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Partenza da Pte Tresa(275mt-dogana) in direzione Lugano. Dopo poche centinaia di metri percorsi sull'ampia statale si svolta a sinistra, attraversando i binari della ferrovia, per salire rapidamente ad un incrocio posto sullo spigolo della collina sovrastante l'abitato. All'incrocio si svolta a destra per percorrere un evidente tornante che introduce un tratto di circa un chilometro di salita discretamente impegnativa. Il traffico si estingue, la strada corre a mezzacosta tenendosi parallela al corso del fiume Tresa. Si attraversa (Km4) Purasca(350mt), caratterizzata da numerose locande e quindi si procede, in continuo saliscendi tra belle cascatelle e macchie di bosco, costeggiando i numerosi canaloni che frastagliano la montagna.
Da Croglio(mt360) si procede, sempre a mezzacosta, su percorso prevalentemente ombreggiato, sino a risalire, con una breve rampa, sull'ampia strada diretta a Castelrotto. Prendiamo la destra e saliamo decisamente, tra prati e qualche vigneto, all'inizio del paese (Km9) ove, superata una doppia curva decisamente impegnativa, si abbandona la direttrice principale per proseguire diritti ed imboccare un evidente strettoia. Questa scelta si rivela essere il prologo d'una godibilissima scorciatoia ubicata tra dense macchie di bosco e rare villette e che risale ad incrociare la tratta di strada Castelrotto-Banco in prossimità della frazione di (Km11) Beride (390mt).
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Altimetria Mte Bar Altimetria Penudria |
Tenendo la sinistra si sale a Banco(570mt) attraverso un fitto bosco di castagni. Giunti nell'abitato si svolta a sinistra e, subito dopo, a destra lungo una secca rampa che introduce il tratto di ascesa discretamente ripido che conduce a (km15) Novaggio(636mt). Giunti in paese (N.d.R: il Malcantone è godibile ma un pò complicato!!) si prosegue sempre diritti (sulla sinistra bella stradina che sale dapprima alla casa di cura e poi alla cima Pianca o Alp dei Paz 1080mt) sino ad immettersi, al termine dell'abitato, nella carrozzabile risalente da Pura.
Proseguendo sempre diritti si percorre un bel tratto vallonato per giungere, con una discreta rampa, a (Km 17.5) Miglieglia(720mt-Dalla piazza del paese parte la cabinovia che conduce al Monte Lema sulle cui pendici si svolge l'intero tratto che stiamo descrivendo). Usciti dal paese si prosegue per ripetuti saliscendi sino a (Km19) Breno(798mt) ridente paesino disposto verticalmente sulla montagna. Superato l'abitato con qualche secco tornante, si percorre l'ultimo tratto di alto Malcantone attraversando, tra vigneti e bei pascoli, le frazioni di (Km21) Fescoggia (831mt), (Km22.5) Vezio(782mt), (Km24) Mugena(810mt) per giungere ad Arosio.
Tutto il tratto precedente si svolge in ambiente tranquillissimo ed assai godibile ma non è da meno ciò che ci apprestiamo ad affrontare: da Arosio (868mt) si dipanano 4 chilometri di continui tornanti (in discesa!) con pendenza media del 12.5% e massima del 22.5%. Si scende, un tornante dopo l'altro, sulla ripida parete del boscoso vallone sovrastante Gravesano. Questo spettacolare toboga, chiamato Penudria ,ci proietta a fondo valle con i freni decisamente "roventi" e la netta sensazione di aver affrontato una prova di slalom gigante a due ruote! (Fare la massima attenzione).
Al termine della discesa si svolta a sinistra per percorrere un tratto della statale del Mte Ceneri e risalire in circa 3 chilometri all'incrocio con indicazioni Ponte Capriasca,Tesserete. Si supera l'incrocio per raggiungere, pochi metri più avanti e sempre sulla destra, una minuscola stradina che risale, in un fitto bosco, sino al centro della frazione di (Km35) Media Capriasca(445mt). Dal centro della frazione si possono operare due scelte:
A] proseguire diritti scendendo ad incrociare l'ampia strada che risale a Sala Capriasca. B] svoltare a sinistra, in prossimità della chiesetta, e salire, in poche centinaia di metri (superando una sbarra), per una rampa estrema (22-24%), immersa nel bosco e complicata da strettissimi tornantini, sino ad incrociare la strada della prima opzione direttamente in località Sala.
Da Sala(548mt) si scende verso (Km40) Tesserete(514mt) ove si prosegue diritti alla rotonda (a sinistra bella e dura salita alla Gola del Lago) per poi tenere la sinistra al successivo incrocio posto all'imbocco della ValColla. Si sale immediatamente, con evidenti tornanti disegnati nell'abitato, verso Lopagno. Sempre in salita, seppur discontinua, si supera l'abitato di Roveredo per giungere a (Km 44) Bidogno(787mt) ove la strada compie un secco tornante nell'abitato. La successiva svolta coincide con l'imbocco di una stretta carreggiabile che sale, in meno di un chilometro, alla frazione di Somazzo. Si continua a seguire la stradina asfaltata, indicazioni per Rif. Mte Bar, tra bei prati e tratti immersi in una fitta vegetazione sino alla (Km 48) sbarra (1120mt - fontanella) ove l'ampia testata del vallone s'apre improvvisamente alla nostra vista.
Dalla sbarra si prosegue, con pendenze decisamente impegnative, attraverso gli ampi pascoli del vallone. Superata l'alpe Rompiago (1272mt), la strada disegna vari tornanti ed ad ogni svolta offre un panorama sempre più ampio sul territorio sottostante. La sagoma del rifugio si staglia in alto, quasi sulla cresta sinistra del vallone e si approssima con meno velocità di quanto desiderato. Al Km 52 la strada finalmente spiana ed, in poche centinaia di metri, ci conduce al tratto, purtroppo malamente sterrato, che in meno di un chilometro sale al rifugio (consigliamo comunque di proseguire sino al locale sia per la vista che si apre sino al lago di Lugano sia per un meritato ristoro).
Si ripercorre tutto il tratto di strada sino a (km68) Tesserete e Sala Capriasca ove si continua a scendere per la strada principale attraversando gli abitati di Vaglio, Cureglia e (Km74) Vezia, superata la quale, si tiene la destra prima dell'ingresso in Mossagno per giungere all'incrocio con la strada della Crespera. Si svolta a destra e si sale brevemente prima di precipitare all'incrocio con la statale del Ceneri in località Km(78.5) Bioggio. All'incrocio si svolta a sinistra, si supera l'abitato di Agno e, con un ultimo tratto decisamente trafficato si torna a Pte Tresa dopo aver completato un anello di 85Km e 2000mt di dislivello.
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COMMENTO Un itinerario piuttosto tortuoso per permettere lo sviluppo della maggior parte del tragitto su strade piccole e tranquillissime. Il Malcantone (il nome non gli fa affatto giustizia) è un'ampia zona prealpina ricca di vigneti, boschi di castagni e vivaci paesini sparsi per le pendici della montagna. Alcune zone, dense di turisti provenienti dai paesi del nord, offrono un'immagine decisamente inconsueta visto che siamo a pochi chilometri dall'Italia. La Penudria è un voluttuoso toboga da affrontarsi con la massima attenzione. Le minuscole stradine che salgono a Tesserete sono il giusto preambolo alla spettacolare ascesa (da Somazzo in avanti) verso l'isolato rifugio Mte Bar (zona montana chiusa al traffico veicolare e di ottima qualità paesaggistica). Valutazione finale ===>NOTEVOLISSIMO |
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