Lasciamo Galeria e ripercorriamo il tratto che ci porta all'incrocio (Km7) colla valle del Fango. Abbiamo abbandonato la costa ed iniziamo a salire con pendenze irregolari (falsopiani e poi tratti al 5-6%) lungo una strada tortuosa e torrida. Dopo qualche chilometro appare in lontananza il punto di valico. Sembra vicino. Sembra. Appare e scompare come un miraggio dopo ogni sperone della montagna che la strada s'intestardisce a doppiare con inesausta puntualità. Dopo undici chilometri di ascesa (normalmente pedalabile ma con il caldo....) eccoci finalmente al (Km 18) colle della Palmarella (408mt)

Dal colle si aprono dei grandosi panorami sul golfo della Girolata e parte della penisola della Scandola. La discesa è difficile per le cattive condizioni della strada ma è breve e ci conduce ad una agognatissima fontana posta poco prima del tratto in falsopiano ascendente, che dominando continuamente la Girolata, ci conduce (Km30) al col de la Croix.

Il nostro sguardo ora precipita sul golfo di Porto mentre scendiamo moderatamente sino a (Km40) Partinello (fontanella). Alcuni suggestivi passaggi tra possenti filari di alberi (ulivi?) ci conducono al bivio di Serriera.

Sognavamo una definitiva discesa sul mare ed invece ecco l'ennesimo strappo che ci solleva oltre lo sperone di montagna che protegge, da nord, la marina di Porto. Scesi a (Km54) Porto, visitiamo il minuscolo abitato ed il caratteristico porticciolo.

Continuiamo il nostro itinerario affrontando immediatamente la salita verso Piana. Dopo circa tre chilometri di salita ecco l'indispensabile fontana. La vegetazione è molto più rigogliosa e le viste sul mare si susseguono. Al cartello indicante [Calanche di Piana] si affronta un breve tratto immerso in un bel bosco che precede i fantasmagorici passaggi attraverso i rossi calanchi della montagna. La fatica sparisce. Rimane solo la meraviglia.

Una guglia dopo l'altra, un faraglione rosso fuoco dopo l'altro ed eccoci in cima alla salita. Una breve discesa ci conduce (Km65) al bel paese di Piana (435mt - fontanella) ove terminiamo la nostra fatica.

A] (Solo per climber pazzi e scalatori impenitenti) Discesa e risalita per la terribile stradina che conduce alla spiaggia di Ficajola. Sono 4 terribili chilometri al 10.5% con passaggi al 16% disegnati lungo un toboga asfaltato strappato alle pendici della scogliera. Da vedere assolutamente! Magari in autostop..(La spiaggia in basso è bellissima!)
B] Discesa in circa 10Km alla Plage d'Arone e successiva risalita. (Sono comunque 500mt di dislivello!)