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Mario De Leo, 63 anni, vive a Monza (Milano) e lavora a Lissone nello studio “Perlarte”. Negli anni ‘70 alterna l’attività di pittore con quella di musicista collaborando con il maestro Giancarlo Disnan, nasce così il primo LP, Suonata situazione. Diversi i premi ricevuti come cantautore nel 1980. Con l’attore etnomusicologo Moni Ovadia fonda la cooperativa “l’Orchestra” e conosce lo studioso di musica popolare Michele Straniero con il quale fonda lo Studio Nazionale di Musica Etnica. Con il poeta e giornalista Luigi Bianco fonda e collabora alla rivista culturale “Osaon” e quindi ad “Harta”, che viene realizzato nello studio “h:orarte” condiviso con il pittore Max Marra. De Leo usa il disegno, la scultura, la pittura come fusione delle diverse tecniche. Dalla metà degli anni Ottanta il suo lavoro è promosso da Carlo Cazzamali, collezionista e direttore artistico della galleria “La Pesa” di Monza. Nel ‘92 espone la sua ricerca sul cono all’istituto cubano “Luis Casas Romero”, Florida. Nel ‘93 partecipa alla fiera internazionale di Bari e di Bologna, alla fiera d’arte “Decouvertes” di Parigi, alla fiera internazionale di Torino. L’anno seguente è invitato alla mostra itinerante “De Hominis Dignitate” a cura della Galleria D’Ars di Milano, iter espositivo presso la scuola Guglielmo Marconi di New York, il liceo italiano di Parigi, il museo della città di Mirandola e presso la “Frank V. De Bellis Collection”, San Francisco State University. Nel ‘94 partecipa, con la ricerca del circuito stampato, alla rassegna d’arte “Italian Reporter” al Metropolitan Museum di Tokyo e di Kyoto, in Giappone. Nel 1995 realizza una personale alla galleria Folini Arte Contemporanea a Lugano (Svizzera); nello stesso periodo ultima quindici tavole della “Via Crucis” per Bruno Amati di Lissone. Nel ‘98 realizza per l’azienda Etipack di Cinisello Balsamo (Milano) la scultura “Fonema futuribile”; inoltre espone in personale al Palazzo Ducale di Revere (Mantova) e presenta la ricerca sui “punti ascensionali” nella chiesa di S. Vito a Somma Lombardo (Varese). Sue opere sono in esposizione permanente presso alcuni musei nazionali ed internazionali. Tra le personali in Italia: alla galleria Fabbrica Eos di Milano, presentato da Flaminio Gualdoni (2001), “Atti Iconografici”, a cura di Claudio Rizzi, alla Galleria Biolchini (2005), antologica “Ritorno a Itaca” (2006), antologica ”Pietre Miliari” allo Spazio Tadini di Milano. |
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Punti ascensionali tecnica mista su tela |
Contatti: perlate@gmail.com |
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