Scoprire la Sicilia,
è come sfogliare un meraviglioso libro figurato in cui ogni pagina illustra la storia dell'evoluzione del mondo mediterraneo. Pochi paesi hanno
subito tante occupazioni successive: Fenici, Greci, Romani, Arabi,
Normanni e Spagnoli hanno creduto di potersi impadronire di quest'isola
strategica, vero e proprio ponte di collegamento tra l'Oriente e
l'Occidente. Sebbene essi ne siano rimasti dominatori per un tempo più o
meno lungo, tuttavia nessuno è mai riuscito a dominarla. Tutti hanno
lasciato sul suo suolo tracce imperiture del loro passaggio con monumenti
che nè i tempi nè i cataclismi sono riusciti a cancellare. i Greci vi
hanno costruito i più bei templi, i Romani, intere città come Solunto e
Tindari. Gli Arabi hanno saputo trarre profitto da una terra ricca di
sorgenti d'acqua per far sbocciare giardini di sogno attorno ai loro palazzi I cavalieri Normanni, veri re costruttori, hanno potuto unire il
rigore della loro architettura romana all'esuberanza e alla ricchezza
decorativa degli orientali. Questo lembo d'Italia andato alla deriva forma
da solo un vero e proprio continente. Nel raggio di alcuni chilometri il
paesaggio cambia bruscamente e si passa dalle colline aride alle verdi
praterie, dalle piste coperte di neve alle spiagge di sabbia. Nessun
paese è così multiforme. Questi stessi contrasti si ritrovano tra la
popolazione. li mescolarsi delle razze dovuto alle occupazioni consecutive
ha modellato a poco a poco il temperamento siciliano fatto insieme di neve
e di fuoco. Il carattere di un tale popolo sfugge ad ogni definizione
tanto le sue forme sono diverse e persino contraddittorie. Audace ma
timido, fatalista e avventuroso, taciturno ma anche esuberante talvolta,
il siciliano sembra contrassegnato dai "tragico sentimento della
vita". Fenomeno curioso in Sicilia: l'uomo è praticamente assente
dalla natura. 1190% della popolazione risiede nelle città o nei grossi
paesi cosicché le campagne sono deserte, tranne che all'epoca delle
semine e della mietitura. All'inizio dei secolo, i'80% della popolazione
era analfabeta; nel 1920, questo tasso arrivava ancora al 50%. Oggi con
l'istruzione obbligatoria, le tre università (Palermo, Messina, Catania)
sono insufficienti ad accogliere tutti gli studenti. È nata una vera
società moderna, che contrasta con il tradizionale volto della Sicilia.
Pochi paesi hanno registrato un mutamento così rapido nei volgere di
pochi decenni. È sufficiente per rendersene conto, leggere opere
relativamente recenti come quella di T. Serstevens, scritta nel 1957, le
cui descrizioni non sono affatto differenti da quelle dei viaggiatori del
XVIII secolo. Questo brusco cambiamento ha ben poco sconvolto le abitudini
degli isolani e inferto un colpo mortale alle loro tradizioni. i trattori
hanno sostituito i pittoreschi carretti dipinti, ora relegati nei musei: la
radio e la televisione hanno distorto il pubblico dagli spettacoli di
marionette e dalle recite dei narratori. Le città, collegate ormai da
autostrade, non differiscono in niente da quelle dei continente. Le
risorse minerali, sfruttate in maniera intensiva e la scoperta dei petrolio nei sud dell'isola le hanno permesso di passare senza
transizione dall'era agricola feudale all'era industriale moderna. Può darsi che un
giorno si realizzerà il progetto di unire la Sicilia ai continente per
mezzo di un ponte che attraversa lo stretto di Messina. il Siciliano, che,
fin agli albori del XX secolo, è vissuto sotto la dominazione e talvolta
sotto il dispotismo delle potenze straniere, non intende ormai più essere
considerato come il testimone passivo di una storia che si è sovente
confusa, nel corso dei tempi, con quella dell'umanità. Ma qualunque sia
l'avvenire della Sicilia, l'isola rimarrà sempre, all'incrocio dei mondi,
quella terra d'arte e di storia dove fioriscono gII aranci.
QUANDO
VISITARE LA SICILIA
La Sicilia gode di un clima
eccezionale con una media di 2.200 ore di sole all'anno. I mesi propizi
per soggiornarvi sono Aprile, Maggio, Giugno e Ottobre. Luglio e Agosto
sono troppo caldi, soprattutto nell'interno dell'isola; in Novembre, piove
spesso. In Gennaio e Febbraio, il tempo è talvolta molto buono. lì
turismo invernale ha peraltro tendenza a svilupparsi considerevolmente, da
qualche anno. In Sicilia le piogge sono assai rare, ma può capitare in
inverno e in primavera che durino parecchi giorni.
IN
QUANTO TEMPO?
Se disponete di un'automobile,
vi occorreranno, come minimo, quindici giorni per effettuare il giro
dell'isola. L'ideale sarebbe destinarvi tre settimane, di cui due per
visitare le località e l'ultima per un soggiorno in una delle numerose
stazioni balneari della costa o per un viaggio nelle isole minori. Potete
anche fare un rapido giro dell'isola in cinque, sei o sette giorni con dei
pullman, che permettono di vedere le principali località archeologiche
(vedere: Come visitare). I centri di interesse sono molteplici e svariati.
È possibile
che restiate un mese in Sicilia senza esaurirne tutte le risorse.
Quale che sia la durata del vostro soggiorno, ci sono delle grandi
probabilità che esso vi sembri troppo breve.
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