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Sono in piedi sul bordo della
spiaggia,
un veliero passa nella brezza del mattino,
e parte verso l'Oceano.
È un oggetto di bellezza, e io lo guardo
finché scompare all'orizzonte.
Qualcuno, al mio fianco, dice: "è partito".
Partito?
Per dove?
Partito dal mio sguardo, tutto qui.
Il suo albero è sempre altrettanto alto;
lo scafo ha sempre la forza di
portare il suo carico umano
fino alla destinazione finale.
La scomparsa totale dalla mia vista
è in me, non in lui.
E proprio nel momento in cui
qualcuno accanto a me dice:
"è partito"
altri lo guardano spuntare all'orizzonte,
e venire verso di loro,
e con una sola voce esclamano con gioia:
"eccolo".
Questo è la morte.
La morte non è nulla.
Sono soltanto passato nella
stanza accanto.
Io sono io,
voi siete voi.
Ciò che eravamo
gli uni per gli altri,
lo siamo sempre.
Datemi il nome che mi avete
sempre dato.
Parlatemi come l'avete sempre
fatto.
Non usate un tono diverso,
non prendete
un'aria solenne
o triste.
Continuate a ridere di ciò
che ci faceva ridere insieme.
Pregate.
Sorridete.
Pensate a me.
Pregate per me.
il mio nome sia pronunciato
come sempre,
senza alcuna enfasi,
senza traccia d'ombra.
La vita significa quel che ha
sempre significato.
È quella che è stata sempre.
Il filo non è tagliato.
Perché dovrei essere fuori dal
vostro pensiero,
semplicemente perché sono
fuori dalla vostra vista?
Io vi aspetto.
Non sono lontano,
solo dall'altro lato della strada.
Vedete, tutto è bene.
(Testo letto ai funerali di un deputato francese. Michel d'Ornano, e scritto
dallo stesso poco prima di morire). |