PROVA DI AMMISSIONE AL CORSO DI LAUREA IN MEDICINA ODONTOIATRIA: anno 2002-2003
Logica e Cultura Generale - Biologia - Chimica - Fisica e Matematica
LOGICA e CULTURA GENERALE
Quand’è che si diventa grandi o se preferite, vecchi? Quando vieni a sapere che due venticinquenni si sono sfracellati saltando con l’elastico giù da un ponte e tu, anziché compiangerli, pensi: pazzi, ma che gusto c’è? Dicono si tratti di un rito millenario che nei popoli primitivi segnava il passaggio dall'adolescenza al mondo adulto. E il destino ha voluto che il ponte della tragedia fosse lo stesso che si vedeva nell'«Ultimo bacio», il film che i problemi di quel passaggio, sempre più rallentato nel tempo, ha raccontato molto bene. Eppure questa spiegazione non basta. Tutte le generazioni che non hanno conosciuto la guerra sono cresciute in relativo ritardo, magari a colpi di droghe leggere e sofferenze sentimentali, ma senza bisogno di gettarsi da una gru o di sciare sul bordo di un crepaccio per sentirsi vive. Tu chiamale se vuoi emozioni, però Battisti diceva solo di guidare a fari spenti nella notte, e a noi già sembrava esagerasse, tanto che ci limitavamo a cantarlo. Oggi l'eccesso di sensazioni forti offerte dai media, senza più neanche l'argine di qualche divieto familiare (la cui violazione rappresentava di per sé un brivido) provoca in parecchi giovani una specie di atarassia. Bombardati fin dall'infanzia da troppe emozioni esasperate, non riescono a provarne più. E dopo anni di nudità gratuite, telemorti ammazzati e informazione ansiogena, vanno a elemosinare adrenalina nella droga di un gesto estremo, che a noi sembra assurdo, ma a loro l'unico che abbia ancora un senso. Massimo Gramellini, I nuovi drogati, La Stampa, 3/5/2002
Gramellini cerca una spiegazione dell’attrazione che esercita sui giovani il gioco del “jumping” in cui due fidanzati hanno da poco perso la vita. Individuate, tra le motivazioni elencate, quella che NON COMPARE nella sua analisi:
il bisogno di sensazioni forti
l’incapacità di provare nella vita quotidiana violente emozioni
il gusto naturale per la trasgressione
il senso di soffocamento che si prova nell’ambiente familiare
l’abitudine agli spettacoli forti che ottunde l’emotività
LOGICA e CULTURA GENERALE
Nell’abbinamento tra alcuni classici del cinema, più o meno recenti, ed i loro registi, c’è un errore. Individuatelo:
Psyco S.Spielberg
Mediterraneo G.Salvatores
Hannah e le sue sorelle W. Allen
Metropolis F. Lang
Il Gattopardo L.Visconti
LOGICA e CULTURA GENERALE
E questo uomo ha una somma pazzia, cioè che sempre stenta per non istentare, e la vita gli sfugge nella speranza di godere i beni con somma fatica acquistati.
In questo pensiero, qui riportato con alcune lievi modifiche linguistiche, Leonardo allude ad uno dei più diffusi vizi. Quale?
ambizione
viltà
avarizia
adulazione
invidia
LOGICA e CULTURA GENERALE
Non si può vivere felici senza saggezza, onestà e giustizia Non si può vivere saggiamente, onestamente e con giustizia senza essere felici
Date queste premesse ne consegue che (indicare l’UNICA conclusione ERRATA):
solo chi è saggio, onesto e giusto è felice
essere saggi, onesti e giusti è condizione necessaria, ma non sufficiente, di felicità
essere saggi, onesti e giusti è condizione necessaria e sufficiente di felicità
chi è felice non può non essere saggio, onesto e giusto
chi non è felice non può essere saggio, onesto e giusto
LOGICA e CULTURA GENERALE
Nell’epoca che possiamo chiamare prescientifica gli uomini non avevano difficoltà nel trovare una spiegazione ai loro sogni. Quando al risveglio ricordavano un sogno, lo consideravano una manifestazione favorevole od ostile di __(1)___ superiori, demoniache e divine. Allorché cominciarono a diffondersi __(2)___ naturalistiche, tutta questa ingegnosa ___(3)___ si cambiò in __(4)__ , ed oggi solo un’esigua minoranza delle persone istruite dubita che i sogni siano un prodotto della mente del sognatore. (...) Nella __(5)__ del significato dei sogni si possono distinguere tre correnti di pensiero... Sigmund Freud, Il sogno e la sua interpretazione.
Sono qui sotto elencate in ordine diverso e numerate cinque parole. Individuate la serie in cui, al singolare o al plurale, si inseriscono correttamente nel testo:
Nell’epoca che possiamo chiamare prescientifica gli uomini non avevano difficoltà nel trovare una spiegazione ai loro sogni. Quando al risveglio ricordavano un sogno, lo consideravano una manifestazione favorevole od ostile di __(1)___ superiori, demoniache e divine. Allorché cominciarono a diffondersi __(2)___ naturalistiche, tutta questa ingegnosa ___(3)___ si cambiò in __(4)__ , ed oggi solo un’esigua minoranza delle persone istruite dubita che i sogni siano un prodotto della mente del sognatore. (...) Nella __(5)__ del significato dei sogni si possono distinguere tre correnti di pensiero... Sigmund Freud, Il sogno e la sua interpretazione.
Delle seguenti interpretazioni delle parole di Freud, che aprono il primo capitolo della sua opera Il sogno, UNA È INFONDATA:
la convinzione che i sogni abbiano un significato non è una conquista della scienza moderna
anche in epoca prescientifica era diffusa la convinzione che i sogni avessero un significato
all’inizio del XX secolo nessuno più ignorava che i sogni provengono dalla nostra mente
all’inizio del XX secolo non c’era un accordo generale sul significato da attribuire ai sogni
i sogni sono per lungo tempo stati considerati messaggi di entità misteriose
LOGICA e CULTURA GENERALE
Nell’elenco di alcuni dei Musei più famosi del mondo, abbinati alle città che li ospitano, C’È UN ERRORE. Quale?
Prado Madrid
Hermitage Mosca
Capodimonte Napoli
Bargello Firenze
Metropolitan New York
LOGICA e CULTURA GENERALE
..noi siamo più vecchi ed abbiamo più lunga età dei nostri predecessori: intendo per ciò che concerne certe teorie ( ... ). E se alcuni di coloro che son vissuti dopo, non sono stati più sapienti di coloro che son vissuti prima, ( ... ) ciò accade perché costoro non vivono gli anni altrui e, quel che è peggio, vivono come morti gli anni propri. da Giordano Bruno (1548-1600), Cena delle ceneri
Questo passo di Giordano Bruno, qui liberamente parafrasato in italiano moderno, può essere letto in molte prospettive. Individuate LA SOLA ASSOLUTAMENTE INACCETTABILE:
è assurdo nel campo del sapere attribuire un’autorità assoluta a un uomo o ad una scuola, considerandoli detentori della verità
sarebbe bene spendere meno energie per conoscere il passato, liberarsi dai maestri e trovare il coraggio di essere originali
è certo che chi vuole procedere nel campo del sapere deve conoscere quanto è stato fatto dai grandi che son vissuti prima di lui
chi fa tesoro del passato e lo rivive può procedere oltre con profitto, poiché è più giovane d’anni ma più vecchio di esperienza
se siamo inferiori ai nostri padri è perché non sappiamo assimilare quanto ci hanno lasciato, e non viviamo da esseri pensanti la nostra vita
LOGICA e CULTURA GENERALE
La nozione di ciò che è stato chiamato "manipolazione genetica" o DNA ricombinante" sembra sconfinare nel soprannaturale. (1) Fa risorgere dalla notte dei tempi alcuni dei miti radicati nelle angosce dell'uomo. Essa evoca il terrore provocato dalla visione dei mostri, la ripugnanza associata alla idea degli ibridi, degli esseri uniti contro natura ( ... ) (2) Il pericolo per lo scienziato è quello di non misurare i limiti della sua scienza e quindi della sua conoscenza (3) È quello di mescolare ciò che crede e ciò che sa. (4) È soprattutto la certezza di aver ragione. (5) I genetisti non hanno sufficientemente discusso le loro idee di eugenetica con i non-scienziati. da: François Jacob, Il topo la mosca e l’uomo, Bollati Boringhieri, 1998
Sono stati sopra isolati e contrassegnati da un numero cinque periodi del discorso di Jacob sugli entusiasmi e i sospetti che suscitano i progressi della genetica; ad ognuno è fatta qui sotto corrispondere la caratteristica comportamentale, vizio o virtù, a cui l’analisi allude. Individuate LA SOLA corrispondenza NON PIENAMENTE SODDISFACENTE:
(1) – soggezione a condizionamenti ancestrali
(2) – cieca superbia, Übris
(3) – mancanza di autocritica e di rigore metodologico
(4) – presunzione, fanatismo della ragione
(5) – egoismo, oscurantismo
LOGICA e CULTURA GENERALE
La nozione di ciò che è stato chiamato "manipolazione genetica" o DNA ricombinante" sembra sconfinare nel soprannaturale. (1) Fa risorgere dalla notte dei tempi alcuni dei miti radicati nelle angosce dell'uomo. Essa evoca il terrore provocato dalla visione dei mostri, la ripugnanza associata alla idea degli ibridi, degli esseri uniti contro natura ( ... ) (2) Il pericolo per lo scienziato è quello di non misurare i limiti della sua scienza e quindi della sua conoscenza (3) È quello di mescolare ciò che crede e ciò che sa. (4) È soprattutto la certezza di aver ragione. (5) I genetisti non hanno sufficientemente discusso le loro idee di eugenetica con i non-scienziati. da: François Jacob, Il topo la mosca e l’uomo, Bollati Boringhieri, 1998
Dall’analisi di Jacob si ricava che sia il progresso della scienza, e in particolare della genetica, sia le scelte connesse con la sua applicazione sono sottoposte ad alcuni condizionamenti. TRA quelli qui elencati UNO NON TROVA CONFERMA nel testo citato:
con le paure ancestrali che gli uomini portano in sé e di cui non sempre sono consapevoli tanto da poterle controllare
con la tendenza diffusa tra gli scienziati ad attribuire un valore assoluto e definitivo alle proprie scoperte
con il rischio di scambiare le proprie scoperte con le proprie aspirazioni
con la tendenza dello scienziato di sentirsi depositario della sola ed unica verità
con la reticenza diffusa a discutere progetti e risultati della ricerca con chi non è addetto ai lavori
LOGICA e CULTURA GENERALE
Un pittore dispone di sei colori e vuole colorare un suo disegno in tanti modi quanti sono possibili combinando due colori, senza mai ripetere le combinazioni: quanti disegni colorerà?
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La voglia di diventare grandi Il deficit di senso civico che alligna nel paese ha ormai contagiato anche le giovani generazioni. In gioco non è tanto l'inno di Mameli o la bandiera italiana, che torna puntualmente a sventolare con le vittorie della Ferrari, in attesa dei goal dei nostri calciatori ai prossimi Mondiali. Il deficit assume forme più subdole, incarnandosi nella sfiducia negli altri, nel discredito delle istituzioni, in un individualismo esasperato, nella rimozione dei miti della nostra storia. Tutt'al più dell'Italia si apprezzano le bellezze naturali l'arte, la letteratura; ma si tratta pur sempre di un orgoglio declinato al passato, che non si alimenta di ciò che siamo oggi e dei passi da gigante compiuti dal paese nelle ultime generazioni. Proprio i giovani più istruiti sono i meno orgogliosi delle conquiste dell'Italia e dei suoi assetti istituzionali ed economici. Fin qui (….) nulla di nuovo sotto il sole. I giovani succhiano il latte dei loro «padri» riflettono la cultura politica dei genitori, contagiati da un clima di sfiducia e di «cinismo» che pervade gli anni della loro formazione intensiva. (.…) La molla, dunque, è di spingere i giovani a dare il meglio di sé, offrendo adeguati incentivi e input formativi. Si tratta di far leva sulla leadership dei giovani, sulle qualità potenziali che essi devono trasformare in capacità, sia per sé che per gli altri. In questo meccanismo occorre però evitare gli eccessi: da un lato un entusiasmo privo di fondamenti cognitivi; dall'altro lato un realismo rassegnato. Il troppo entusiasmo può essere tipico di chi prende tutto come un gioco, sottovalutando i supporti formativi necessari per realizzare i propri ideali; per contro, il troppo realismo si riscontra in quanti «volano basso» per paura di non farcela. Un altro rischio è che i giovani si disperdano in tante attività, anche lavorative, in quei mille lavori e lavoretti che offrono loro un po' di autonomia economica. Fare i baby sitter, i bagnini, i camerieri, ecc. aiuta certamente a colmare il gap tra scuola e lavoro e a misurarsi con la concretezza della vita. Si tratta però di esperienze che per molti non producono identificazione, che rappresentano una parentesi o anche un intralcio rispetto ai propri progetti e ideali. Franco Garelli, La Stampa, supplemento ttL, 4/5/2002
Dall’articolo-inchiesta di Franco Garelli sono state dedotte alcune considerazioni, UNA delle quali appare ARBITRARIA. Quale?
non è molto confortante constatare che i giovani sembrano riconoscersi nel nostro Paese, quale oggi è, esclusivamente in occasione di competizioni sportive
il patrimonio artistico italiano è motivo di un orgoglio che si riverbera anche su altri campi, quali quello delle attività economiche, ma è un orgoglio che provano solo i giovani più istruiti
la sfiducia negli altri e il cinismo dei padri generano nei giovani un individualismo esasperato e una pericolosa carenza di senso civico
un entusiasmo eccessivo nell’assumere impegni, senza valutare se si è in possesso delle competenze e capacità necessarie, è una reazione raramente positiva e produttiva
la paura di non essere all’altezza di progetti stimolanti rischia di paralizzare i giovani più realisti e di indurli ad atteggiamenti rinunciatari e rassegnati ad una piatta mediocrità
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La voglia di diventare grandi Il deficit di senso civico che alligna nel paese ha ormai contagiato anche le giovani generazioni. In gioco non è tanto l'inno di Mameli o la bandiera italiana, che torna puntualmente a sventolare con le vittorie della Ferrari, in attesa dei goal dei nostri calciatori ai prossimi Mondiali. Il deficit assume forme più subdole, incarnandosi nella sfiducia negli altri, nel discredito delle istituzioni, in un individualismo esasperato, nella rimozione dei miti della nostra storia. Tutt'al più dell'Italia si apprezzano le bellezze naturali l'arte, la letteratura; ma si tratta pur sempre di un orgoglio declinato al passato, che non si alimenta di ciò che siamo oggi e dei passi da gigante compiuti dal paese nelle ultime generazioni. Proprio i giovani più istruiti sono i meno orgogliosi delle conquiste dell'Italia e dei suoi assetti istituzionali ed economici. Fin qui (….) nulla di nuovo sotto il sole. I giovani succhiano il latte dei loro «padri» riflettono la cultura politica dei genitori, contagiati da un clima di sfiducia e di «cinismo» che pervade gli anni della loro formazione intensiva. (.…) La molla, dunque, è di spingere i giovani a dare il meglio di sé, offrendo adeguati incentivi e input formativi. Si tratta di far leva sulla leadership dei giovani, sulle qualità potenziali che essi devono trasformare in capacità, sia per sé che per gli altri. In questo meccanismo occorre però evitare gli eccessi: da un lato un entusiasmo privo di fondamenti cognitivi; dall'altro lato un realismo rassegnato. Il troppo entusiasmo può essere tipico di chi prende tutto come un gioco, sottovalutando i supporti formativi necessari per realizzare i propri ideali; per contro, il troppo realismo si riscontra in quanti «volano basso» per paura di non farcela. Un altro rischio è che i giovani si disperdano in tante attività, anche lavorative, in quei mille lavori e lavoretti che offrono loro un po' di autonomia economica. Fare i baby sitter, i bagnini, i camerieri, ecc. aiuta certamente a colmare il gap tra scuola e lavoro e a misurarsi con la concretezza della vita. Si tratta però di esperienze che per molti non producono identificazione, che rappresentano una parentesi o anche un intralcio rispetto ai propri progetti e ideali. Franco Garelli, La Stampa, supplemento ttL, 4/5/2002
Delle considerazioni sui giovani qui riportate, UNA SOLA È IN PIENA ARMONIA con quanto ha osservato Franco Garelli nell’articolo-inchiesta sopra citato:
cercarsi un lavoro estemporaneo può costituire, per un giovane che abbia progetti validi, una perdita di tempo e a volte anche un ostacolo alla realizzazione dei propri propositi
un lavoro estemporaneo è un utile strumento di maturazione e di conoscenza della realtà concreta, al di fuori dell’ambiente scolastico
in altri paesi, che un giovane lavorando si procuri un minimo di autonomia economica è consuetudine diffusa, e sarebbe opportuno che questa abitudine si diffondesse anche in Italia
i genitori sono responsabili dello scarso senso civico dei figli, anche se il loro impegno politico e civile è fondato su saldi principi
prendere gli impegni come un gioco, anche sottovalutando la necessità di una formazione adeguata, permette di misurarsi, sul campo, con problemi ed esigenze stimolanti
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Quattro delle seguenti parole hanno una radice etimologica comune. Individuate quella anomala:
antiemetico
antipatia
antifonario
antiquario
antibiotico
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Molto frequenti, soprattutto nelle donne che in un 20 - 30% ne soffrono almeno una volta nella vita, le infezioni urinarie costituiscono un gruppo complesso di situazioni patologiche. Talora isolate, ma non di rado recidivanti o persistenti, sono spesso asintomatiche. Anche se sono sintomatiche e molto fastidiose, sono in genere prive di reale importanza clinica: nella maggioranza dei casi l'infezione resta confinata alla vescica, senza conseguenze importanti per l'organismo. Ma questa non è purtroppo la regola: per quanto in una percentuale di casi ridotta, possono infatti essere gravi, sino a richiedere un ricovero ospedaliero. In casi sfortunati può essere interessato il rene, con infezioni acute o croniche che possono causare danni irreversibili. Inoltre, 20% delle donne che hanno avuta un'infezione urinaria, anche in caso di un trattamento corretto, ne avranno una seconda, e 30% di queste ne avranno una o più altre. In quest'ultimo gruppo di pazienti, circa l'80% avrà numerose ricadute. Negli Usa si ritiene che un'infezione urinaria sia alla base di circa un milione di ricoveri all'anno, con una necessità di 7 - 10 milioni di visite all'anno. Con le infezioni broncopolmonari e cutanee, costituiscono la triade infettiva più comune della terza età, e in effetti ne è interessato, sia pure il più spesso in forma non grave, un numero elevato di ultrasettantenni: secondo alcuni studi sino al 50 % degli ospiti di istituzioni per anziani hanno batteri nelle urine, con una perdita della predominanza femminile, caratteristica delle età precedenti.
Delle seguenti affermazioni UNA SOLA NON è in accordo con quanto riferito nel testo:
gli attuali trattamenti delle infezioni urinarie non riescono sempre ad impedire le ricadute
le infezioni urinarie costituiscono un importante problema socio economico
le infezioni urinarie sono potenzialmente pericolose
le infezioni urinarie, per quanto fastidiose, hanno nella maggior parte dei casi un andamento favorevole
l'adozione di moderni schemi terapeutici consentirà certamente di debellare le recidive delle infezioni urinarie
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Molto frequenti, soprattutto nelle donne che in un 20 - 30% ne soffrono almeno una volta nella vita, le infezioni urinarie costituiscono un gruppo complesso di situazioni patologiche. Talora isolate, ma non di rado recidivanti o persistenti, sono spesso asintomatiche. Anche se sono sintomatiche e molto fastidiose, sono in genere prive di reale importanza clinica: nella maggioranza dei casi l'infezione resta confinata alla vescica, senza conseguenze importanti per l'organismo. Ma questa non è purtroppo la regola: per quanto in una percentuale di casi ridotta, possono infatti essere gravi, sino a richiedere un ricovero ospedaliero. In casi sfortunati può essere interessato il rene, con infezioni acute o croniche che possono causare danni irreversibili. Inoltre, 20% delle donne che hanno avuta un'infezione urinaria, anche in caso di un trattamento corretto, ne avranno una seconda, e 30% di queste ne avranno una o più altre. In quest'ultimo gruppo di pazienti, circa l'80% avrà numerose ricadute. Negli Usa si ritiene che un'infezione urinaria sia alla base di circa un milione di ricoveri all'anno, con una necessità di 7 - 10 milioni di visite all'anno. Con le infezioni broncopolmonari e cutanee, costituiscono la triade infettiva più comune della terza età, e in effetti ne è interessato, sia pure il più spesso in forma non grave, un numero elevato di ultrasettantenni: secondo alcuni studi sino al 50 % degli ospiti di istituzioni per anziani hanno batteri nelle urine, con una perdita della predominanza femminile, caratteristica delle età precedenti.
Delle seguenti affermazioni UNA SOLA è in accordo con quanto riferito nel testo :
l'elevata frequenza delle recidive delle infezioni urinarie è un buon esempio di malasanità
nei confronti delle infezioni urinarie, per i maschi invecchiare costituisce mediamente un elemento di maggior svantaggio che per le femmine
l'alta frequenza delle recidive è un segno che spesso esse non sono adeguatamente trattate
le donne giovani presentano infezioni urinarie altrettanto spesso degli uomini anziani
le infezioni urinarie sono così comuni che è impossibile trattarle tutte adeguatamente
LOGICA e CULTURA GENERALE
Quale di questi uomini politici NON È stato presidente della Repubblica?
De Nicola
De Gasperi
Leone
Cossiga
Pertini
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Doveva essere l'aprile o il maggio del '56, a Trieste. Eravamo in II liceo e, durante l'ora di greco, un mio compagno, Cecovini, aveva lanciato una pallina di carta che era finita, inopinatamente, sulla testa calva del professore, chino sulla cattedra a leggere il registro. Il professore alzò gli occhi, vide davanti a sé lo studente che sedeva in primo banco, De Cola, e lo identificò senz'altro e immediatamente con l'autore del lancio. “Tu, caro De Cola, che ti diverti a tirare palline di carta ...”. L'accusato protestò vivacemente la sua innocenza, ma invano, perché l'insegnante continuava a dirgli, bonario e imperterrito: “Eh, caro De Cola, tu hai l'abitudine di tirare palline di carta, lo so... ti piace fare il Pandaro, l'arciere troiano, eh....” Dopo qualche minuto il vero colpevole, da uomo d'onore, si alzò e disse: “Professore, sono stato io”. Al che l'insegnante, dandogli un'occhiata distratta, replicò: “Ah sì, sei stato tu, va bene però anche tu, De Cola, con la tua mania di tirare palline di carta...”. Da quel giorno, ogni volta che entrava in classe, il nostro professore di greco, grande conoscitore e docente della sua materia, apostrofava subito De Cola: “Tu, che tiri sempre palline di carta... lo so, lo so, quella volta è stato Cecovini, ma anche tu, con questa tua pessima abitudine...”. Non ho più dimenticato quella lezione, che svelava il meccanismo del pregiudizio e dimostrava quanto esso si radichi profondamente in noi, senza venire scalfito dalle smentite della realtà. Il fatto che De Cola non avesse, quella volta, tirato delle palline era, per l'insegnante, qualcosa di casuale, di accidentale, così come era accidentale il fatto che, a tirarle, quella volta fosse stato Cecovini. Necessario e fondamentale, ai suoi occhi, era invece il fatto che, a suo avviso, nella natura di De Cola ci fosse una colpevole inclinazione a tirare palline, anche se non le tirava. Claudio Magris, Utopia e disincanto, Garzanti, 2001, p.288 e sgg.
Il ricordo di un evento scolastico di per sé abbastanza banale induce lo scrittore a riflettere su un atteggiamento mentale da cui nessuno può ritenersi del tutto indenne. Tra quelle proposte, scegliete l’espressione che meglio lo definisce:
autoritarismo
scarsa fiducia nelle proprie capacità intuitive
volontà di confrontarsi con la realtà dei fatti
soggezione ai propri pregiudizi
superbia, senso di superiorità
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Doveva essere l'aprile o il maggio del '56, a Trieste. Eravamo in II liceo e, durante l'ora di greco, un mio compagno, Cecovini, aveva lanciato una pallina di carta che era finita, inopinatamente, sulla testa calva del professore, chino sulla cattedra a leggere il registro. Il professore alzò gli occhi, vide davanti a sé lo studente che sedeva in primo banco, De Cola, e lo identificò senz'altro e immediatamente con l'autore del lancio. “Tu, caro De Cola, che ti diverti a tirare palline di carta ...”. L'accusato protestò vivacemente la sua innocenza, ma invano, perché l'insegnante continuava a dirgli, bonario e imperterrito: “Eh, caro De Cola, tu hai l'abitudine di tirare palline di carta, lo so... ti piace fare il Pandaro, l'arciere troiano, eh....” Dopo qualche minuto il vero colpevole, da uomo d'onore, si alzò e disse: “Professore, sono stato io”. Al che l'insegnante, dandogli un'occhiata distratta, replicò: “Ah sì, sei stato tu, va bene però anche tu, De Cola, con la tua mania di tirare palline di carta...”. Da quel giorno, ogni volta che entrava in classe, il nostro professore di greco, grande conoscitore e docente della sua materia, apostrofava subito De Cola: “Tu, che tiri sempre palline di carta... lo so, lo so, quella volta è stato Cecovini, ma anche tu, con questa tua pessima abitudine...”. Non ho più dimenticato quella lezione, che svelava il meccanismo del pregiudizio e dimostrava quanto esso si radichi profondamente in noi, senza venire scalfito dalle smentite della realtà. Il fatto che De Cola non avesse, quella volta, tirato delle palline era, per l'insegnante, qualcosa di casuale, di accidentale, così come era accidentale il fatto che, a tirarle, quella volta fosse stato Cecovini. Necessario e fondamentale, ai suoi occhi, era invece il fatto che, a suo avviso, nella natura di De Cola ci fosse una colpevole inclinazione a tirare palline, anche se non le tirava. Claudio Magris, Utopia e disincanto, Garzanti, 2001, p.288 e sgg.
L’episodio di vita scolastica rievocato da Magris induce il lettore ad alcune considerazioni. Individuate quale, tra quelle qui riportate, NON È AUTORIZZATA dal testo riportato:
la posizione di potere che un professore occupa rispetto ai suoi allievi induce spesso ad atteggiamenti ottusamente repressivi e oppressivi
anche uomini di cultura e di studio indulgono al vizio di ripetere battute e espressioni in cui compendiano le loro convinzioni
il senso dell’umorismo può rendere tollerabili anche giudizi ingiusti, che diventano, se pronunciati con ironia non malevola, materia di scherzo piuttosto che di polemica
capita spesso che siamo talmente affezionati alle idee che ci facciamo delle persone che rifiutiamo di rivederle, anche solo occasionalmente
anche episodi quotidiani e di per sé irrilevanti possono offrire motivi e spunti di riflessione sul comportamento proprio e altrui
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Fino al 1650 era ancora una bevanda sconosciuta in Europa, cinquant’anni dopo _______ si è imposto/a tra le classi aristocratiche. Il suo uso rende sobri e stimola l’intelletto. (...) è la borghesia, sono i suoi intellettuali e scrittori a decretarne il successo. (...) Nei romanzi ________ diventa la bevanda preferita di detective e poliziotti. Maigret lo/a apprezza ... Marco Belpoliti, La Stampa, ttL, 13/4/2002
Di quale bevanda si parla?
il caffé
il pernod
il sidro
il tè
la cioccolata
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a – Tancredi b – principe Andrea c – Violetta d – Andrea Sperelli e – Leporello f – Faust 1 – Elena 2 – Natascia 3 – don Giovanni 4 – Angelica 5 – Margherita 6 – Alfredo
Quale delle serie ricostituisce correttamente le coppie tradizionali?
a 1 b 2 c 3 d 5 e 4 f 6
a 2 b 1 c 3 d 5 e 6 f 4
a 4 b 2 c 6 d 1 e 3 f 5
a 1 b 5 c 6 d 4 e 3 f 2
a 5 b 2 c 3 d 1 e 6 f 4
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Vienna, 15/2/1909 Messina. Quando la terra matrigna brontolò laggiù contro i suoi figli (...) fra tutti gli annunci che facevano drizzare i capelli in testa, (...) ci fu la notizia che fossero stati rubati i denari inviati per le opere di assistenza, che degli imbroglioni fino a quel momento incensurati avessero avuto la tentazione di lasciar mano libera a se stessi: tutto ciò fece meno spavento del fatto che dei delinquenti, che si erano già fatti anni e anni di carcere, fossero usciti di prigione (...). Karl Kraus, Aforismi in forma di diario, T.E.N. 1993
Le frasi qui riportate sono state tutte, tranne una, estratte dalla pagina di Kraus da cui è tratta la citazione. Individuate quella indebitamente inserita, LA SOLA CHE CONTRASTA con il senso e lo spirito del testo citato:
la gente si turbò soprattutto per il fatto che la natura aveva fatto causa comune con i criminali contro la società
la società pensa al fiat iustitia et pereat mundus (sia fatta giustizia e vada in rovina il mondo) fino alle estreme conseguenze
la società arriva persino a desiderare che le ultime case a resistere al terremoto siano le prigioni
che la natura sia talora matrigna si sa, ma quello che più di ogni altra cosa sgomenta è che persone considerate insospettabili si rivelino disoneste in occasione di un disastro
che dei criminali fossero fuggiti dal carcere fu per tutti la notizia più impressionante e quella che suscitò maggior paura
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Vienna, 15/2/1909 Messina. Quando la terra matrigna brontolò laggiù contro i suoi figli (...) fra tutti gli annunci che facevano drizzare i capelli in testa, (...) ci fu la notizia che fossero stati rubati i denari inviati per le opere di assistenza, che degli imbroglioni fino a quel momento incensurati avessero avuto la tentazione di lasciar mano libera a se stessi: tutto ciò fece meno spavento del fatto che dei delinquenti, che si erano già fatti anni e anni di carcere, fossero usciti di prigione (...). Karl Kraus, Aforismi in forma di diario, T.E.N. 1993
Tra le seguenti informazioni su Karl Kraus individuate quella che NON PUÒ ESSERE veritiera :
Karl Kraus visse e scrisse in Austria negli anni che precedettero la Prima Guerra Mondiale
Karl Kraus visse e scrisse in Austria negli anni che precedettero la Prima Guerra Mondiale
Kraus apparteneva alla fiorente schiera di intellettuali ebrei della Vienna dei primi decenni del XX secolo
Karl Kraus scrisse il dramma Gli ultimi giorni dell’umanità che è stato messo in scena da Luca Ronconi al Lingotto di Torino
Karl Kraus in questo, come in altri suoi aforismi, mostra la consapevolezza che in Austria si sta delineando una pericolosa simpatia per la Germania nazista
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Tra le seguenti definizioni della parola aforisma scegliete QUELLA PIÙ CORRETTA:
motto, sentenza che compendia esperienze significative
ragionamento che contiene una contraddizione
precetto morale frutto di esperienza
deduzione priva di rigore, logicamente non rigorosa
concetto privo di fondamento ma brillantemente formulato
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Che cosa significa la sigla FAI?
Fondazione Assistenza Invalidi
Fondo per l’Ambiente Italiano
Fondo Aiuti Internazionali
Federazione Architetti Italiani
Federazione Ambientalisti Italiani
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Io sono diventato un assertore del diritto all’ignoranza nella gioventù soprattutto dopo aver visto quali effetti benefici produce l’esercizio di quel diritto nella gioventù americana. Beninteso non bisognerebbe esagerare neanche in questo. Ma soprattutto non dovrebbe mai mancare la pratica di certi doveri, che importano nella vita sociale assai più che le declinazioni latine o la conoscenza di come si risolve una equazione di secondo grado Gaetano Salvemini, Memorie di un fuoruscito, Feltrinelli, 1960
Gaetano Salvemini, nel ricordare la sua esperienza di conferenziere negli Stati Uniti e di insegnante ad Harvard, dà, sulla high school e sull’università di quel Paese, un giudizio che deriva da alcune usanze che egli ha descritto nella sua opera: tra le cinque qui elencate quattro possono esser messe in relazione con il testo citato, UNA NON vi trova fondamento. Individuatela:
nella high school i giovani hanno larghissima libertà di scelta tra le materie, e spesso scelgono le meno impegnative, ma l’esercizio della libertà ha effetti benefici
la libertà di scelta è positiva, in quanto abitua alla responsabilità, anche se sul piano culturale, per essere proficua, deve essere contenuta entro limiti ragionevoli
la high school impone ai giovani di partecipare alle riunioni, di aspettare il proprio turno per parlare, di tenere verbali etc.; educa così il senso civico
a fronte dell’allenamento o all’esercizio dei doveri civili, lo studio del latino o dell’algebra è giustamente considerato del tutto irrilevante
lo spirito civico viene educato attraverso la pratica quotidiana piuttosto che attraverso lezioni teoriche, e si radica nei giovani
BIOLOGIA
La struttura dell’occhio utile a mettere a fuoco gli oggetti è:
il cristallino
l’iride
la retina
i coni e bastoncelli
la cornea
BIOLOGIA
Il diametro di una cellula della mucosa boccale è circa 50 µm, corrispondente a:
0,05 mm
0,5 mm
0,5 nm
5 nm
0,05 cm
BIOLOGIA
Lo schema mostra l’azione idrolitica di un enzima su di una molecola.
Se A è il saccarosio, B e C saranno:
glucosio e fruttosio
glucosio e galattosio
lattosio e fruttosio
fruttosio e ribosio
amido e glucosio
BIOLOGIA
Lo schema rappresenta il processo di:
Splicing
Duplicazione
Crossing-over
Traduzione
Sostituzione
BIOLOGIA
Un esempio di “effettore” è:
il muscolo bicipite
una papilla gustativa della lingua
la retina dell’occhio
il nervo sciatico
un neurone sensoriale
BIOLOGIA
Le parti dell’apparato digerente che secernono enzimi per la digestione sono:
bocca, stomaco, intestino tenue
bocca, esofago, stomaco
stomaco, intestino tenue, intestino crasso
esofago, stomaco, intestino tenue
bocca, intestino tenue, intestino retto
BIOLOGIA
Lo ione bicarbonato trasporta nel sangue l’anidride carbonica ed esplica anche una funzione tampone. Pertanto si può affermare che esso controlla:
la concentrazione idrogenionica
la quantità di acidi grassi liberi nel sangue
la quantità di zuccheri nel sangue
la temperatura del corpo
il trasporto di ossigeno nel sangue
BIOLOGIA
Solo una delle definizioni sotto riportate corrisponde al Sistema Autonomo:
è parte del Sistema Nervoso Periferico
è un cordone nervoso protetto dalle vertebre
comprende il cervello e il midollo spinale
è la sostanza grigia del Sistema Nervoso Centrale
presenta assoni rivestiti di mielina
BIOLOGIA
Il grafico rappresenta il processo della digestione chimica di zuccheri, proteine e grassi lungo il tubo digerente, qui suddiviso in 5 settori uguali.
Le proteine vengono digerite nei settori:
3 e 4
4 e 5
2 e 4
1 e 2
2 e 3
BIOLOGIA
La propagazione dell’impulso nervoso lungo un assone procede con verso obbligato perché:
le zone già interessate allo stimolo sono refrattarie alla polarizzazione
i canali del potassio sono tutti orientati in un verso ben preciso
la membrana cellulare ha modeste proprietà isolanti
le cellule gliali che circondano l’assone consentono la propagazione in una sola direzione
c’è continuità tra neuriti e dendriti
BIOLOGIA
La vasocostrizione si verifica come risposta ad una diminuzione della temperatura corporea. La vasodilatazione è conseguenza dell’aumento della temperatura corporea o dell’ingestione di sostanze alcoliche. Ad una persona che ha la pressione sanguigna bassa è consigliabile al mattino:
fare una doccia fredda
fare un bagno caldo
bere un bicchierino di grappa
bere un bicchiere di latte caldo
bere un bicchiere d’acqua e zucchero
BIOLOGIA
Alcune malattie genetiche (ad esempio la sindrome di Leigh e alcune encefalo-miopatie) si trasmettono solo in linea femminile. Ciò perché:
sono geni legati al DNA mitocondriale
sono geni legati al DNA delle cellule della placenta
sono geni legati al DNA delle cellule della parete uterina
sono geni legati al cromosoma X
sono geni stimolati dalla presenza di ormoni femminili
BIOLOGIA
In una razza di cani il carattere “assenza di pelo” è dovuto al genotipo eterozigote Hh. I cani con pelo normale sono omozigoti recessivi (hh); il genotipo omozigote dominante (HH) è letale e gli individui nascono morti. Dall’incrocio tra due cani mancanti di pelo, con quale frequenza si hanno cuccioli a pelo normale, sul totale dei cuccioli nati vivi?
1/3
2/3
100% a pelo normale
100% mancanti di pelo
0% a pelo normale
BIOLOGIA
Una coppia ha avuto 3 figli maschi. La probabilità che un quarto figlio sia maschio sarà:
50%
25%
0%
1/4
100%
BIOLOGIA
Siamo in grado di combattere molti antigeni perché:
Ogni individuo produce un numero enorme di linfociti specifici per i vari antigeni prima di averli incontrati
I linfociti man mano che incontrano gli antigeni cambiano la loro conformazione e diventano in grado di legarsi ad essi
Ogni individuo produce un numero enorme di linfociti specifici per i vari antigeni dopo averli incontrati
Nel timo i linfociti vengono in contatto con i vari antigeni non self e avviene una selezione clonale
I linfociti T producono dei recettori solubili contro tutti gli antigeni estranei
BIOLOGIA
È considerata una reazione immunopatologica:
l’allergia
la glicemia
la nefrite
la sterilità
la acloridia
BIOLOGIA
Nei gatti domestici i geni per il colore nero (XN) e giallo (XG) sono situati ciascuno su un cromosoma X. I gatti di sesso maschile possono avere il pelo soltanto di colore nero o giallo. I gatti di sesso femminile possono avere il pelo di colore o nero o giallo o a macchie nere e gialle, detto “a corazza di tartaruga”. Il genotipo di una gatta con pelo “a corazza di tartaruga” sarà:
eterozigote
omozigote
X G Y N
X G N
emizigote
BIOLOGIA
L’industria farmaceutica deve continuamente produrre nuovi antibiotici perché i batteri ad essi sensibili nel giro di qualche anno diventano in grado di resistere a tali farmaci. Ciò avviene perché:
la selezione naturale favorisce i batteri che presentano naturalmente resistenza agli antibiotici
la presenza dell’antibiotico induce mutazioni che conferiscono resistenza all’antibiotico
la selezione naturale ha eliminato i batteri meno nocivi
con il passare del tempo, tutti i batteri si sono abituati all’antibiotico
l’antibiotico ha subito una mutazione e non è più efficace
CHIMICA
Quanti elettroni, protoni e neutroni ha, nell’ordine, lo ione H– ?
1 1 0
0 1 1
2 1 1
2 1 0
1 1 2
CHIMICA
“L’equazione di stato dei gas è una legge limite; cioè essa è verificata con buona approssimazione in certe condizioni, con approssimazione eccellente in altre, ma, in ogni caso, mai in modo assoluto. Un gas che segua perfettamente l’equazione di stato non esiste nella realtà; esso è stato chiamato gas perfetto o gas ideale ”.
Quale delle seguenti affermazioni N O N può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
Nessun gas reale segue perfettamente l’equazione di stato
Anche i gas ideali non seguono perfettamente l’equazione di stato
Un gas perfetto non esiste nella realtà
In alcune condizioni l’approssimazione con cui i gas reali seguono l’equazione di stato è sicuramente accettabile
Una legge limite è valida solo in condizioni ideali
CHIMICA
Nella tavola periodica degli elementi il potenziale di ionizzazione lungo un gruppo:
cresce progressivamente
decresce progressivamente
resta invariato
cresce nei primi tre gruppi, resta invariato negli altri
decresce nei primi due gruppi, cresce negli altri
CHIMICA
“Il reagente di Benedict per la ricerca e il dosaggio degli zuccheri riducenti è una soluzione acquosa di citrato rameico e carbonato sodico; quest’ultima sostanza rende la soluzione basica, e gli ioni citrato riducono la tendenza dello ione rameico a precipitare in ambiente basico sotto forma di idrossido. In presenza di zuccheri riducenti, si ottiene un precipitato rosso-mattone di ossido rameoso”.
Quale delle seguenti affermazioni PUO’ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?:
La basicità del reagente di Benedict è dovuta al citrato rameico
Gli zuccheri riducenti precipitano in ambiente basico
Il carbonato di sodio impedisce la precipitazione dell’idrossido rameico
La trasformazione del sale rameico in ossido rameoso è una ossidazione
La basicità della soluzione del reattivo è dovuta al sale di sodio
CHIMICA
“La coppia di elettroni condivisa in un legame covalente può, in determinati casi, provenire da uno solo dei due atomi legati. Per esempio, in seguito all’addizione di un idrogenione all’ammoniaca oppure all’acqua si formano, rispettivamente, gli ioni NH4+ ed H3O+. Questo tipo di legame, spesso indicato come legame covalente coordinativo o legame dativo, ha tutte le caratteristiche di un comune legame covalente.”
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
L’idrogenione mette in comune un elettrone con l’azoto dell’ammoniaca
L’idrogenione mette in comune un elettrone con l’ossigeno dell’acqua
Il doppietto elettronico del legame nello ione idronio proviene per intero dallo idrogenione
Il doppietto elettronico del legame nello ione ammonio proviene per intero dallo idrogenione
La caratteristica di un legame covalente è la condivisione di una coppia di elettroni, che possono provenire sia da uno solo degli atomi coinvolti nel legame, sia uno da un atomo ed uno dall’altro
CHIMICA
L’ossido di potassio, reagendo con l’acqua, forma:
un sale
una soluzione basica
una soluzione acida
potassio libero
la reazione non avviene
CHIMICA
Attraverso una membrana semipermeabile:
il solvente passa liberamente in entrambi i sensi
il soluto passa liberamente in entrambi i sensi
il solvente passa solo in un senso
il passaggio del solvente è ridotto a metà
il passaggio del soluto è ridotto a metà
CHIMICA
Un atomo di carbonio si definisce terziario se:
è il terzo della catena carboniosa
è coinvolto in un triplo legame
è legato ad altri tre atomi di carbonio
è legato a tre gruppi –OH
occupa la posizione 3 in un anello aromatico
CHIMICA
Il temuto aumento della temperatura dell’atmosfera terrestre dovuto al cosiddetto “effetto serra” è provocato:
dallo scioglimento dei ghiacci polari
dall’abbassamento degli oceani
dall’aumento del monossido di carbonio nell’atmosfera
dalla diminuzione dell’ozono nell’atmosfera
dall’aumento del biossido di carbonio nell’atmosfera
CHIMICA
I gas nobili (ad eccezione dell’elio) hanno tutti configurazione elettronica esterna di tipo:
sp6
sp8
s2p4
s2p6
s2p8
CHIMICA
La percentuale di acqua nell’organismo umano è, in media, circa il:
40%
90%
5%
70%
15%
CHIMICA
“L’aminoacido alanina è una molecola asimmetrica, perché il suo atomo di carbonio centrale è legato a quattro gruppi tutti diversi tra loro: un metile, un gruppo amminico, un gruppo carbossilico e un atomo di idrogeno; l’atomo di carbonio centrale dell’alanina è pertanto un atomo di carbonio asimmetrico, detto anche centro chirale. Un composto in cui è presente un centro chirale esiste in due forme isomere, dette enantiomeri o antipodi ottici. I due enantiomeri hanno la stessa formula grezza, la stessa formula di struttura, e differiscono l’uno dall’altro per la disposizione spaziale dei gruppi intorno al carbonio asimmetrico”.
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
L’atomo di carbonio centrale dell’alanina è asimmetrico perché è legato ad un gruppo metilico
Uno dei gruppi legati al carbonio centrale dell’alanina è –CHO
In un composto che contiene un centro chirale deve essere presente il gruppo amminico
Uno dei gruppi legati al carbonio centrale dell’alanina è –CH2–CH3
I due enantiomeri dell’alanina hanno lo stesso peso molecolare
CHIMICA
Il composto CH3–CH2–NH–CH2–CH3 è:
un nitrile
un’ammina primaria
un’ammide
un nitrito
un’ammina secondaria
CHIMICA
Il numero di ossidazione del cromo nel composto K2Cr2O7 è:
+ 12
– 6
+ 6
– 8
+ 5
CHIMICA
Una soluzione acquosa 0,001 M di acido acetico (acido debole) ha pH:
maggiore di 3
3
minore di 3
10–3
103
CHIMICA
Due elettroni del terzo livello energetico non possono avere:
numero quantico secondario uguale a 2
lo stesso numero quantico di spin
numero quantico magnetico uguale a 3
numero quantico magnetico uguale a –2
numero quantico secondario uguale a 0
CHIMICA
La costante di equilibrio di una reazione chimica, all’aumentare della temperatura:
può aumentare o diminuire, a seconda della reazione
aumenta sempre
diminuisce sempre
resta costante
aumenta a basse pressioni e diminuisce ad alte pressioni
CHIMICA
Per ossidazione blanda degli alcooli secondari si ottengono:
acidi carbossilici
chetoni
miscele di aldeidi e chetoni
aldeidi
miscele di alcooli primari e di alcooli terziari
FISICA e MATEMATICA
Con l’unità di misura ‘erg’ si misura:
l’energia nel Sistema Internazionale
l’energia nel Sistema C.G.S.
la potenza nel Sistema C.G.S.
la potenza nel Sistema Internazionale
la forza nel sistema C.G.S.
FISICA e MATEMATICA
Sia dato un corpo di massa 15 kg, che giace in quiete sopra un tavolo. Il tavolo sopporta il peso del corpo, senza cedere. Appoggio un secondo corpo sopra il primo. Il secondo corpo abbia massa pari a 30 kg. Il tavolo seguita a reggere entrambi i pesi che restano, entrambi, in quiete. Quanto vale l’accelerazione del primo corpo per effetto della risultante di tutte le forze ad esso applicate (detta g l’accelerazione di gravità) ?
zero
g
2g
15/g m/s2
15 m/s2
FISICA e MATEMATICA
Un chilowattora è uguale a:
3,6 · 103 joule
1/3,6 J/s
3600 s
3,6 · 106 s
3,6 · 106 joule
FISICA e MATEMATICA
Una sfera di piombo, piena, non galleggia in acqua. La causa va ricercata nel fatto che:
la densità del piombo è minore di quella dell’acqua
il piombo ha densità maggiore di quella dell’aria che respiriamo
il peso specifico del piombo è maggiore di quello dell’acqua
a parità di peso, il volume del piombo (anche quando in forma di sfera piena, non vuota) è maggiore di quello dell’acqua spostata
il piombo è un solido mentre l’acqua è un liquido
FISICA e MATEMATICA
Si consideri un’automobile, in cui la velocità è indicata in chilometri all’ora (km/h). Durante un moto uniformemente accelerato l’auto passi da 100 km/h a 120 km/h in 36 secondi. La sua accelerazione vale:
2000 km/h2
circa 3,7 km/h2
20 m/s2
circa 3700 m/s2
105/3600 m/s2
MATEMATICA
A casa ho 3 lampadine ad incandescenza, identiche tra loro. Al fine di illuminare la stanza, le collego in parallelo e confronto il risultato con quello ottenuto usando una sola delle lampadine. Considero anche il consumo di energia elettrica e osservo che:
faccio più luce, ma spendo di più
faccio più luce e spendo di meno
faccio meno luce e spendo di più
faccio meno luce, ma spendo di meno
non aumenta la luce, ma spendo di meno
FISICA e MATEMATICA
Il rapporto F/m, con F forza e m massa, è:
una velocità
un impulso
una quantità di moto
un’energia potenziale
un’accelerazione
FISICA e MATEMATICA
Un’automobile si muove con velocità v = v0 + a · t ; in cui: v0 = 6 m/s ; a = 2 m/s2 ; t misurato in s. Il grafico dello spazio percorso in funzione del tempo, nel caso di spazio iniziale uguale a zero, rappresenta:
una retta non passante per l’origine degli assi
una retta passante per l’origine degli assi
un arco di parabola con il vertice nell’origine degli assi
un arco di parabola con il vertice posto fuori dell’origine degli assi
una funzione indeterminata (non si hanno sufficienti elementi per rispondere)
FISICA e MATEMATICA
Siano A e B due forze, complanari, applicate ad uno stesso punto. La forza A abbia un modulo di 3 N e la forza B di 5 N. Niente si sa della loro direzione e verso, ma certamente uno dei seguenti valori è comunque impossibile come modulo della loro risultante, espressa in newton (non esistono valori di direzione e verso che permettano uno dei seguenti risultati):
2
5
6
7
9
FISICA e MATEMATICA
vale 1
si può calcolare solo se a ¹ 0 e b ¹ 0
non si può calcolare se a = ± b
FISICA e MATEMATICA
La disequazione – x2 – a > 0 , con a numero reale
per ogni valore di a non ha soluzioni
ha come insieme delle soluzioni l'insieme R per ogni valore di a
ha come insieme delle soluzioni l'insieme R se a è positivo
ha sempre un numero finito di soluzioni
non ha soluzioni se a è positivo
FISICA e MATEMATICA
insieme dei numeri reali
insieme dei numeri razionali
insieme vuoto
FISICA e MATEMATICA
Una retta forma con il semiasse positivo delle ordinate un angolo di 30° e passa per il punto P(0,1). La sua equazione sarà
MATEMATICA
Quali fra le affermazioni seguenti è possibile dedurre dalla frase "Dato il triangolo ABC, se si prolunga il lato CA di un segmento AE = AB allora la bisettrice dell'angolo BÂC è parallela alla retta EB"?
Il triangolo BCE è isoscele
Il triangolo ABC è isoscele
L'angolo BÂC è uguale all'angolo BÂE
A è il punto medio del segmento CE
Il triangolo BAE è isoscele
FISICA e MATEMATICA
vale 0
vale 1
vale –1
si può calcolare solo se a è diverso da zero
non si può calcolare per nessun valore di a
FISICA e MATEMATICA
è un numero sempre negativo
è un numero sempre positivo
è un numero irrazionale per ogni valore di a
è uguale a – 3/2 per ogni valore di a
è uguale a – 3/2 se il valore della base è 10
MATEMATICA
Luca arriva in ritardo in classe una volta su 3 e quando arriva puntuale davanti a scuola, si attarda al bar con gli amici una volta su quattro. Qual è la probabilità che Luca entri puntualmente in classe?
1 / 12
3 / 4
1 / 4
1 / 6
1 / 2
FISICA e MATEMATICA
Quale fra le seguenti relazioni goniometriche e vera per ogni valore di a ?