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guido oldani

 

 

I doni

 

è senz'anima il popolo mio intero

e sta sopra una terra senza cuore,

sotto il sole, che piace agli stranieri.

ridiamo solo, se non ci si sbrana

e la cucina non ha paragoni,

male che vada avremo una pensione

ma se calano un po' le sovvenzioni,

iddio ci dona sismi ed alluvioni.

 

 

 

Poeta, dirige “Argani”, collana di poesia della Casa Editrice Mursia. Ha pubblicato sulle principali riviste letterarie, come Alfabeta, Paragone, Il Belpaese e Poesia. È del 1985 la raccolta “Stilnostro”, introdotta da Giovanni Raboni. Ha contribuito alla riscoperta di Clemente Rebora (1985 - 1957) curando, nel 1986, il volume unico della rivista Psichopatology, a lui dedicato. Il suo lavoro è contenuto negli annuari di poesia dell'editore Crocetti (1997-2000) e in alcune antologie, tra cui “Il pensiero dominante”, Garzanti 2001 e “Tutto l’amore che c’è”, Einaudi 2003. Le riviste Kamen' e Block Notes gli hanno dedicato l'intera sezione critica. Nel 2006 esce, a lui dedicata, “Indispensabile Poesia”, Torpedo Edizioni. Ha pubblicato “Sapone”, Kamen’ 2001, “La Betoniera”, LietoColle Editore 2005  e  “Il cielo di lardo”, raccolta di cento poesie, Mursia Editore 2008. Ha rappresentato la poesia italiana al Festival Internazionale di Medellin 2009.

 

 

Il sasso bianco

 

aiutami ti prego con la vanga

so bene non si addice alle tue mani,

espianto ma la forza non è tanta

le zolle nere e sopra è un camposanto

mozzando le radici se le incontro

e i vermi che moltiplico scavando.

lo troveremo avvolto nella mota

come una perla ignota il sasso bianco

diverso al sole che ci fu impedito

raspanti malamente verso l'alto,

però nel cielo nostro rovesciato

quel coccio d'alba svena il suo candore

rischiara il buio fondo in questo fango.

 

 

 

 

 

La poesia "I doni"  è stata scritta da Oldani all'indomani della tragedia di Giampilieri e donata dall'autore al Museo del Fango

"Il sasso bianco" è invece un'opera scritta qualche anno fa anch'essa donata al Museo da uno dei suoi garanti.