Lo spazio dedicato all'allevamento dei bachi da seta presenta la preziosa e completa strumentazione di un lavoro ormai scomparso nella zona. Graticci originali, recuperati da una cascina della campagna oleggese, erano utilizzati per l'allevamento dei bachi da seta, una delle poche risorse  delle famiglie di contadini sino alla metà di questo secolo.

 

 

 

Macchina per tagliare le foglie.

 Per l'alimentazione del baco da seta il contadino coltivava appositamente piante di gelso; infatti il piccolo verme si nutre delle sue tenere foglie. Quando si raccoglievano si ponevano a seccare in vista poi della loro utilizzazione. Venivano raggruppate in  fasci che posti nella macchina venivano tagliati. Girando la ruota a mano posta ad una estremità  si azionava un meccanismo di avanzamento del fascio posto all'interno. Sulla ruota era  posizionata una lama che con il movimento rotatorio tagliava in piccoli pezzi il fascio di foglie.