UN BIMBO DI 3 ANNI |
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La nostra storia non è molto
semplice. Al nostro bambino di 3 anni viene diagnosticata una broncopolmonite,
curata immediatamente con antifebbrili ed antibiotici. A distanza di circa un
mese dalla guarigione, il bambino inizia a perdere la padronanza del linguaggio
acquisita fino a quel momento, diventando, secondo gli esperti, dislessico. Dopo
numerose sedute da una logopedista infantile, chiediamo consiglio ad un amico
che da anni studia naturopatia. Questa amico trova che il
bambino ha una sorta di afasia, che è una conseguenza della trasmigrazione
delle tossine della broncopolmonite a seguito della loro soppressione. Iniziamo una cura drenante, non molto facile vista l’età del bambino, assistendo ad un riproporsi dei sintomi della broncopolmonite (tosse canina, dolori addominali, dolore sordo ai polmoni) senza alcuna linea di febbre!! Questo effetto è durato per mezza giornata, per poi scomparire completamente. Adesso è passato quasi un anno
da quel momento, e il bambino stà riprendendo la sua corretta evoluzione del
linguaggio, anche se molto lentamente, avendo poi scoperto che oltretutto è
intossicato di alluminio, molto probabilmente presente in alcuni farmaci che
aveva dovuto prendere. Quello che ci ha insegnato questa storia, è che noi genitori siamo veramente impreparati ad affrontare situazioni come 40 gradi di febbre, magari con altri sintomi che a noi appaiono preoccupanti. Chi ci ha resi così spaventati? Mi ricordo che mia nonna curava la febbre alta con impacchi
di acqua ed aceto sui polpacci, e che funzionava alla grande. Perché adesso
entra la tachipirina? Perché è più facile? Una nostra conoscente, conoscendo perfettamente la nostra
storia, di fronte la broncopolmonite di suo figlio (sempre con 40 di febbre) si
è rivolta ad un omeopata, che con rimedi naturali ha guarito il bambino.... Bè, penso. Almeno siamo serviti a qualcuno. Anna |
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