
E’ all’iniziativa e all’impegno di Oskar von Miller(1855-1934) che dobbiamo
la fondazione del Deutsches Museum avvenuta nel 1903 a Monaco. Il
Deutsches Museum fu fondato pensando "all’importanza che l’influenza
reciproca tra scienza e tecnica assume per la cultura". Queste parole
furono pronunciate da Max Plank all’inaugurazione della nuova sede del
Deutsches Museum sulla Museuminsel (isola del museo) nel 1925.
Il 28 giugno 1903 fu fondata la "Società tedesca per il Museo
dei capolavori della scienza e della tecnica". La costruzione del
museo cominciò solo nel novembre del 1906 con la posa della prima
pietra su quella che allora era detta Kohleninsel (isola del carbone).
All’inizio della costruzione seguì l’apertura di diverse mostre
provvisorie in vari edifici statali di Monaco.
Il 7 maggio del 1925 furono inaugurati gli edifici del Museo che si ergevano sulla ribattezzata Museuminsel (isola del museo). Durante i bombardamenti del 40 vengono distrutti l’80% degli edifici e il 20% degli oggetti. Solo nel ‘48 può essere riaperta la sezione sulla fisica come prima esposizione.
Secondo lo statuto il Deutsches Museum è un istituto di diritto
pubblico con autonomia amministrativa. Viene finanziato dal Land Baviera,
dalla Repubblica Federale Tedesca e dalla città di Monaco. E’ ormai
tradizione che l’industria conceda al Deutsches Museum elargizioni in denaro
e in oggetti da esporre. (qui a destra il primo calcolatore comandato da
un programma "Zuse Z3").
Le collezioni comprendono circa 65.000 oggetti dei quali 15.000 esposti
in 30 sezioni su una superficie complessiva di 45.000 mq (per un percorso
di circa 16 Km). L’edificio del museo è stata una delle prime costruzioni
in cemento armato della Germania meridionale. La cupola del planetario
misura 16 m di diametro, quella dell’osservatorio ne misura 8. La torre
ha una base di 11,30 x 11,30 m ed è alta 68 m (qui a sinistra il
settore dedicato all'areonautica).
Il Museo si propone di familiarizzare il vasto pubblico con le scienze esatte e con le applicazioni tecnologiche basate su di esse. Una comprensione più profonda dello stadio raggiunto dalla tecnica, che condiziona ampiamente la vita odierna, nasce dalla conoscenza dello sviluppo storico e dagli inizi che resero possibili le successive conquiste.
Il Deutsches Museum vuole illustrare anche tali circostanze. Apparecchi
originali di valore storico, dimostrazioni intuitive, numerosi apparecchi
funzionanti, macchine e modelli, ricostruzioni storiche ed officine, riproduzioni
a grandezza naturale; il tutto assemblato secondo criteri didattici che
adempiono agli obbiettivi alla base della fondazione del museo. A ciò
si aggiungono una biblioteca di consultazione con circa 700.000 volumi
inoltre riviste, atti di ditte, raccolte di progetti e una sezione fotografica.
E’ così che questo istituto di cultura per la scienza e per la tecnica
attira ogni anno circa un milione e mezzo di visitatori.
Il Deutsches Museum non è infatti un‘arida raccolta di oggetti,
ma si presenta anche come un museo "da toccare", e forse proprio
questo è uno dei motivi del numero di visitatori costantemente alto.
Per offrire esempi concreti, vengono usati dispositivi sperimentali azionabili
dal visitatore, film, immagini, diorama e modelli funzionanti (a sinistra
una dimostrazione degli effetti di un fulmine).
Non è possibile esaurire il museo in una sola breve visita. Si consiglia quindi di scegliere in anticipo i settori specifici che si intendono visitare. Alcuni dei settori più visitati: ricostruzione delle miniere(sotterraneo), navigazione (con il primo sottomarino tedesco), ferrovia , autoveicoli, areonavigazione e astronautica (dall’aereo di Lilienthal fino all’aereo a decollo verticale) , astronomia. Si consiglia particolarmente la visita al planetario. Una nuova attrazione è il cinema IMAX, nella vecchia sala dei congressi.