BAMBINI E PSCICOFARMACI

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Il sottosegretario alla Sanità Guidi ha detto: ''Personalmente considero, come neuropsichiatra e sottosegretario, grave culturalmente introdurre nel nostro Paese un farmaco specifico per una sindrome dei bambini, cosi' poco identificabile e cosi' legata anche a dinamiche familiari. Se anche e' vero che c'e' un 3% dei piccoli che ne ha bisogno preferisco che sia curato con metodi alternativi''. Nell'infanzia ''gli psicofarmaci vanno ridotti al minimo ma che ce ne sia uno così specifico è difficile da accettare''.

Pericoloso anche delegare alle pillole - ha aggiunto - la cura di qualsiasi problema di salute o qualsiasi problema esistenziale complesso. E' una spinta legata all'ignoranza ma anche ad inaccettabili 'leggi' del mercato.

''Ogni anno il consumo degli psicofarmaci, compreso l'utilizzo sporadico in periodi particolari come gli esami, raddoppia.

(MAGGIO 2002)