ADRIANO MALFAGIA

Adriano Malfagia, senza titolo

Nasce a Perugia il 7 agosto 1916. Dal 1942 esercita la professione di medico chirurgo nella città di Senigallia.

Attratto da sempre dalla fotografia, appare  fra i componenti del “Misa” all’esposizione del 1954 sebbene due anni prima era già entrato in contatto con Cavalli, tramite F. Ferroni, allora suo paziente. A cavallo fra il ’55/’56 espone trenta sue opere presso gli spazi messi a disposizione dal “Gruppo fotografico SEF” d’Ancona. 

E’ la sua prima personale, e le opere sembrano ancora subire il fascino di maestri come Cavalli, Monti e Veronesi.

Agli inizi degli anni Sessanta, dopo alcuni successi, s’interessa di cinema realizzando numerosi documentari scientifici ed in seguito ritorna alla fotografia dedicandosi però a ricerche artistiche astratte, realizzate con una sua particolare attrezzatura fotografica da lui stesso modificata, per indagare lo spettacolare mondo dei cristalli.   Inventa così un nuovo mondo popolato di rocce coloratissime, campi coltivati, deserti bruciati da una luce irreale e tanto altro ancora, fotografando soluzioni saline mentre si cristallizzano colpite da un forte raggio luminoso. 

Malfagia combinando assieme il tempo e la diversa incidenza della luce creata da filtri polarizzatori posti davanti all’obiettivo di un proiettore fotografico da vita ad una ricerca in chiave estetica, cromatica e tematica.   La lezione di Cavalli e degli altri affiliati a “La Bussola” appare  per quanto riguarda il trattamento del soggetto come pretesto figurativo. I cristalli, ripresi con l’attrezzatura “macro” realizzata dallo stesso Malfagia, perdono sicuramente la loro scientificità per spingere l’osservatore a compiere un salto fantastico all’interno di un mondo suo, ma che non gli appartiene e che traduce con ciò che conosce. Ecco allora spiegato il comparire di foreste fantastiche dai colori allucinati, fiori di paesi remoti e galassie sconosciute. 

Nel 1970 espone con una personale a Roma e l’anno seguente a Milano al 3° SICOF.

Malfagia muore a Corinaldo il 25 giugno 1994.