Giunti (Km34) ad Evisa (830mt - fontanelle) si affronta il tratto più ripido del percorso ubicato proprio all'interno del paese. Si sale (Km36) al bivio per Cristinacce e si prosegue in salita, su strada ampia, immersi nella foresta di Aitone (enormi conifere ci regalano continui tratti ombreggiati). Siamo nel regno dei maiali selvatici! Una miriade di porcellini grufola ai bordi della strada o si sollazza nell'umidità di grosse pozzanghere. I più intraprendenti si sistemano in mezzo alla carreggiata e poi muovono pigramente verso il basso ostruendo il traffico. Nessun automobilista si sogna di usare il clacson per smuoverli! Con pendenze estremamente regolari procediamo nella foresta e giungiamo (Km44) ad una bella fontana posta sulla destra della carreggiata.
Un ultimo sforzo ed eccoci (Km45) in vetta al colle del Vergio (1477mt). Una vasta zona prativa domina il colle. In basso, sull'altro versante, si distingue il laghetto di Calacuccia. Ripercorriamo gli ultimi chilometri dell'andata e ci fermiamo, all'interno della foresta, alle pozze dell'Aitone (trattasi d'una serie di cascatelle e piscine naturali poste a mille metri di quota con la straordinaria frescura che ne consegue). Il resto del tragitto corrisponde al percorso d'andata (possibile variante è il passaggio per il paese di Ota con successiva discesa su Porto) che si completa con l'ascensione finale alle Calanche ed (Km90) a Piana.
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