INSONNIA

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E IO NON DORMO...

A chi non succede di aver difficoltà a prendere sonno dopo una giornata particolarmente eccitante? Ma quando tale disturbo continua, notte dopo notte, senza darci tregua, allora possiamo pensare di rientrare nel 30% delle persone cosiddette civili, che normalmente soffrono d’insonnia.

Ma che cosa causa questa "mancanza di sonno" ?

Ci possono essere molteplici fattori, molti dei quali ancora sconosciuti:

assunzione prolungata di farmaci o droghe che hanno sconvolto il nostro ritmo di sonno-veglia, ipoglicemia, indigestione o incapacità cronica di digerire, asma, stress, anemia, inquinamento elettromagnetico, carenza di magnesio, ipertiroidismo, apnea notturna, malformazioni (anche a seguito di incidenti) del nostro scheletro (in particolare schiena, petto, collo o base del cervello), abuso di alimenti contenenti caffeina o teina. Inoltre hanno ripercussioni sul nostro sonno anche disfunzioni di organi quali polmoni, fegato, reni, cuore, pancreas, apparato digerente, sistema endocrino, cervello.

La medicina olistica tiene in alta considerazione l’orario di risveglio della persona: infatti ad ogni ora della notte corrisponde un "risveglio lavorativo" da parte di un organo del nostro corpo. Dalla mezzanotte alle due lavora la cistifellea, dalle due alle quattro il fegato, dalla quattro alle sei i polmoni.

Quindi un bambino di pochi anni che si sveglia piangendo alle 4 e 30, ci "racconta" che molto probabilmente i suoi bronchi hanno un problema che stanno cercando di risolvere.

Buona cosa sarebbe verificare un po’ tutte le condizioni di salute dei nostri organi principali, che, magari intasati da tossine alimentari o medicinali, ci stanno rendendo il sonno difficile. Un buon bioterapeuta e/o omeopata, sono in grado di vedere, o tramite segni esteriori del corpo, o tramite la kinesiologia, o tramite altri segnali, i punti deboli del nostro organismo e di approntare una cura che ne permetta il loro ottimale recupero.

L’insonnia dei bambini accompagnata da iperattività, ci potrebbe far pensare ad un caso di ipertiroidismo (senza dimenticare che lo zucchero, anche di canna, associato ad intolleranze alimentari porta ad un iperattivismo cronico): lo stesso dicasi per persone adulte che tendono ad addormentarsi bene ma per poi risvegliarsi a metà notte, con la mente che naviga con mille e mille pensieri.

Evitare inoltre di dormire vicino ad una sveglia elettrica (preferire quelle a batteria), oppure in stanza con un computer o un televisore, o con accanto un abat-jour cui cavo tocchi la testata del letto: sono piccole attenzioni che ci aiutano a vivere meglio e a guadagnarci in salute

In ogni caso si deve evitare di rimanere a letto: alzarsi e fare un po’ di lavoro fisico (riordinare, archiviare, ecc.) è indubbiamente la cosa migliore da farsi. L’essenziale è mantenere la mente su quello che viene svolto in quell’esatto momento: una delle terapie migliori per prepararsi al momento del sonno, rimane indubbiamente stabilire il contatto dell’attenzione con il "quì ed ora". Pensare ed elucubrare teorie o pensieri astratti, oppure riandare con il pensiero alla giornata trascorsa, serve solo ad incrementare la tensione mentale, ed è proprio quello che stiamo cercando di evitare.

 

RIMEDI NATURALI

In realtà una terapia che vada veramente alle radici di questo problema non può prescindere da una riflessione che abbracci tutti gli aspetti della vita, dall’alimentazione, al lavoro, agli affetti, all’attività fisica e alle modificazioni dell’ambiente circostante.

L’attività fisica regolare, specialmente per gli anziani, è irrinunciabile nella terapia dell’insonnia. E’ opportuno quindi camminare (o andare in bicicletta) almeno 45 minuti al giorno.

Alcuni aiuti naturali che possono aiutare a superare questo momento, possono essere le tisane di erbe, come l’erba gattaia, il luppolo, la melissa, la passiflora, la scutellaria, la lavanda e la valeriana (anche sottoforma di capsule o di estratto). Potete anche provare 30 gocce di tintura madre di Escholtzia prima di dormire, un induttore naturale del sonno.

E’ indubbiamente molto utile, favorire un rilassamento fisico (tramite un bagno o un pediluvio molto caldo, 38-40 C°) e un rilassamento mentale (praticando una tecnica di meditazione), prima di coricarsi. Evitare accuratamente la visione di programmi televisivi deprimenti o negativi: meglio del tutto sarebbe evitare del tutto di guardate la tv e di usare il computer, 2 ore prima di coricarsi. Piuttosto si dovrebbe cercare di ascoltare musica rilassante, che sciolga i nodi della giornata.

La medicina popolare suggerisce un cucchiaio di miele sciolto in un bicchiere di latte caldo: attenzione solo a non essere intolleranti al latte, altrimenti l’effetto è l’opposto (scatena una scarica di adrenalina per contrastare l’ingresso delle tossine). C’è anche posto per un bicchiere di acqua ottenuta dalla cottura della lattuga.

Come integratori alimentari potremo prendere in considerazione il magnesio e la vitamina B, che agiscono entrambi sul sistema nervoso. Quindi assumerne il primo al momento di coricarsi, mentre un complesso B andrà preso durante i pasti nell’arco dell’intera giornata. 

Alimenti da evitare prima di coricarsi: caffeina, zucchero, alcol, tabacco, formaggi, cioccolato, crauti, vino, pancetta, prosciutto, salsicce, melanzane, patate, spinaci e pomodori, in quanto contengono tiramina che aumenta il rilascio di noradrenalina, uno stimolante del cervello. Cercate di cenare almeno 3 ore prima di coricarvi, in modo che il vostro apparato digerente abbia tutto il tempo che gli occorre per svolgere il suo lavoro.

Consigliati invece: tacchino, albicocche, basilico, lattuga, mele, banane, fichi, datteri, yogurt, pane integrale (bio), pompelmo.... non tutti assieme ovviamente! ;-)