IPERTENSIONE

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 Nelle persone che soffrono di ipertensione il cuore esercita uno sforzo maggiore per pompare il sangue, portando spesso a disturbi cardiaci. L’ipertensione spesso è asintomatica. Segnali di una fase avanzata sono mal di testa, sudore, tachicardia, fiato corto, capogiri e disturbi della visione. Proprio per il fatto che spesso manca di sintomi, è meglio controllarla spesso o autonomamente con lo sfigmomanometro oppure tramite visite regolari dal proprio medico, almeno ogni 3-5 mesi.

 Una dieta senza sale è essenziale per abbassare la pressione in quanto diminuirne il consumo non serve a nulla: meglio ancora sostituirlo con sale marino integrale.

Leggere attentamente le etichette dei cibi che si acquistano ed evitateli; anche la parola soda, sodio o Na significa che il sale è presente. Altri alimenti od additivi che andrebbero eliminati nella dieta dell’ipertensione sono l’aromatizzante Accent (glutammato di sodio), bicarbonato di sodio, vegetali in scatola, gli alimenti industriali, i dentifrici ed i medicinali da banco che contengono ibuprofene, le bevande dietetiche, gli alimenti con anti-muffa (quasi tutti i cereali raffinati e non biologici), i conservanti, i sostituti dello zucchero (usare fruttosio oppure sciroppo d’acero o di agave), le sostanze per intenerire la carne. l’acqua addolcita e la salsa di soia.

 Si raccomanda una dieta ricca di fibre. (non aggiunte sotto forma di crusca). Quindi via libera a frutta e verdura preferibilmente crudi (aglio, asparagi, banane, broccoli,, cavoli, mele, melone, patate dolci, pompelmi, prugne secche, uvetta, vegetali a foglia verde e zucca sono i più ricchi di fibre), riso integrale biologico (altrimenti contiene anti-muffa), pane integrale (attenzione: quello che acquistate nei panifici che presenta le macchioline della crusca e viene fatto spacciare per integrale, è composta invece da farina bianca + crusca trattata; viene quindi a mancare il germe di grano), pasta integrale, frutta secca ma con moderazione. 

Sono salutari le spremute di arancia, le centrifughe di anguria, barbabietola, carota e sedano, mirtillo nero, ribes e spinaci.

 Può essere un’idea servirsene di già pronti, ma si deve ricordare che il 90% dei nutrienti viene perduto nella lavorazione, tranne se effettuata con enzimi lattici (vedi succhi Voeker .. spero di aver scritto il nome correttamente!). Attenzione a succhi di frutta di mirtillo che contengono zucchero.

 Evitare acciughe, aringhe in salamoia, avocado, cioccolato (sigh!), fave, fegato di pollo, formaggi stagionati, insaccati, panna acida, brodi, grassi animali, sughi, sherry, vino e lo yogurt. Proibita carne affumicata o trattata, maiale, manzo salato, pancetta e salsicce.

Preferire tacchino, pesce, pollo senza pelle.

Evitate accuratamente la fenilalanina (per esempio nei cewingum).

Evitate antistaminici a meno che non siano assunti sotto controllo medico.

Ogni giorno prendete 2 cucchiai di olio di semi di lino spremuto a freddo.

 Un digiuno depurativo di un giorno la settimana a base di centrifughe di frutta e 10 capsule di alga spirulina (un super concentrato di nutrienti) è un toccasana per ipercolesterolo, ipertensione e sovrappeso, ma sempre con il consenso medico. Il segreto è berne in quantità e fresche.

I rimanenti giorni della settimana dovrebbero avere come cena un pasto esclusivamente a base di frutta e verdura, per poi andare a dormire leggeri; in questo modo, oltre ad evitare le difficoltà di digestione che si presentano mangiando dopo le ore 17, l’intestino verrà lavato e pulito dall’apporto massiccio di fibre e liquidi vitali. La colazione invece dovrebbe iniziare sempre con una tisana oppure con una spremuta di frutta, e dopo 20 minuti iniziare la colazione vera e propria.

In uno studio riportato da “The Lancet”, la prestigiosa rivista medica inglese, alcuni ricercatori hanno dimostrato che una corretta alimentazione, esercizio fisico non sono necessari se presi da soli. La riduzione dello stress è un fattore indispensabile, mancando il quale ogni sforzo è vano.

Sono stati presi come caso limite, alcuni pazienti che pur alimentandosi in modo completamente errato e senza effettuare alcun esercizio fisico, avevano i valori della pressione normali in quanto “prendevano la vita con gioia”.

Allo stesso risultato arriva la metamedicina, la quale informa che l’alta pressione è presente in una percentuale altissima in individui che non riescono a lasciar andare le proprie emozioni (per paura di essere feriti, e questo risale all’infanzia) oppure che sono detentori di un segreto familiare o personale.

Quindi una volta di più viene dimostrato che tutto parte dal nostro cervello, dal nostro raffinatissimo computer personale.

 Quindi benissimo mettersi a dieta, controllare i cibi e prestare attenzione a fare un minimo movimento fisico, ma ciò che conta di più è eliminare gradualmente lo stress e i problemi che conducono ad esso.

Esistono tecniche di rilassamento con o senza meditazione, che si possono apprendere tramite manuali semplici e alla portata di tutti.

Senza contare che in questo modo potrebbe presto riprendere a gustare la sua adorata pastasciutta!