domenico cara

Domenico Cara è nato in Calabria, vive a Milano. Ha pubblicato innumerevoli libri di poesia: Arie senza flauto (1959), Romanzi (1965), Territorio di fatti (1969), Disputa di confine (1971), Lo stato della logica (1980), Esperimenti sulla Sfinge (1987), Bajkál (1991), L’utopia gioiosa (1995), Il dilagare dell’ascolto (2003), Interni d’immolazione (2007); di narrativa e aforismi: Le comete di Montigiano (1972), Dopo gli statuti (1981), Pietra scissa (1989), Ornamenti per sella (1994); di saggistica: Alvaro (1968), Imperfetto e metafora (1982), La qualità delle spoglie (1986), Organizzazione della prosa e altra vita del testo (1987) ed altri.

Ha fondato negli anni Sessanta a Venezia il gruppo “Dialettica delle tendenze” con noti artisti di quella generazione e le edizioni “Laboratorio delle Arti”. E’ tuttora direttore responsabile delle riviste di ricerca multimediale letteraria “Anterem” (Verona) e “Tracce” (Pescara).

Sull’acqua

Ma l’acqua è di passaggio, non indugia

annusando grigi d’aria, dispersioni di

percorso con la sua ebrietà frugale

(lo avverte intanto il sesto senso…)

Ecco tra le foglie e le sue gocce, e già

sul castello che assorbe l’antichità

di una storia che non conosce e trascrive,

muore nelle diverse polveri dell’eco,

le superfici di divergenza, gli aliti

di terrestrità, i solchi umidi e viscidi

Abita gli acquitrini un aspetto di essa,

e certe pozzanghere vulnerabili, dentro

cui finge una recita temporale, radure

senza verde, acidi moti, limbi di palude

La transitoria avventura segna vortici

cruciali, artiglia più luoghi aridi,

e infine ritorna a farsi limpidità

tossica, ordinatamente gutturale, grembo

tra forre sospese, zolle marine, linfe

d’illuminazione, contrasto dell’estuario

L’acqua della mia sete pronta alle esatte

irrigazioni, annuncia chiocciole attive

sull’argilla, quando lega confini di viventi,

eredità, dove fluttua come gioconda risorsa,

e d’improvviso ti uccide in un gorgo!

Contatti

info@laboratoriodellearti.com