SINUSITE |
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Con i primi freddi arriva il raffreddore, che porta ad un naso chiuso o gocciolante, accompagnato spesso da mal di gola o malessere generalizzato. Talvolta il muco bloccato si infiamma, e il raffreddore si trasforma in sinusite. I sintomi della sinusite sono
oltre al naso tappato, mal di testa, dolore alla fronte o alle guance che
peggiora quando ci si sdraia o ci si china, oppure quando si soggiorna in un
ambiente freddo ed anche una secrezione di colore verdino/giallastro che scenda
dalle nari. Perché ci sono persone che passano da una sinusite all’altra? Per prima cosa non ci si deve fermare alla zona del naso: tutto parte dall’intestino, da quello che si mangia, da come ci si alimenta. Se l’intestino si intasa di spazzatura e non riesce ad eliminarla, per forza di cose si deve sistemarla altrove. Il sistema linfatico è un ottimo magazzino per le tossine in eccesso, che inglobate in acqua le trasforma in cellulite o tessuto in eccesso. Infatti il nostro organismo
tende a trovare la soluzione meno pericolosa possibile per sistemare queste
tossine: ma talvolta le cose si complicano, e un organo o una zona più debole
finiscono per diventare magazzini a loro volta dei veleni che non si riescono a
buttare fuori tramite il binomio intestino/reni. Quali sono le tossine che intasano il sistema linfatico? Tossine provenienti da alimenti a cui siamo intolleranti individualmente (per esempio latte, latticini, manzo, riso, frumento, ecc.), alimenti raffinati considerati non-cibo (zucchero, cereali raffinati, sale bianco, margarina, grassi vegetali, ecc.), residui di lavorazione o di foraggio (antibiotici, OGM, ormoni, e altro ancora), additivi, conservanti, coloranti, ecc. Ma non solo. Il mercurio tende
ad accumularsi anche nella zona del naso, creando un ambiente perfetto per
streptococchi e batteri. Inoltre i parassiti (che non stazionano solo
nell’intestino e che sono frequentissimi al giorni nostri) provocano varie
disfunzioni nel nostro corpo, fra cui anche la sinusite. Che alimenti preferire? Cereali integrali biologici, frutta e verdura di stagione, carni bianche biologiche, latte caprino/pecorino e derivati, seitan di frumento/farro/kamut, semi oleosi, derivati della soia (latte, yogurt, tofu, spezzatino, bistecchine, panna, ecc.) Il trucco consiste nel variare, ma non come è tradizionalmente inteso nel senso che il cereale è sempre di frumento e varia solo la forma: oggi frumento, domani riso, poi farro, poi mais, ecc. Lo stesso per il latte: oggi latte caprino, domani di soia, poi di mandorle, ecc. Preferire l’aceto di mele a
quello tradizionale, il miele o il fruttosio allo zucchero, l’olio di oliva
bio a quello del negozio convenzionale, sale marino itnegrale a quello
raffinato. Cosa bere per ripristinare i liquidi persi dal naso? Preferire soprattutto le
centrifughe fresche di frutta e verdura di stagione, spremute di agrumi, acqua
con poco residuo fisso (meno di 50 mg/lt), tisane di rosa canina, tè bancha, tè
verde, ecc. Integratori consigliati? Sicuramente la vitamina C con
bioflavonoidi (altrimenti non viene assimilata), vit. A per prevenire/curare
l’infiammazione (ma solo 5 giorni, poi inteporre 2 giorni di riposo) e vit. E
per nutrire le mucose. Naturali ovviamente, e non delle marche maggiormente
pubblicizzate. E per liberare il naso? Esistono in commercio dei farmaci decongestionanti che contribuiscono a liberare rapidamente il naso, eliminando quella pesantezza alla testa che solitamente accompagna tale disturbo. A parte il fatto che tali rimedi non risolvono la causa, ma solo tolgono il disturbo (lasciando quindi intatto il problema che in tal modo tende a diventare cronico), tali farmaci sono controindicati nei bambini in quanto possono “avere complicanze, fortunatamente rare, anche se nei preparati per i bambini il quantitativo di principio attivo (come fenilefrina, nafazolina, efedrina, ecc.) è adeguatamente ridotto” (dott. Taborelli, Otorinolaringoiatra al Gaslini di Genova). Il notevole sollievo che il bambino prova nell’uso di questo farmaco, lo induce ad abusarne pur di stare bene. Preferire l’aromaterapia: si consiglia di inalare da un fazzolettino di carta una goccia o due di olio essenziale di Eucalipto e/o di menta piperita. Si possono anche aggiungere alcune gocce di oli essenziali di lavanda, bergamotto o limone. Da un po’ di tempo esiste in commercio l’Olio del Re (reperibile in erboristerie e farmacie), un insieme di oli essenziali molto forti, adattissimi a liberare le nari. Un altro ottimo sistema per
liberare il naso, è quello di mettere un po’ di ovatta bagnato nel Amaro
Svedese Treben e porlo alla radice del naso. In poco tempo il naso si libera.
Evitare questo accorgimento con i bambini piccoli, in quanto potrebbe scivolarne
una goccia nell’occhio e, anche se non è pericoloso, tende a bruciare. Ottima
anche l’integrazione di 20 gocce di Tintura Madre di Echinacea, due volte in
un giorno. Una notizia in più... Dal punto di vista fisico, il blocco parziale e intermittente del centro anteriore del sesto chakra, può causare dolore alla testa, alla fronte, rinite allergica, sinusite, stanchezza dei muscoli degli occhi, miopia, ipermetropia o astigmatismo. Inoltre la persona comincia ad avere concetti mentali confusi, vede la realtà in maniera negativa, si riduce la creatività, perde l’entusiasmo di progettare, si rassegna ed ha paura del mistero. Tratto da “Il settimo senso” del Dr. Nader Butto – Ed. Mediterranee |
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