AVVELENAMENTO DA MERCURIO |
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Purtroppo il
mercurio non viene usato solo nella costruzione degli strumenti destinati a
misurare pressione o temperature come l’uomo comune potrebbe pensare. Il mercurio,
metallo pesante altamente tossico, viene impiegato costantemente nelle
lavorazioni industriali (e quindi gli scarti di lavorazione
concorrono ad inquinare acque e terreni, ed essendo di facile dispersione aerea,
nemmeno l’atmosfera se ne salva... è stato calcolato che al mondo i bambini
intossicati da mercurio tramite i polmoni sono milioni), ed anche nella
preparazione delle amalgame dentali
(tranne in alcuni stati). Infatti il
mercurio viene assorbito dal nostro organismo tramite i polmoni, mediante
l’assunzione di alimenti ed acqua, ed infine tramite contatto diretto. Quali
sono le fonti di tale metallo? -
Amalgami dentali, quelli in
argento usati comunemente per le otturazioni, sono composti al 50% di mercurio,
mentre i più vecchi possono contenerne quantità ancora maggiori
(contrariamente a quanto si pensa); infatti il mercurio percola dall’amalgama
e viene assorbito dal nostro organismo tramite sfregamento, assorbimento, oppure
nel momento in cui l’otturazione si rompe. Bastano 3 otturazioni argentee per
annientare la flora e la fauna di un lago della grandezza di quello di Garda.
Per togliere le amalgame sono necessarie tre precauzioni: 1) toglierne al
massimo una al mese, in quanto nel momento della pulizia esiste un rischio molto
alto di intossicazione, e si deve dare al proprio corpo il tempo necessario per
smaltire il mercurio, grazie anche a 2) un buon drenante di reni, fegato
intestino, meglio se tramite un connubio fra omeopatia ed elementi chelanti
(integratori) e 3) richiedere sempre la diga di gomma al dentista di fiducia,
attrezzo indispensabile per evitare che il mercurio vaporizzato venga inalato
con il respiro o deglutito. -
Pesci di grosse dimensioni,
soprattutto predatori (e quindi alla fine della catena alimentare) sono a grosso
rischio di contaminazione. In particolare: tonni, pescespada e squalo. Ma anche
pesce in scatola. -
Acqua potabile: il mercurio dei
rifiuti industriali, finisce troppo spesso nelle falde acquifere. Non solo:
purtroppo funghicidi e alghicidi usati per mantenere puliti i serbatoi degli
acquedotti, hanno come componente proprio il mercurio. -
Agricoltura: uno dei componenti
degli antifungicidi delle sementi è proprio a base di mercurio. -
Per le sue proprietà
batteriostatiche, il mercurio è stato usato spessissimo nelle medicazioni e
nelle soluzioni in cui si usa porre le lenti a contatto. Il mercurio si trova
anche nei diuretici tiazidici e in alcune medicazioni antiemorroidali. -
Il mercurio viene usato
ampiamente nell’industria per la produzione di una grande varietà di
prodotti, come il peltro, gli algicidi usati nelle piscine, gli adesivi, nelle
cere per i pavimenti, negli ammorbidenti, nella candeggina, ecc. -
Purtroppo il metilmercurio passa
agevolmente la placenta, e quindi arriva anche al feto; anche durante
l’allattamento una mamma con in atto un’intossicazione di mercurio, passa al
bimbo un latte materno con circa il 5% di tale metallo pesante. Da una serie di
ricerche è risultato che i feti sono i più suscettibili a tale intossicazione,
mentre i bambini eliminano tale metallo molto più lentamente degli adulti. Quali
sono i sintomi di tale intossicazione? -
Affaticamento, stanchezza e
mancanza di energia -
Cambiamento dell’andatura,
discorsi confusi e disturbi emotivi -
Depressione e/o scoraggiamento,
timidezza -
Perdita dell’autocontrollo,
sbalzi di umore, nervosismo -
Vertigini -
Poca o nulla memoria -
Deficit uditivi e/o visivi (con
anche perdita della vista) -
Disfunzione delle ghiandole
surrenali, con conseguente diminuzione di resistenza allo stress -
Alopecia (perdita di capelli) -
Anoressia -
Malformazioni congenite dei feti:
infatti secondo il Food and Drug Administration, le donne
incinte sono le più a rischio -
Arrossamenti del viso o di altre
parti del corpo (esantemi), dermatite -
Iperattività -
Disfunzioni tiroidee -
Disfunzioni del sistema
immunitario -
Insonnia -
Danni renali -
Formicolio e/o dolore agli arti,
tremori, debolezza muscolare -
Salivazione eccessiva -
Emicranie -
Colite, pancia gonfia Come
avere la conferma di tale intossicazione? Sia il
sangue che i capelli possono essere usati per determinare il gradi di
intossicazione da mercurio, ma è molto importante sapere che i livelli assoluti
nei capelli sono circa 300 volte superiori a quelli del sangue, e che quindi
sono i più attendibili. Ma anche un bravo omeopata che sappia destreggiarsi con
il test kinesiologico o con il vega test, è in grado di verificare
l’intossicazione. Come
disintossicarsi? Per prima
cosa si deve provvedere a eliminare tutte le possibili fonti di mercurio. In
secondo luogo si dovrebbe provvedere a migliorare l’attività degli organi
incaricati di eliminare tale metallo dal nostro corpo, come fegato, reni ed
intestino. E questo lavoro andrebbe svolto sotto la guida di un bravo omeopata/naturopata. L’ultimo
punto, non meno importante, volge ad integrare l’alimentazione con elementi
chelanti (che prelevano quindi il mercurio per eliminarlo) quali: -
Selenio naturale -
Zinco - Vitamina C |
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