OSTEOPOROSI |
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Lo
sapevate che l’Osteoporosi si verifica anche con livelli di calcio normali? Infatti,
prescindendo dal fatto che NON ESISTONO studi in doppio cieco*
della durata di almeno 10 anni sull’effettiva assunzione da parte delle
ossa del calcio presente in latte e latticini, chi sperimenta e conosce bene il
funzionamento del nostro organismo, sa che: 1)
Il livello di calcio ematico (del sangue) non è fattore determinante
l’insorgenza dell’Osteoporosi 2)
Il calcio ematico circolante non è utilizzabile per la prevenzione
dell’Osteoporosi Partendo
dal presupposto che il corpo non commette mai errori, è possibile concludere
che il calcio consumato, di derivazione latto casearia, non è utilizzabile
dall’organismo. D’altronde se ciò non fosse vero, con l’enorme quantità
di lattcini consumati non esisterebbero più le condizioni di calciodeficenza al
giorno d’oggi. In
ogni caso la qualità (non
quantità) del calcio presente nel siero non può essere idonea a rifornire
la matrice ossea, pur restando comunque adeguata a perseguire altre finalità,
quali per esempio la coagulazione ematica. Infatti
la frequenza di Osteoporosi è più elevata nelle popolazioni che consumano
ampie quantità di latte rispetto a quelle che non ne fanno un uso di routine ad
ogni pasto; in America e Norvegia l’osteoporosi è uno dei più temuti
flagelli che colpisce donne ed anziani. Mentre in Giappone, dove il consumo del
bianco nettare e dei suoi derivati è quasi nullo, tale problema non sussiste. Perché
quindi pubblicità, medici, articoli ci informano che senza latte le nostre ossa
ne risentono? Se fate un rapido calcolo delle marche di latte vendute nella
nostra nazione, vi fate un po’ l’idea del bussines che esiste: e se poi fate
un salto al supercoop e contate i diversi tipi di formaggi, burro, mozzarelle e
ricotte, senza dimenticare tutti i prodotti in cui il latte è presente come
addensante o eccipiente, confermate appieno l’ipotesi che si era formata
inizialmente nella vostra mente. Se
alla fine poi vi informate in giro (anche tramite internet) del basso costo per
mantenere un animale da mungitura fermo bloccato nei baracconi ed alimentato a
misture derivanti da tutto quello che viene “buttato via” dall’industria,
avete il quadro completo. Ma
allora? Come spiegare l’Osteoporosi? Troppe
proteine assunte durante i pasti, producono un eccesso di cenere acide (a
seguito dell’ossidamento) che sovraccaricano le naturali capacità di
neutralizzazione e smaltimento degli acidi. Un organismo inizialmente prenderà
il sodio necessario per neutralizzare l’acidificazione incombente, dalla sua
riserva Alcalina: una volta esaurita quella (a seguito dell’esagerato e
continuativo abuso di proteine animali come carne, latte, ecc.), sarà costretto
a prelevare il calcio dalle ossa per tamponare l’eccessiva acidità causata). Il
latte è essenziale nei primi 6 mesi di vita, ma da questo momento in poi il
latte o meglio il lattosio, comincia ad essere “dimenticato” dalle cellule
intestinali, in base alla legge filogenetica che sancisce che “è la funzione
che sviluppa l’organo” e di contro, in questo caso l’intestino,
spontaneamente non riesce più ad amministrare adeguatamente l’assorbimento
del lattosi, vorrà dire che è giunto il momento di smetterla di somministrare
latte e derivati ai nostri figli, o ancor peggio ai nostri nonni a tutti i
costi. Statisticamente,
in base a una serie di test effettuati sulle intolleranze, il 70% delle persone
è intolleranti a latte, latticini e yogurt. In
pratica noi siamo l’unica specie a bere latte dopo lo svezzamento, anche se
dovremo precisare che “rubiamo” tale latte da altre specie che si prestano
allo scopo. La
domanda logica è la seguente: se le popolazioni avessero necessità di bere
latte in grandi quantità per sopravvivere, la biologia della specie umana
avrebbe sostenuto dal punto di vista riproduttivo, solo quegli individui
caratterizzati da dalla “lattasi sufficienza” e di conseguenza, inibito a
livello di competizione riproduttiva i soggetti provvisti di “lattasi
insufficienza”. Dove
trovare allora le riserve di calcio adatte alla struttura ossea? A
questo proposito diventa utile citare McDougall: “Le verdure contengono
sufficienti quantità di calcio per soddisfare il fabbisogno sia dell’adulto
che dell’individuo in accrescimento.” Ma
non solo: ottimi integratori naturali di calcio sono le mandorle in primis, e
tutta la frutta secca immediatamente dopo. Abituatevi a tenerne una scorta in
casa e mangiatene al posto della merenda pomeridiana, o come snack veloce in
ufficio. Ne guadagnerete in linea ed in salute. Se
poi avete dei bambini piccoli, abituatevi a macinare 10 mandorle e offrirgliele
con un cucchiaino: questo fino ai 15 mesi, poi imparerà a sgranocchiarle da
solo. Un’ultima
raccomandazione: biologica, mi raccomando! ·
in doppio cieco significa che vengono
scelti due gruppi di persone di numero consistente, di cui il primo segue
l’esperimento studiato (nel nostro caso, l’assunzione di latticini in
rapporto con l’osteoporosi), mentre il secondo segue un esperimento
diametralmente opposto (per esempio, niente latte e latticini nella dieta, e
rapporti con l’osteoporosi). Bibliografia: -
Salvate il vostro corpo – Kousmine –
ed. Tecniche Nuove - Medicina ortomolecolare – Panfili – ed. Tecniche Nuove |
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