EPISTASSI |
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Quante volte da bambini abbiamo avuto il sangue al naso? Forse non noi personalmente, ma sicuramente ci ricordiamo di un nostro compagno/a di classe che ne abbia sofferto. Solitamente appare a seguito di
un trauma, come un colpo al naso, ma non sempre. Anche una soffiata di naso
energica, talvolta, causa un’emorragia che può destare più di una
preoccupazione, soprattutto se frequente. Esistono due tipi di epistassi: una anteriore e una posteriore. La posteriore è tipica delle
persone che hanno un’età avanzata, specialmente se soffrono anche di
ipertensione. Il sangue, in questo caso, proviene dalla parte più interna del
naso e scivola giù per la gola (dalla parte posteriore della bocca) in
qualunque posizione la persona si trovi. Nei casi più gravi occorre chiamare il
medico. L’epistassi anteriore è il
tipo più comune, e in questo caso il sangue scende dalla parte anteriore del
naso. Stando in piedi o seduti, c’è una fuoriuscita da una delle narici o
ambedue; se si stà distesi, può colare giù per la gola. Solitamente questo
tipo di epistassi spaventa molto, soprattutto se a soffrirla è un bambino, ma
non è grave. Per fermarla occorre: - per prima cosa non agitare la persona che soffre di tale disturbo, in quanto la tranquillità è la prima regola per curare qualunque disturbo - rimuovere eventuali grumi dalle narici con delicatezza - far sedere la persona e farle sporgere la testa in avanti (non indietro) -
applicare un fazzoletto di cotone intriso di acqua ghiacciata alla
radice del naso (posta fra i due occhi), avendo cura di stringere delicatamente
la zona per fermare l’afflusso (almeno per 5 minuti) Quando la fuoriuscita di sangue
si è fermata, applicare una piccola quantità di vitamina E nel naso: meglio se
un goccio di olio di germe di grano o una capsula oleosa di un integratore di
tale vitamina. Essenziale è poi l’assunzione
di vitamina K: essendo necessaria per una normale coagulazione, talvolta una sua
carenza (soprattutto per le persone che soggiornano vicino al mare o in
occasione delle vacanze estive) provoca epistassi frequenti o mestruazioni
anticipate. Nella stagione invernale, un
valido accorgimento potrebbe essere aumentare l’umidità dell’ambiente con
l’ausilio di quei vasetti in coccio che si appendono sopra il radiatore,
oppure bagnando un asciugamano e ponendolo sopra il calorifero. Buona cosa
sarebbe tenere in casa un igrometro, soprattutto in ambienti dove soggiornano i
bambini o persone anziane. Un igrometro è un apparecchio che misura l’umidità
dell’aria: ottimale per bambini è avere un’umidità del 60-80%, mentre per
gli adulti bastano anche 60-70%. In ogni caso, se il problema si
ripropone, è consigliabile contattare il proprio medico. Attenzione: talvolta fluidificanti come l’aspirina o altri prodotti simili, possono produrre episodi di epistassi. |
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