ANELLO DEL MONTE BEIGUA

0 km    

Partenza da Varazze (0mt), frequentato centro turistico della riviera ligure. Si segue la statale Aurelia in direzione Savona, si supera (Km2) Celle Ligure e si giunge (Km 8) ad Albisola Marina. Si lascia l'Aurelia (e purtroppo.. anche il mare e la 'pianura') per svoltare a destra seguendo le indicazioni per Acqui Terme/Sassello. Si sale, su strada ampia e piuttosto trafficata, dapprima dolcemente e poi con qualche rampa più pronunciata, a (Km15) S.Giovanni Stella (222mt). Superata la Madonna del Salto si giunge in buona salita (Km24) al colle del Giovo (516mt).

25 km  
Si scende rapidamente (Km30) a Sassello (385mt), vivace paesino rinomato per la produzione di biscotti (in particolare gli amaretti - sosta consigliata). In paese si abbandona la statale per Acqui e si prosegue diritti (indicazioni Urbe), lungo una strada meno trafficata che prende a salire dolcemente tra le verdi colline dell'entroterra.




Altimetria Monte Beigua

35 km  
Il tratto di leggera salita si esaurisce ad un bivio (indicazioni Moretti/Pian Castagna) ove si svolta a sinistra e si iniziano ad affrontare pendenze più decise. Le viste si aprono sul territorio circostante caratterizzato da lunghe colline maculate (tratti di faggete e castagneti si alternano a zone coltivate). Si supera un evidente crinale e si giunge, attraversando bei prati, al Bric Berton (773mt). Una serie di serrate contropendenze ci conducono dapprima a (Km42) Pian Castagna e quindi (Km44) alla frazione di Abassa ove inizia una discesa di un paio di chilometri. Al successivo bivio si svolta a destra (indicazioni Ovada) per scendere in Alto Monferrato e raggiungere l'abitato di Cassinelle.

59 km  
Si prosegue sino alle porte di Molare per svoltare a destra (indicazioni Olbicella) e riprendere la direzione del mare. Il meglio sta per iniziare! La strada si restringe, le auto divengono una rarità, si supera il santuario delle Rocche e si costeggia il torrente Orba per poi affrontare una salitella di circa tre chilometri, immersa in un fitto bosco, che ci porta a valicare un isolato colletto.

67 km  
Una breve discesa ci riconduce in prossimità del torrente. Pedaliamo immersi nel verde e superiamo il minuscolo laghetto di Ortiglieto (locanda). Non si contano le zone ove fermarsi a fare un bagno ristoratore... Si giunge ad Olbicella (400mt-locanda) piccola frazione ove, proseguendo in lieve discesa, si imbocca una minuscola carreggiabile che conduce in un paio di chilometri al tratto più bello delle gole. Un tratto sterrato (facile) di circa un chilometro, ci offre la possibilità di rallentare e godere appieno del caratteristico canyon di roccie rossastre contaminate dal verde di un fitto mantello di basse conifere. La strada, assai tortuosa, ci invita, di continuo, ad eventuali approdi sul torrente con susseguente bagno rigeneratore. Si ritrova l'asfalto e si risale dolcemente ad un ampio ponte che rappresenta la fine della parte più emozionante dell'itinerario. Scendiamo verso la Badia di Tiglieto ed al primo bivio svoltiamo a destra per immetterci in una strada molto più ampia (indicazioni Urbe).

80 km  
Una serie di continui saliscendi ci conducono ad Acquabona (e nessuna fontanella!), poi a Martina d'Olba e quindi (Km88) a S.Pietro d'Olba (530mt). Attraversiamo il paese, superiamo il ponte sull'Orba e quindi svoltiamo immediatamente a sinistra (indicazioni Pianpaludo) per osservare con distaccato...orrore...un enorme cartello segnaletico indicante tratti con pendenze del 14%. Un breve ponticello rappresenta l'inizio dell'ascesa. Saliamo per circa tre chilometri affrontando una serie di tornanti scoscesi (Pmed 10%). Alcuni tratti provvidenzialmente in ombra ci alleviano leggermente la sofferenza e ci permettono di raggiungere il piccolo abitato di Pianpaludo (Km92-848mt)

92 km  
La strada spiana improvvisamente e prosegue pianeggiante (locande) lungo un verde altopiano. Giunti ad un bivio teniamo la sinistra (indicazioni Beigua) ed iniziamo a percorrere una carreggiabile decisamente più stretta (poco più di una corsia). Si sale dolcemente per qualche chilometro sino ad osservare le numerose antenne poste in cima alla montagna. Una breve discesa segnala l'inizio di un nuovo tratto assai duro. Una ripetuta serie di brevi ma erti 'gradini' (Pend 12/15%) si alternano a tratti meno estremi (7/8%). Immersi in un fitto bosco si prende rapidamente quota e ci si affaccia sul versante meridionale della montagna. Ancora uno sforzo e si giunge al pianoro ove giace il Rif. Pra' Riondo (1108mt-bei prati per picnic con vista sul mare).

98 km  
Si continua a salire con pendenze cattive avendo la visione delle enormi antenne che ormai vanno approssimandosi. La zona militare (Km100) costituisce il punto terminale delle nostre fatiche nonchè il punto di valico del Monte Beigua (1287mt). Poco oltre un'ospitale rifugio ed alcuni bei prati attrezzati costituiscono ottimi punti d'approdo per una meritata sosta. (Una spessa foschia ci ha alquanto velato il panorama sulla costa ligure che, in giornate limpide, dovrebbe essere assai godibile).

100 km
Ormai è fatta! Ci aspettano 19 chilometri di bellissima discesa lungo il versante meridionale del Beigua. Un nastro di asfalto, esposto sul mare ed immerso in splendidi boschi, che si esaurisce ad Alpicella (405mt) ove la strada diviene ampia e scende a Varazze correndo parallela al torrente Teiro. Giunti a Varazze avremo completato un anello di 119 Km e 2400mt di dislivello.



COMMENTO

Un itinerario che inizia con tratti di modesto interesse e prosegue divenendo via via più soddisfacente sino ai bellissimi tratti lungo le gole dell'Orba e lungo la discesa dal Beigua. Il tratto Molare-Varazze (60Km duri!) è molto divertente ed offre: un continuo mutare di scenari, un traffico quasi nullo e strade minuscole contaminate da vivaci profumi! (Nota: Per evitare di percorrere tutto il giro si può caricare la bici in treno, scendere ad Ovada e quindi proseguire per Molare e tornare a Varazze lungo il nostro itinerario)
Valutazione finale ===>NOTEVOLISSIMO



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