KENYA
Kenya Notes. Si tratta di una versione particolarissima di The Piper at The Gates of Dawn dei primi anni ’70, che aveva una rarissima e strana etichetta nera della Parlophone. La Parlophone era una società satellite del gruppo EMI senza l'EMI Music, che operava in Inghilterra e Irlanda. Molti artisti degli anni '60 e '70 usarono questa casa per farsi conoscere nel mondo, come Beatles, Queen e Rolling Stones. Questa etichetta fu abbastanza sconosciuta sino al 1962, quando i Beatles la scelsero per i loro singoli, ed al gruppo inglese dovettero la loro fama. Subito dopo altri artisti dell'epoca scelsero la Parlophone come loro etichetta, come The Hollies, The Fourmost, Billy J Kramer, Cilla Black, Simon Dupree and The Big Sound, Cliff Bennett and The Rebel Rousers. Così, come le altre compagnie della EMI Columbia e His Masters Voice, anche la Parlophone cambiò vita nel 1962, proprio con l'uscita del primo LP e singolo dei Beatles. Ma furono stampate poche copie, tanto che la copia stereo di Please Please Me sotto la Parlophone (label nera-dorata) può raggiungere un valore di oltre £.3000 . La Parlophone, stampando i dischi dei Beatles, aumentò l'accuratezza della grafica e dei dettagli del disco, tanto da essere abbastanza ricercata tra i collezionisti. Come le altre etichette EMI, nel 1964 fu inclusa la famosa frase "Sold in the UK subject to retail price conditions. See price lists", principalmente per mostrare che quella era una stampa originale, poi rimossa dopo il 1969, quando l'etichetta cambiò diventando la classica nera con scritte argentate. Purtroppo, in questo periodo la Parlophone perse alcuni dei più importanti contratti, a favore della nuova nata, la Harvest Records, e migrò con la sigla di "The Grammophone Company Ltd" sotto la Columbia Records. Questo pezzo, da ricerche approfondite, è un c.d. “disco misto”: la copertina fu stampata in Inghilterra, negli stabilimenti della Columbia, ed infatti non differisce affatto dalle prime edizioni inglesi, probabilmente nel 1971: il motivo dell'etichetta è infatti in linea sia con le copertine inglesi di quell'epoca, sia con il motivo delle etichette della Parlophone (il motivo è il c.d. "PCS-Serie 2", ovvero risalente al periodo 1968/1975). Invece, le cose di fatto interessanti sono quelle legate all’etichetta della Parlophone: questa fu stampata in Kenya, in uno stabilimento vicino Nairobi, appositamente per il mercato locale e per l’esportazione in Africa e in Europa. La riprova è che la mia copia presenta un adesivo rosso sul retro, con la scritta "Assanand & Sons The Music Shop Nairobi", che era la casa distributrice dei dischi in Kenya; inoltre, due copie su tre esistenti sono state acquistate a Nairobi. Si tratta di un disco rarissimo, forse uno dei più rari della storia dei Floyd, anche se poco conosciuto perfino dagli stessi collezionisti, si conoscono infatti solo due copie in circolazione. Il pressaggio di questa copia è avvenuto in Kenya, all'inizio degli anni '70, molto probabilmente o da parte della EA Records, o della Associated Sound, o della Sapra: la EMI non aveva stabilimenti di pressaggio in Kenya in quel periodo e si appoggiava alternativamente a queste tre aziende. Le caratteristiche del ring-groove farebbero propendere inequivocabilmente verso la EA Records. La EMI UK aprì un ufficio a Nairobi nel 1966: si trattava comunque di un ufficio di coordinamento per quanto riguardava la distribuzione dei dischi nell'area dell' Africa dell'est. Per quanto riguarda l'etichetta apposta sul vinile, molto probabilmente dal Regno Unito furono spedite delle "etichette-base" cioè con il solo marchio "Parlophone" e il rim-text: tutto il resto del testo è stato aggiunto durante il pressaggio in Kenya. Potrebbe anche essere successo che in Kenya furono spedite dal Regno Unito delle etichette già completamente compilate. Entrambe le procedure erano adottate spesso in quell'epoca, per consentire di stampare le edizioni dei vari Paesi esteri. Comunque, il tipo di carattere di stampa utilizzato farebbe propendere nettamente per la prima ipotesi. Per quanto riguarda la copertina, invece, è stata stampata nel Regno Unito e poi spedita in Kenya. "Assanand & Sons" è il nome dell'azienda che si occupava della distribuzione, in Kenya. Per il resto, sono tutti concordi nel fatto che si tratti di una stampa estremamente rara e mai documentata finora, e il fatto di avere ancora l'adesivo originale con il nome del distributore contribuisce ad aumentarne il valore collezionistico. La Associated Sound era di proprietà della Gallo Records ed era capace di pressare complessivamente circa 10.000 vinili l'anno, e fino al 1970 sembra fosse lo stabilimento più utilizzato dalla EMI per il pressaggio dei vinili destinati al mercato est-africano. A partire dal 1970, coincidendo con il cambio di denominazione da "EMI ltd." a "EMI Nairobi ltd"., lo stabilimento più utilizzato dalla EMI diventò quello della EA Records che era un'azienda affiliata alla Phonogram. Nel settembre del 1973, la EMI affidò lo stampaggio alla Sapra per circa tre anni. Nel 1977 lo stampaggio tornò ancora nelle mani della EA Records.
Country: U.K.
Record company: EMI-PARLOPHONE
Catalog number: SCX 6157
Release informations: rarissima stampa del disco, stampata in Kenya su etichetta Parlophone, e copertina inglese importata dall'Inghilterra.
Issue Identification: (I) early '70s local release, standard cover made in UK in 1971, flipbacks borders, "Garrod & Lofthouse Ltd.", rare black Parlophone labels, double EMI logo, "THE GRAMOPHONE CO LTD." on rim.
Frontcover: copertina standard laminata con la foto del gruppo in stile psichedelico, mostra il nome "PINK FLOYD" in basso a lettere bianco-sporco ed il solito logo della EMI in alto a sinistra.
Backcover: retro della copertina standard con i bordi rivoltati, non laminato, in alto a destra riporta dentro il motivo il numero di catalogo "SCX 6157" e "stereo" in neretto, fuori dal motivo in alto riporta la scritta "File Under POPULAR : Pop Groups", fuori dal motivo in basso a destra riporta la scritta "6709 TPS Printed and made by Garrod & Lofthouse Ltd. Patent No. 943,895 SX 6157 / SCX 6157", in basso riporta i crediti della EMI-Columbia, insieme a quelli della Emitex, in mezzo in basso riporta i due soliti marchi della EMI e Columbia, un'altra particolarità sta nel fatto che i crediti della Emitex sono "mono" (mono warning text), pur mantenendo il numero di catalogo e l'etichetta della classica versione "stereo", riporta: "This mono record has been produced by the most modern techniques of processing and manufacture and conforms to the highest possible standards. It will sound even better when reproduced on stereo equipment. To keep this record clean and dust free we recommended the regular use of NEW EMITEX.".
Title Notes: Pink Floyd text colour:
la scritta "PiNK FLOYD" sul davanti è a lettere bianco-sporco.Back cover number: SCX 6157.
Spine: il bordo del disco riporta solo "The Pink Floyd".
Songs Language: titoli normali in inglese.
Songs Timing: assenti.
Label country: U.K.
Label number: SCX 6157
Label informations: etichetta nera della Parlophone con le lettere argentate, con il corpo grande, riporta il logo della Parlophone con la scritta "PARLOPHONE" in alto al posto di quello della Columbia, dentro ad un riquadro, sopra ed in basso si trovano i due logo bianchi rettangolari della EMI, al centro riporta a sinistra il numero addizionale "(YAX-3419)", "33 1/3" e "(P) 1967", oltre al numero della facciata "1", a destra invece riporta il numero di catalogo "SCX 6157" con sopra "STEREO" e sotto "1", in basso riporta il titolo "THE PIPER AT THE GATES OF DAWN" e la scaletta dei brani, con i crediti, in basso ancora riporta "THE PINK FLOYD", il rilievo del contorno della label è all'esterno.
Rim text: la scritta intorno al bordo esterno riporta centrata in basso "Made in GT Britain", l'altra scritta inizia in basso a sinistra (ore 8) e dice "THE GRAMOPHONE CO LTD • ALLA RIGHTS OF THE MANUFACTURER AND OF THE OWNER OF THE RECORDED WORK RESERVED • UNAUTHORISED PUBLIC PERFORMANCE BROADCASTING AND COPYING OF THIS RECORD PROHIBITED".
Matrix numbers: YAX -3419-1 ; YAX – 3420-1 (stampati).
Existing Copies: Di questo disco si conoscono finora tre copie accertate, tutte e tre in Italia; due copie su tre sono state in origine acquistate in Kenya, a Nairobi, che conferma la loro genesi africana.
For help and adds about the records details, email me at tarquinis@gmail.com
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