A Trarego(mt830) consigliamo una rapida diversione solo per un eventuale rifornimento idrico. La nostra strada, invece, prosegue verso Pian Cavallo restringendosi decisamente e riprendendo a salire con pendenze del 10% all'interno d'una bella abetaia. Abbiamo iniziato a percorrere la vecchia sterrata militare, detta Linea Cadorna, realizzata durante la prima guerra mondiale in previsione di eventuali attacchi austro-tedeschi ed ora asfaltata e resa disponibile ai cicloturisti più avvezzi alla fatica. Traffico nullo ed un ambiente pressochè incontaminato contraddistinguono questo tratto che ci fa emergere dalla macchia (viste superbe!) in prossimità del valico di PianBello(mt1180).
Dal valico breve picchiata sino a quota 1030mt. e quindi nuova risalita per 2.5Km. verso il tratto sterrato (facile) di circa mille metri che conduce al Colle (1210mt.) ove si gode della fresca presenza d'una provvidenziale fontanella. Si continua a salire dolcemente sino a quota 1300mt. (Bel tratto in costa) per poi scendere decisamente al centro Auxologico ed a Pian Cavallo (1245mt.)
Da PianCavallo si tiene la destra e si prende a scendere vivamente lungo l'ardito nastro d'asfalto che da Aurano sale all'Alpe Segletta. A freni tirati riusciamo a godere dei selvaggi paesaggi che si aprono sulla Val Intragna ed in lontananza sul lago d'Orta. La strada si incattivisce sui pattini dei freni disegnando tornanti su tornanti in un bosco fitto. Giunti ad Aurano(760mt) la strada prende a precipitare con minor pendenza permettendoci di godere con maggior tranquillità dei vari paesaggi che si susseguono. Si scavalca il bel torrente San Giovanni e si scende, con pendenze sempre più dolci ed immersi nella ricca vegetazione, sino a Trobaso.
Al semaforo di Trobaso(260mt) si svolta a destra, si percorrono un paio di chilometri sulla strada diretta a Fondotoce e poi si svolta di nuovo a destra (indicazioni Santino,Rovegro). Dapprima si sale dolcemente poi si prosegue in falsopiano per circa tre chilometri sino a Rovegro(370mt). Ora la strada si stringe ed inizia a costeggiare il torrente S.Bernardino. La salita prosegue dolcemente in un ambiente nuovamente selvaggio. Notevole il passaggio in prossimità di una breve galleria e del ponte Casletto(420mt) ove la strada accentua decisamente le pendenze. La sede stradale è strettissima, siamo nel Parco Nazionale della ValGrande. Dopo circa 3km di dura salita, il fitto bosco si apre improvvisamente ai piedi d'un paio di ampi tornanti che ci sollevano a Cicogna(735mt), suggestivo borgo di case in pietra adagiate sui fianchi della montagna. Il paese, ormai pressochè disabitato, rappresenta la più importante porta d'accesso alla ValGrande, e, nei giorni festivi vi si può trovare ristoro ed anche....(pure nei feriali!) l'indispensabile fontanella.
Da Cicogna si inverte la marcia e si ripercorre tutta la strada sino a Trobaso ove si svolta a destra (indicazioni Intra-Verbania).
Si percorre l'ampia strada in leggerissima discesa che ci conduce rapidamente nell'abitato di Intra dopo aver completato un itinerario di 81Km e 2000mt di dislivello.
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