Nel 2014 il sergente dell' USMC Henry "Black" Blackburn si trova a Sulaymaniyya nel Kurdistan iracheno assieme alla sua squadra di cinque soldati dell'USMC, alla ricerca e recupero di una squadra di ricognizione Marines dispersa. Durante l'operazione "Swordbreaker" però un grosso terremoto rade al suolo la città sopprimendo gran parte dei marines in azione: Blackburn sopravvive e dopo aver evitato il PLR , raggiunge insieme alla sua squadra il punto di estrazione per andare all'operazione Guillotine. Dopo un raid aereo da parte di una squadra di F/A-18 Super Hornet, di cui fa parte il tenente Jennifer Colby Hawkins, i marine assaltano la città, tentando di raggiungere una banca locale. Anziché trovare Al-Bashir, (leader del movimento terrorista del PLR) la squadra di Blackburn si imbatte in una cassa per il trasporto di tre testate nucleari portatili russe, di cui però ne mancano due. Rimasti circondati dalle truppe nemiche del PLR, i soldati richiedono supporto e vengono cosi soccorsi dal sergente Miller del primo battaglione marine, alla guida del suo carro. Una volta raggiunta la banca, il carro viene disattivato e Miller, rimasto indietro per poter fornire copertura, viene catturato ed in seguito giustiziato in diretta nazionale da Al-Bashir e il suo informatore iraniano Solomon.

In seguito la squadra di Blackburn, capitanati dal Capitano Cole, riescono a catturare Al-Bashir dopo uno scontro a fuoco. In fin di vita per le ferite riportate nella cattura, Al-Bashir rivela di essere stato tradito da Solomon e che questi ha intenzione di far esplodere le due testate nucleari russe portatili mancanti a New York e Parigi. Grazie ai dati nel cellulare di Al-Bashir, la squadra Misfit ed un reggimento americano si muovono nella valle di Araz, nel nord dell'Iran, con l'intento di catturare il fornitore di armi di Solomon, Amir Kaffarov. Tuttavia si ritrovano davanti un'intera brigata di truppe aviotrasportate russe con lo stesso obiettivo. Raggiunta la fine della valle, un caccia russo compare all'improvviso, uccidendo Campo e Matkovic e lasciando in vita soltanto Blackburn, Montes e l'ufficiale in comando, il capitano Quinton Cole, che incita gli altri a continuare la missione.

Tra i paracadutisti russi vi è una squadra di tre agenti del GRU, formata dall'ex-spetsnaz

 Dimetri "Dima" Mayakovsky, da Vladimir e Kiril. I 3 riescono a raggiungere per primi la villa di Kaffarov, il quale conferma le intenzioni di Solomon, fornendo dettagli sul trasporto delle testate nucleari tramite i mezzi pubblici. All'arrivo di Blackburn nella villa, Dima cerca di convincerlo a lasciarlo andare in quanto il loro obiettivo è il medesimo, e lo convince a fare di tutto per fermare le testate nucleari che causerebbero solo una violenta guerra tra Stati Uniti e Russia. Blackburn accetta e, per permettere a Dima di raggiungere Parigi e fermare la bomba, è costretto ad uccidere il capitano Cole. Viene quindi arrestato e interrogato dalla CIA come traditore della patria.

Intanto Dima ed i suoi compagni, raggiungono Parigi e cercano di fermare l'imminente esplosione nucleare. La squadra, dopo un lungo inseguimento e la morte di Vladimir, trovano il contenitore, che però è vuoto: la bomba esplode e causa oltre ottantamila morti e lo stesso Dima rimane gravemente ferito, contaminato dalle radiazioni.

Blackburn intanto cerca di dimostrare di non essere un traditore, mentre i due agenti CIA che lo stanno interrogando sostengono invece che egli sia stato raggirato dagli spetsnaz affinché potessero far esplodere intenzionalmente la bomba a Parigi, affermando anche che Solomon è da tempo un alleato degli Stati Uniti e che il rischio nucleare su New York sia solamente una bufala. Non avendo altra scelta, Blackburn aggredisce quindi i due agenti e, aiutato da Montes, riesce a fuggire in strada, raggiungendo appena in tempo il treno metropolitano che sta trasportando la bomba nel centro di Times Square. Dopo un violento scontro con gli uomini di Solomon, Blackburn raggiunge la piazza insieme a Montes, che viene tuttavia ucciso. Dopo un corpo a corpo con Solomon quest'ultimo perde la vita dando modo a Blackburn di entrare in possesso della testata e sventare la minaccia.

Qualche tempo dopo l'agente segreto russo Dima, scrive le sue memorie raccontando dell'eroismo del sergente Blackburn. Il russo, cui è stata diagnosticata una discreta contaminazione da radiazioni, carica la propria pistola, quando qualcuno bussa alla sua porta...