ABBRONZATURA |
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TINTARELLA ... CHE PASSIONE! COME MI PREPARO? La pelle, organo vivo, riceve nutrimento dall’interno, diventando talvolta anche uno dei canali d’uscita delle tossine di intestino e fegato. Quattro settimane prima delle vacanze una buona dieta dovrebbe contenere: betacarotene (frutta e verdura di colore giallo arancio, verdure a foglie verdi scuro), vitamina A (meraviglioso l’olio di fegato di merluzzo e il tuorlo d’uovo), vit. E (stupendo il germe di grano, olii vegetali biologici, frutta secca), vit. C (kiwi, limoni, ribes, fragole, tisane di rosa canina), acidi grassi omega 3 (pesce piccolo di mare profondo), acido gammalinoleico (semi oleosi, olio di borragine, frutta secca). Alimenti indicati per favorire l’abbronzatura: albicocca, arancia, carota, cereali integrali, ciliegia, mandorle, mela, noce, prezzemolo e spinaci. Al mare comunque bere molto, almeno 2 litri al giorno, per evitare la disidratazione della pelle, ed abbondare con frutta fresca e verdura bio di stagione. Una buona idea potrebbe anche essere quella di farsi un’esfoliazione della pelle per eliminare le cellule morte, ma almeno 5 giorni prima dell’esposizione al sole. Un ottimo ed economico scrub, può essere fatto con 4 cucchiai di yogurt assieme ad un cucchiaino di sale marino fino: spalmarsi con dolcezza la crema su tutto il corpo, prestando maggiore attenzione al viso, evitando la zona attorno agli occhi CHE CREMA COMPERO? Dato che la pelle è uno degli organi più importanti per la nostra bellezza, è meglio evitare creme ed oli fatti in casa. Purtroppo anche i prodotti industriali contengono, oltre i filtri solari, sostanze un po’ dubbie per la nostra pelle: un ottimo sito per controllare l’innocuità degli ingredienti è certamente www.promiseland.it che propone il bio-dizionario dove, inserendo gli ingredienti di un qualunque prodotto cosmetico, potete scoprire se fa o meno al caso vostro.Le creme e gli olii solari contengono filtri di tipo chimico e quelli di tipo fisico: i filtri fisici, come l’ossido di zinco, riflettono i raggi solari e vengono considerati i più innocui. Quelli chimici ne riducono la penetrazione nella pelle trasformando i raggi in calore. Consigliati ossido di zinco, biossido di titanio che sono i filtri della nuova generazione; come pure il gamma-orizanolo, sostanza naturale estratta dall’olio di crusca di riso, e ottimo filtro UVA dotato di notevoli proprietà antiossidanti. Sconsigliato l’olio di cocco, dall’azione irritante, e la vasellina in quanto ostruisce i pori. Un buon abbronzante dovrebbe proteggere sia dai raggi ultravioletti di tipo A (UV-A) che da quelli di tipo B (UV-B); verificate sempre sulla confezione l’azione protettiva globale. I punti vendita migliori restano sempre erboristerie e negozi alternativi. MA... DEVO PROPRIO UNGERMI? La maggior parte delle persone pensa che il fattore di protezione non permetta loro di abbronzarsi, ma in realtà a lunga scadenza avviene proprio il contrario. Infatti le persone che si tutelano con creme ed olii di buona qualità, a fine stagione ottengono certamente una tintarella più omogenea e, cosa più importante, più duratura. L’importante è spargere la crema nella giusta dose su tutte le zone del nostro corpo, senza dimenticare le labbra: infatti la loro pelle sottile produce poca melanina e si inaridisce facilmente diventando molto vulnerabile ai raggi UV. E poi non ci si deve astenere dal rito della crema solo perché si è già abbronzati, in quanto una pelle già "colorata" non ferma i raggi ultravioletti. VADO AD ABBRONZARMI! E’ importantissimo spalmarsi almeno 20 minuti prima di esporsi al sole, la crema protettiva adatta al nostro fototipo, per dare tempo alla nostra pelle di assorbirla. Aiuta molto prendere 3 granuli di Sepia 5CH e di Melaninum 5CH, ogni qualvolta ci si sdraia al sole. Ricordatevi inoltre che l’aria fredda, il vento o la brezza marina possono alleviare la sensazione del calore sulla pelle ed impedirvi quindi di sottrarvi in tempo dal pericolo di una scottatura. IN CHE ORE MI ABBRONZO? Lo sappiamo tutti, ma è bene ripeterlo, che le ore da evitare per ottenere una tintarella "free risk" vanno dalle 11 alle 15, in quanto i raggi solari raggiungono la Terra perpendicolarmente e la loro energia è più "concentrata". Dopo l’oscurità invernale, si dovrebbe dare il tempo alla pelle di difendersi naturalmente dalle radiazioni solari producendo melanina, pigmento in grado di far da filtro ai raggi solari donandoci come effetto secondario l’abbronzatura. COME MI ABBRONZO? Una buona idea potrebbe essere esporsi al sole saltuariamente, magari nei minuti liberi, affacciandosi alla finestra o andando a fare compere: in questo modo "alleniamo" la nostra pelle all’aumentata energia solare, senza però correre rischi. Ricordiamoci però che i vetri bloccano i raggi ultravioletti, magici attivatori della melanina. Con i primi soli caldi, le persone con pelle sensibile (fototipo 1), dovrebbero rimanere al sole al massimo 5 minuti, anche 15 se difese con un buon filtro solare. Con il passare dei giorni, l’esposizione può aumentare gradualmente di 5 minuti circa al giorno, evitando comunque di superare la mezz’ora, almeno la prima settimana. Per chi ha la pelle già a prova di sole (fototipo 6-7), il problema non sussiste, anche se l’esposizione non dovrebbe mai superare la mezz’ora almeno i primi giorni, aumentando gradualmente. Inoltre ricordarsi sempre che i raggi solari su scogli, sabbia e in prossimità del mare arrivano doppi, a causa del riflesso. E poi non dimenticate di rinnovare lo strato protettivo ogni 2-3 ore, soprattutto dopo un bel bagno di mare o .. di piscina. SCOTTATURA? Uno dei rimedi per eccellenza della pelle bruciata dal sole è certamente lo yogurt, spalmato su tutta la zona arrossata e lasciato in sede per almeno un’oretta. Se non avete dello yogurt, potete usare pomodori o cipolle. L’olio rosso di iperico è uno dei rimedi migliori della medicina popolare, ma anche un impacco di argilla aiuta molto, oppure acqua ed aceto. Ricordatevi di assumete olio di germe di grano, 5 cps per 3 volte al giorno per riparare la pelle danneggiata, e di integrate abbondantemente i liquidi che sono stati utilizzati per far fronte alla scottatura. Potete anche usare la crema alla Calendula, cui percentuale non deve essere inferiore al 10%, magari utilizzando come supporto per trasformare "il rosso in marrone", Urtica 5CH, 3 granuli ogni 4 ore. E I MIEI BAMBINI? I bambini non andrebbero mai esposti ai raggi solari diretti almeno fino ai 12 mesi di vita, se non nelle ore più fresche della giornata: in ogni caso protezione totale su tutto il corpo, spalmata almeno 20 minuti prima di esporli al sole. Dopo l’anno di vita, continuate a proteggerli con filtri solari alti, dai 15 ai 24, almeno la prima settimana di bagni, per poi scendere dolcemente a seconda del loro fototipo. Evitare assolutamente di portare in spiaggia i bambini di qualunque età dalle 11 alle 16, sia per il sole che per il caldo, in quanto ad alto rischio per i colpi di sole. Abbiate comunque l’accortezza di mettere a loro disposizione succhi di frutta, acqua e frutta fresca per sopperire alla perdita di minerali. COS’ALTRO DEVO SAPERE? Certamente di usare detergenti delicati nel periodo in cui ci si sottopone al rituale dell’abbronzatura, di effettuare periodicamente maschere sul volto a base di miele, tuorlo d’uovo ed olio di oliva, e di usare comunque una crema o un fluido per tutta l’estate come protezione per il caldo. Da sapere poi che certi rimedi possono creare antiestetiche macchie cutanee come per esempio l’iperico o erba di San Giovanni. Ma anche certi medicinali non andrebbero assunti quando ci si distende al sole, come sulfamidici, antifungini, psicofarmaci, tetracicline, antistaminici ed antinfiammatori: premuratevi comunque di chiedere informazioni al vostro medico. |
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