COMBINAZIONI ALIMENTARI

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Al giorno d’oggi gli antiacidi (rimedi usati per risolvere una scorretta digestione) sono fra i 3 farmaci più venduti nel mondo, e troppo spesso contengono metalli pesanti come alluminio.

Fino a 40 anni fa la digestione dell’uomo medio era in ottima salute: cos’è successo nel frattempo?

L'alimentazione adottata ai giorni nostri dalla maggior parte delle persone è scorretta perché si basa sul presupposto che il nostro organismo sia in grado di assimilare e digerire qualsiasi alimento indipendentemente da come questo viene fornito.

Anche un motore perfetto come quello di una Ferrari, potrebbe andare incontro a seri problemi con l’introduzione di una benzina o di un additivo errato, nevvero?.

Vediamo quindi alcuni punti fondamentali del nostro approvvigionamento viveri:

1)       I generi alimentari sono composti da proteine, grassi e carboidrati che, per essere utilizzati dall'organismo, hanno bisogno di essere prima sottoposti ad un procedimento di disintegrazione e raffinazione: la digestione. I cambiamenti che il cibo subisce durante questo processo, vengono effettuati da un gruppo di agenti chiamati ENZIMI o FERMENTI.

2)       Ogni enzima ha un'azione specifica: agisce cioè solo su un tipo di sostanza alimentare. Quindi gli enzimi che agiscono sulle proteine, non hanno effetto sui carboidrati o sui grassi. Non solo. Ogni tipo di proteina o di carboidrato richiede un particolare enzima per essere scomposto e un "ambiente" adatto. Le proteine ad esempio hanno bisogno di un ambiente acido mentre gli amidi di uno alcalino. L'unica eccezione a questa regola è la PEPSINA un enzima contenuto nello stomaco (di cui parleremo in seguito) che sembra abbia la capacità di iniziare la digestione di ogni tipo di proteina.

3)       Ciascun enzima è in grado di svolgere il proprio compito solo se quello che lo ha preceduto ha svolto il suo in maniera corretta (!). 

In pratica, se introduco nel mio stomaco amidi e successivamente proteine, l’apparato digerente manderà prima un enzima che scinda l’amido (che lavora in ambiente basico) e successivamente un enzima che scinda la proteina (che lavora in ambiente acido). Acido e basico assieme si annullano, creando un blocco della digestione con conseguente richiesta di ulteriori enzimi per continuare il lavoro.

Ne risulta quindi un affaticamento per fegato e pancreas (in quanto devono produrre altri enzimi non previsti), un ambiente inadatto a digerire correttamente e conseguentemente, malesseri quali acidità di stomaco, pesantezza, putrefazione delle proteine oppure alla fermentazione degli amidi che generalmente portano alla malnutrizione e spesso a disturbi quali stipsi o diarrea. 

Un tempo, vuoi per intuito, vuoi per povertà, l’alimentazione era strutturata diversamente, anche tenendo conto che i cibi presenti nella mensa era molto più ricchi di nutrienti di quanto lo siano oggi.

Quindi i nostri bi-nonni e i nostri nonni si ammalavano molto più raramente di malattie degenerative, come morbi di Alzhaimer, Parkinson, tumori, sclerosi a placche, ecc. 

Oggi, adesso, noi possiamo solo cercare di porre rimedio a questo innaturale modo di nutrirsi, cercando per primi, semplicemente e con molta pazienza, di trasformare le piccole regole che seguono, in una sana abitudine di igiene. 

Senza dimenticare mai che la perfezione non esiste.

 

ASSOCIAZIONI ALIMENTARI DA EVITARE E DA PREFERIRE: 

·        ZUCCHERI + PROTEINE = NO

Gli zuccheri semplici vengono digeriti nell'intestino mentre invece le proteine vengono digerite nello stomaco: per cui se vengono mangiati assieme, gli zuccheri rimangono nello stomaco per il tempo necessario a smaltire le proteine e nel frattempo fermentano.

·        ACIDI + PROTEINE = NO

Per la digestione delle proteine occorre, come si è detto, la PEPSINA. Questo enzima agisce solo in ambiente acido e quindi la sua azione viene interrotta in ambienti alcalini.

Ingerire acidi durante il pasto, non favorisce la digestione come invece si potrebbe pensare, ma inibisce la produzione di pepsina poichè in presenza di acido nella bocca o nello stomaco non viene prodotto succo gastrico. Mangiare proteine e acidi (frutta acida come ananas, arance, limone o condimenti come l'aceto) produce acido in eccesso che distrugge la pepsina e impediscono la secrezione di acido gastrico.

NOCI O FORMAGGIO sono l'unica eccezione alla regola :  

·        ACIDI + PROTEINE = PUTREFAZIONE

La putrefazione, alias decomposizione, provoca la formazione di tossine che vengono assorbite all'organismo. Queste tossine possono essere eliminate, ma se fegato o reni sono stanchi o saturi, devono venir stipate in luoghi provvisori, come: ghiandole (tiroide, ovaie, testicoli, ecc.), sistema linfatico (il famoso centimetro di grasso), organi (fegato, reni, intestino), ecc. 

·        PROTEINE + AMIDI = NO

Come abbiamo visto la PEPSINA è l'enzima preposto alla demolizione delle proteine e necessita per svolgere il suo lavoro di un ambiente acido, mentre la PTIALINA, che è l'enzima per la trasformazione degli amidi, viene distrutto in presenza di acidi

·        GRASSI + PROTEINE = NO

La quantità di grasso diminuisce la quantità di secrezione gastrica che viene immessa nello stomaco (pepsina) e può diminuire il tono gastrico fino al 50%. Tale effetto inibitore può durare per 2 o 3 ore. Questo significa che i tempi necessari per la digestione si allungano notevolmente e si rivelano più difficoltosi 

·        ZUCCHERI + AMIDI = NO

Gli amidi vengono digeriti prima in bocca (la saliva contiene un enzima chiamato PTIALINA) e poi nello stomaco. Gli zuccheri invece quando vengono ingeriti da soli passano direttamente nell'intestino breve. Se uniti nello stesso pasto, gli zuccheri permangono troppo a lungo nello stomaco e creano fermentazione acida. 

·        ACIDI + AMIDI = NO

Abbiamo detto che per digerire gli amidi occorre la PTIALINA, un enzima presente nella saliva. Questo però viene distrutto con l'introduzione di acidi. Per cui appare ovvio che la combinazione acidi più amidi rende questi ultimi indigeribili. 

·        PROTEINE + PROTEINE (di natura diversa) = NO

Come si è detto in precedenza, per ogni tipo di proteine esiste un enzima preposto alla sua trasformazione. Se uniamo più alimenti proteici in un unico pasto rendiamo pressoché impossibile la giusta sequenza degli eventi necessari ad una corretta digestione. 

·        FRUTTA: DA SOLA

La frutta non subisce nessuna digestione né in bocca né nello stomaco, ma viene immessa nell'intestino dove avviene un breve processo digestivo. Consumarla assieme ad altri alimenti che richiedono tempi digestivi maggiori, significa trattenere inutilmente la frutta per il tempo necessario allo smaltimento degli altri alimenti. Nel frattempo questa fermenta. La frutta dovrebbe quindi essere consumata da sola lontano dai pasti o in sostituzione di questi. 

·        VERDURA

Un'insalata di verdure (possibilmente crude e BIOLOGICHE) dovrebbe precedere ogni pasto a base di proteine o amidi. In questo modo al nostro organismo non mancherebbe mai la sua dose quotidiana di fibre e la sazietà giungerebbe prima.