La nostra rivista cambia look
La nostra rivista trimestrale "La Cicamica" ha deciso di "crescere", di mostrarsi con un abito diverso anche se l’obiettivo rimane sempre lo stesso: creare e mantenere aperto un ulteriore canale di comunicazione tra medici/ psicologi/Pazienti e tra Pazienti/Pazienti; rimarrà sempre inserita nel programma medico rieducativo orientato alla ristrutturazione dei disagi relazionali espressi sintomatologicamente attraverso un’ampia gamma di problematiche (DCA, attacchi di panico, fobie, atteggiamenti ossessivo-compulsivi, depressione secondaria, disagi di relazione intra ed interpersonale, disagi di coppia).
La rivista vorrebbe rappresentare anche uno strumento di prevenzione dei disturbi di cui sopra e conseguentemente necessita dell’apertura di canali di divulgazione a largo raggio, utilizzando l’arma della cognizione e del passaggio di esperienze destinate a tale scopo.
Abbiamo così deciso di iscrivere il Direttore di testata all’Ordine speciale dei giornalisti e a questo seguirà l’iscrizione della rivista c/o il Tribunale di Bologna.
La rivista avrà sempre cadenza trimestrale, sarà sempre interamente allestita all’interno della N.A.Di.R., ma si chiamerà "Mediconadir" e verrà distribuita anche al di fuori della nostra associazione.
Verrà suddivisa in vari settori:
- Medicina e Psicologia: articoli tecnici a carattere divulgativo interamente redatti dallo staff operativo
- la Cicamica redatta dai Pazienti manterrà la sua posizione privilegiata all’interno di Mediconadir mantenendo il suo importante ruolo di canale di comunicazione
- Sezione Cultura nella quale compariranno articoli inerenti le diverse espressioni culturali (musica, arte, spettacolo, seminari sia a carattere prettamente tecnico che divulgativo organizzati dalla nostra e da altre associazioni compatibili al nostro progetto)
- Sezione Cucina : ricette e consigli nutrizionali in sintonia al programma medico rieducativo, inquadrabili nell’ambito della Rieducazione Alimentare
- Sezione Cultura di Pace: inerente la Campagna contro le Guerre nella quale la nostra associazione si è inserita da tempo. La campagna in questione si colloca in ambito rieducativo in quanto va a contrastare le difficoltà della più parte dei Pazienti che invasi dalla loro patologia, tendono a chiudersi al mondo esterno e a rifugiarsi in un angusto e cieco angolo psichico che inibisce ogni pensiero vitale. L’incontro con la diversità, l’apertura a 360° verso il mondo, la conoscenza e il conseguente superamento delle proprie paure altro non possono che indurre desiderio di esserci e di partecipare. Inoltre non possiamo by-passare l’obiettivo principe della professione medica che è rappresentato dal tendere a migliorare la qualità di vita di chiunque chieda aiuto, al di là delle razze, religioni o quant’altro.