L'Associazione Mazziniana Italiana fu fondata clandestinamente nel 1943, quando Nello Moroni, Ernesto Re,
Achille Magni, Giuseppe Colombo, Giannetto Savorani, Antonio Badini Buti, Claudio Crescenti diramarono da Milano questo appello:
Nell'ora più tragica che il mondo abbia mai vissuto l'Italia si sta riscattando.
Per risorgere dopo venti anni di dispotismo culminati in una guerra nefanda e crudele, ha bisogno di una luce che la guidi.
Questa luce che non appartiene a Lei sola, ma è patrimonio del mondo intero, non può essere che quella irradiata dal pensiero e dall'azione di
Giuseppe Mazzini. Ci sembra perciò necessario dare vita all'Associazone Mazziniana Italiana.
Il nostro proposito non è di creare una ristretta organizzazione culturale, ma un largo movimento che renda familiari i principi che dovranno ispirare
la nuova Giovine Italia, se essa veramente intende riscattarsi e risorgere in un mondo purificato dal dolore e fraternizzato dal lavoro.
Dall'art.1 dello statuto:
L'Associazione Mazziniana Italiana (AMI) è un libero sodalizio di cultura, di educazione e di propaganda.
Indipendente dai partiti politici, si propone lo svolgimento e l'attuazione dei principi morali, politici, giuridici, sociali ed economici e di
emancipazione femminile della tradizione repubblicana che in Italia ha avuto la sua più alta e forte espressione in Giuseppe Mazzini e il
compimento dell'unità federale europea nel quadro della organizzazione internazionale dei popoli.
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