TOSSICITA' FARMACI

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Rattrista molto avere la conferma delle aspettative più nere:

Alle giornate Francoforte di Patologia Digestiva di marzo 2002, tenutesi a Nantes, è stato presentato uno studio comparso sulla rivista "Hepatology", che rivela che i danni al fegato provocati dai farmaci sono 20 volte più frequenti del previsto.

Fino ad ora gli studi specifici sull'argomento sono veramente pochi, e quei pochi non sono mai stati effettuati in studio doppio cieco.

Secondo le ricerche da tempo portate avanti da medici/naturopati indipendenti, il fegato non riesce ad eliminare completamente, nel corso del tempo, tutti i residui chimici dei farmaci. Essi quindi si accumulano nelle cellule epatiche o nei tessuti che le circondano, causando a lungo andare danni dolori e fastidi, che vengono “nascosti” da altri farmaci contro il dolore o per ripristinare la funzionalità. 

Ciò rallenta, col tempo, la funzionalità dell'organo, e favorisce la comparsa di malattie del fegato stesso o dell'apparato digerente.

Tutti noi sappiamo che nei foglietti interni dei medicinali sono citati gli effetti collaterali, ma si pensa sempre che non saremo certamente noi ad esserne colpiti. Invece, in alcuni casi, le tossine si accumulano nel tempo, e non vengono mai più smaltite, dando effetti sempre più gravi col passare degli anni.

Ciò vale soprattutto per le terapie croniche: infatti il farmaco per l’otite ricorrente, per la candida, per la digestione difficile, per la febbre che non passa mai o per il mal di testa occasionale, altro non fa che spegnere la “spia” che segnala un guasto, lascia INTATTO il guasto che ha causato il disturbo e intasa organi e strati dell’organismo con tossine che difficilmente verranno smaltite.