PASSO  SPLUGA (SUD) |
Partenza da Chiavenna (333mt). Si sale subito. Con decisione. La strada, trafficata, si immette nella val S.Giacomo e sembra ignorare l'esistenza dei falsopiani... Si affrontano i primi tornanti e, giunti a San Giacomo Filippo (Km4-522mt) si gode di qualche decametro con pendenza al di sotto del 6%.
La valle è sempre stretta mentre la strada sale ad affrontare il primo tunnel (con annesso tornante). Le pendenze aumentano in prossimità di Gallivaggio (Km7 - 796mt) e del Santuario omonimo. Il percorso diviene più tortuoso sino al bivio (Km 10) per Vho ove tende ad addolcirsi per condurci a (Km 12.5- 1072mt) Campodolcino.
L'attraversamento di Campodolcino è allietato da una gradita contropendenza mentre all'uscita del paese si incontra il bivio da cui si dipartono le due strade verso Madesimo ed il passo. Noi optiamo per il vecchio tracciato tutto cunicoli e tornanti che si arrampica immediatamente sul lato sinistro della valle. (NB: Anche la strada che transita per Isola merita di essere effettuata. Bello il tratto a fianco del torrente Liro e bello il tratto che perimetra il laghetto prima di affrontare le rampe verticali, disegnate prevalentamente in galleria, che si concludono al bivio di Madesimo).
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Altimetria Spluga |
Ora la salita ha pendenze costantemente superiori all'8%. Un primo rettifilo interminabile si esaurisce in un florilegio di tornanti stretti e ripidi, spesso occultati da brevi gallerie buie e non più larghe di tre metri. Stiamo risalendo la gola del Cardinello. Il traffico è assai scarso quasi quanto il nostro fiato.....
Si esce dalla gola avendo sulla sinistra l'ampio panorama della valle ora aperta e verde. Giungiamo a Pianazzo (Km 18.5 - 1390mt) e ci illudiamo che il toponimo del paese corrisponda alla pendenza della strada. Errore. Si continua pervicacemente a salire pur con pendenze minori attraversando alcune lunghe gallerie paravalanghe immerse nei prati.
Superato il bivio che ricongiunge la variante proveniente da Isola al nostro tracciato, eccoci di fronte al tunnel che conduce a Madesimo. Sulla sinistra la strada effettua un tornante e continua ad inerpicarsi verso lo Spluga. Uno stillicidio di tunnel paravalanghe poco illuminati alternati a tratti immersi in ampi pascoli ci conduce a Stuetta (Km 27 - 1874mt) bel villaggio con le caratteristiche case in pietra e dominato dalla diga del bacino artificiale ubicato poco sopra.
Un ultimo strappo e si raggiunge il laghetto di MonteSpluga (1900mt) ove ci attendono tre agognatissimi chilometri di pianura. Le bellissime trasparenze del laghetto riflettono gli ormai esausti ghiacciai del Suretta e del pizzo Tambo. Tutto intorno i pascoli sono animati da mucche e relativi campanacci. In fondo il villaggio di (Km27-1908mt) MonteSpluga con diversi locali e imprescindibile fontanella.
La strada abbandona il paese subito in decisa salita. Nuovi tornanti generosamente agghindati con guardrail in legno ci sollevano oltre i duemila metri di quota. Manca poco. Ancora qualche svolta ed ecco il passo dello Spluga (Km 30.5 - 2117mt). Colle isolato e sede della dogana italiana. Abbiamo superato un dislivello prossimo ai 1900mt con pendenza media superiore al 6% per un totale di oltre 30Km di salita.
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COMMENTO La strada dello Spluga non possiede particolari qualità paesaggistiche ed ambientali ma è comunque godibile. I chilometri centrali disegnati lungo una lunga teoria di tornanti e sopratutto il tratto finale dal lago di MonteSpluga sino alla cima valgono la fatica della conquista. In discesa consigliata la variante transitante da Isola. Valutazione finale ===>NOTEVOLISSIMO |
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