OMEOPATIA MUTUABILE |
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Un
interessante articolo apparso sul Messaggero del 30/1/2003 Mercoledì
29 Gennaio 2003: allergica, cure omeopatiche gratis. La
Regione Marche accorda la terapia a una ragazza: è la prima volta di CARLA
MASSI ROMA - «La colpa è tutta di una vaccinazione anti-tifo. Da allora, era
il '94, sono diventata allergica a tutti i farmaci tradizionali. Non
posso curarmi come tutti gli altri, devo pagare tutto. Tollero solo l'omeopatia.
Finalmente mi hanno concesso gratuitamente la mia terapia». Miriam ha 24 anni,
vive poco lontano da Fano. La Regione Marche, per lei, ha fatto una deroga alle
regole del servizio sanitario nazionale: i rimedi omeopatici, infatti, non
possono essere "passati" gratuitamente. E' la prima volta. Un
provvedimento «eccezionale» dice la stessa Giunta che, con questo documento,
fa sicuramente "guadagnare" punti a chi sostiene la forza terapeutica
dell'omeopatia. La ragazza, costretta ad abbandonare i medicinali tradizionali
(neppure i cortisonici nei casi di attacco allergico) è curata da medici
tedeschi e italiani. «I rimedi omeopatici - racconta - mi permettono, a
differenza degli altri, di prevenire anche le crisi. Di fare una vita come gli
altri». Miriam non si rende conto di essere un "caso". Forse
non sa che, da anni nel nostro paese, si dibatte per una legge che dia una
normativa alle cure omeopatiche. Capace di mettere d'accordo tutte le parti
politiche. I numeri, perchè si arrivi alla normativa, ci sono tutti: un
italiano su cinque preferisce globuli e tinture madri alle pasticche
tradizionali. Nove milioni quelli che, quando stanno male, si curano con
medicine non convenzionali. «Alla Camera - spiega il sottosegretario alla
Salute Cesare Cursi - si contano ben 16 proposte di legge, la Commissione Affari
sociali le sta esaminando per giungere ad un unico testo in tempi brevi.
Prevederà norme che tengano conto delle esigenze di pazienti ad essere tutelati
affinché i prodotti che acquistano siano garantiti sotto il profilo delle norme
di buona fabbricazione e tengano conto anche delle esigenze dei produttori che,
al momento, operano in un contesto senza regole. Con conseguenti problemi a
livello di produzione ed esportazione». Sono
soddisfatti i medici omeopatici. Che, nei mesi scorsi, sono stati anche
attaccati dai premi Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini. I professori,
infatti, mettono in discussione la scientificità di questi rimedi. «Non
ci sono prove di efficacia scientifica», hanno detto in un documento. «Non è
possibile - spiega l'omeopata Francesco Eugenio Negro – paragonare
statisticamente i risultati dei due tipi di terapia. Noi ci basiamo sulla
risposta individuale al trattamento, alla cura del singolo. La diatriba va
avanti dal 1810 e, sembra, continui ad andare avanti. Sicuramente la scelta
della Regione Marche è coraggiosa, farà storia. In questo modo è stato
possibile aiutare una paziente e, in qualche modo, dare un'ulteriore
legittimazione, ma per non ce n'era bisogno, di una disciplina validata in tutto
il mondo. Si tratta, forse, di una tregua. Calcoliamo, inoltre, che il giro
d'affari delle industrie omeopatiche è in continua crescita e, questo, a
qualcuno può dar fastidio». Josef Hasslberger My personal
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