, ipofisi, mesencefalo, coclea (nell'orecchio). Gli effetti negativi si manifestano soprattutto sotto forma di accumuli di muco e di grasso, che a loro volta possono dar luogo a cisti e tumori, benigni e maligni. Presentano accumuli di muco nelle cavità nasali e paranasali e nell'orecchio interno e sono affetti da febbre da fieno e ipoacusia molti consumatori di latte e derivati. L'accumulo di grasso nei reni e nella cistifellea da consumo da latte e derivati favorisce la formazione di calcoli. Inoltre questi prodotti incrementano l'insorgenza di tumori mammari, affezioni vaginali, cisti e neoplasie ovariche, fibromi e tumori dell'utero, cisti e tumori prostatici. Molte malattie dell'apparato genitale, sterilità compresa, sono dovute al consumo dei latticini. Per quanto riguarda i polmoni, l'accumulo di grasso e muco nelle vie respiratorie dà luogo a difficoltà respiratorie. Insieme al tabacco, i latticini favoriscono l'insorgenza del cancro al polmone.

Oggi la medicina ufficiale comincia a collegare il consumo del latte e derivati con la comparsa di una vasta gamma di affezioni, che va dai crampi alla diarrea, dall'allergia all'anemia ferropriva (nei lattanti), dal comportamento aggressivo e o antisociale all'arteriosclerosi, dalle cardiopatie all'artrite e ai tumori. Poiché le cellule cerebrali sommerse dai depositi di grasso hanno difficoltà ad assorbire l'ossigeno presente nel sangue circolante, il consumo di questi prodotti contribuisce anche all'insorgenza di turbe psichiche e mentali che possono dar luogo a iperemotività, lentezza di riflessi e ottusità.

Per il neonato il latte materno rappresenta l'alimento ideale. Le sostanze nutritive che inducono a consumare il latte e derivati sono in particolare il calcio e il ferro, che però sono presenti e in proporzioni maggiori anche nei vegetali. Quindi fra i cibi animali, da consumarsi saltuariamente, al latte e derivati vanno preferiti i pesci (o molluschi e crostacei), che anziché contenere grassi saturi contengono grassi insaturi. Fra essi le varietà di carne bianca sono meno grasse di quelle a carne azzurra o di quelle dei pesci che si muovono più velocemente.

Home