domanda 25
LOGICA e CULTURA GENERALE
«Il divano è [...] il cuore della conversazione. Ma da tempo in Italia langue la nobile arte che alterna il piacere di parlare a quello di ascoltare. Ormai si aspetta impazienti il turno di intervenire e non si bada alle parole altrui perché si pensa a ciò che diremo noi. [...] Un colpo definitivo [...] l'ha dato il telefonino. Può accadere che il nostro vicino di divano ci lusinghi, "mi fa piacere incontrarla perché da tempo mi interessa conoscere la sua opinione". Ci concentriamo e tentiamo di esprimerci al meglio, quando vediamo evaporare l'attenzione dell'altro. Ha avvertito la vibrazione del suo cellulare [...], lo estrae, non si sogna di dire "ciao, ti richiamo fra poco", ma prende a parlare con grande partecipazione. Personalmente in questi casi mi allontano, avvicino altre persone e, quando sono raggiunto dal tizio ("mi scusi, stava dicendo ...") gli rispondo: "Ho perso il filo, la prossima volta mi telefoni". Chissà perché, con apparecchi fissi o portatili, l'interlocutore telefonico ha sempre la precedenza su quello in carne e ossa. Occorre battersi per un mondo migliore in cui si interrompe una telefonata dicendo: "ti devo salutare, sta arrivando gente".» (Da Luca Goldoni, "Ragazze, ghiri e politici: quante scoperte sul mio sofà", Corriere della sera - Dossier, giov. 3-3-2005).
Solo UNA delle affermazioni seguenti può ritenersi ispirata dalle parole di Luca Goldoni. La si individui: |
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