domanda 23
LOGICA e CULTURA GENERALE
«Poco sensibile alla pietà, vorrei non sentirne affatto. Farei nondimeno qualunque cosa per dar sollievo a una persona afflitta, e credo proprio si debba far di tutto, perfmo dimostrarle una gran compassione pel suo male, giacché i miseri son così sciocchi da avere di ciò un grandissimo conforto; ma stimo del pari che bisogna accontentarsi di dimostrarne, e guardarsi bene dal provarne. È una passione che non serve a nulla dentro un'anima ben fatta; serve solo ad affiacchire il cuore e deve essere lasciata al volgo; il quale, non operando mai per via di ragione, ha bisogno di passioni che lo traggano a fare.» La Rochefoucauld, "Ritratto del La Rochefoucauld fatto da lui stesso", in Le massime e altri scritti, tr. it. Mondadori, 1950, p. 34.
Volendo trarre le somme di questa confessione così personale eppure così illuminante circa un sentire comune a molti uomini di corte del XVII secolo, si individui, fra le seguenti, la formula che ne rispetta lo spirito: |
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