Partenza da S.Giovanni Bianco lungo l'ampia provinciale che risale la val Brembana. I primi chilometri si percorrono, in falsopiano, lungo la stretta valle ove si incontrano diverse gallerie di lunghezza consistente (dai 600 ai 2500 metri) che possono essere aggirate tenendo la destra e seguendo il vecchio e più gradevole tracciato della strada.

Nulla di interessante sino a Piazza Brembana, ove, aggirato l'ultimo interminabile tunnel (2,5 Km in leggera salita), si comincia a salire, su strada sempre ampia e con pendenze del 4-5%, in direzione Mezzoldo. Il percorso si fa più tortuoso incassandosi profondamente nella valle. Ancora un tratto con pendenze del 6% e si giunge a Mezzoldo.

Un secco tornante all'entrata del paese segnala l'inizio della vera ascesa al passo. (Ultime possibilità di rifornimento idrico presso fontanelle , poi niente sino alla cima!). Ad un breve tratto ancora accessibile seguono una serie di rampe al 12-13% (per circa 4 Km la Pmed risulta prossima al 10%) che ci sollevano, all'interno del bosco, verso una rampa ancor più verticale (15-16%) che segna l'ultimo ostacolo prima delle prese di Ponte d'Acqua e del bel falsopiano successivo, (finalmente l'ambiente è totalmente alpino), ove si trova il ristorante la Genzianella.

Superato il breve falsopiano, si lascia a destra la sterrata che conduce al Rif. Madonna della Neve e si riprende a salire. Si affrontano una serie di tornanti disegnati nell'ampia conca prativa che domina il gradino della valle appena percorso. L'esposizione al sole è completa. Si superano alcune frazioni di Mezzoldo ubicate tra i 1350 e i 1500mt per poi affrontare una lunga diagonale che conduce agli alti pascoli del Passo San Marco.

La sagoma del Rifugio S.Marco 2000(1835mt) compare improvvisamente al culmine di una serie di svolte decisamente impegnative. L'illusione di essere alla fine dello sforzo è però di breve durata... Ancora un paio di tornanti al 10% ed ecco che, raggiunto il rifugio (a sinistra breve sterrata per l'altro locale: Ca' S.Marco), si comprende come il colle disti ancora un paio di chilometri!

Il tratto immediatamente successivo al rifugio risulta essere di assoluto impegno (1km con Pmed dell'11% e punte del 13%) poi, superato un tornante a sinistra che domina dall'alto il rifugio, la strada spiana progressivamente correndo semirettilinea verso il passo.

Al passo veniamo accolti dalla stele veneziana con il leone alato e da un ampio panorama sulla bassa Valtellina e sulle alte cime innevate del massiccio del Bernina.