Anatomia Nanica Razza NANI: Elementi di ANATOMIA, Fisiologia e Patologia I Nani si presentano di costituzione piuttosto robusta. L'altezza
media per un Nano adulto oscilla da un metro e venti centimetri fino ad
un massimo di un metro e trentacinque centimetri. Fisicamente, a parte le piccole differenze visibili nelle sottorazze, i Nani presentano una costituzione massiccia, forte, con braccia e gambe eccezionalmente robuste e muscolatura possente, la quale sebbene alla luce del sole li fa sembrare impacciati e goffi, permette loro di interagire nei propri ambienti naturali con estrema efficacia. La loro peculiare costituzione, peraltro, ha permesso loro di sviluppare una forte resistenza alla fatica, anche se pesante e prolungata nel tempo. I nani denotano da sempre una scarsa fertilità. Questo
deriva da una quasi assente mescolanza di coppie tra i vari gruppi. Considerata la lunga età dei nani che può raggiungere i 400 anni, l'età fertile è molto breve ed è limitata, salvo rari casi, nell'età giovane della femmina, con rapida regressione progressiva del buon fine del nascita. Non hanno organi particolarmente sensibili, la loro compattezza fisica, e la muscolatura sproporzionata proteggono bene gli organi interni anche da ferite profonde. Essi sopportano bene il dolore fisico e le ferite, anche le più gravi, purché non abbiano intaccato irrimediabilmente gli organi interni guariscono e si rimarginano in pochi giorni. Le ferite anche le più profonde nella massa muscolare vanno trattate con normali punti di sutura. I Nani tra le altre peculiarità hanno una capacità di resistenza all'alcool, possono bere sino al triplo di un Umano robusto con gli stessi effetti. La loro vita quasi selvaggia, sempre a contatto con la terra ed a luoghi
inospitali per altri esseri, li ha plasmati e resi quasi immuni da
tutti i veleni di origine naturale, purché non assimilati in
dosi concentrate, come del resto sono pressoché inattaccabili
da infezioni virali conosciute. La razza dei Nani ha una caratteristica del tutto peculiare, che è
la respirazione. Infatti, essi possiedono una lenta respirazione,
con possibilità propria di autoregolazione; ha la capacità
di entrare in un trance profondo e di ridurre la quantità di aria
necessaria vitale per l'ossigenazione sanguigna. Per favorire la trance,
deve essere in una posizione distesa e possibilmente con il capo in basso.
Dopo la concentrazione il modo di respirare rallenta fino al 10% dell'aria
necessaria in posizione normale di riposo. Di pari percentuale avviene
il rallentamento cardiaco ed automaticamente la circolazione sanguigna
rimane privilegiata agli organi vitali, nei confronti di quelli periferici.
In tale caratteristica, la mente rimane vigile, ed è in grado di
emergere dal trance secondo la sua volontà, con capacità
di rimanere informato su quel che accade attorno. DARKMAN |