GRUPPO  Mammiferi    
ORDINE Perissodattili
FAMIGLIA Equidi
GENERE E SPECIE Equus burchelli 
PESO 220 - 320 Kg.
LUNGHEZZA TESTA E CORPO 2 - 2,2 m. 
CODA 45 -55 cm.
ALTEZZA AL GARRESE 1 - 1,5 m. 
MATURITA'  SESSUALE 2 - 4  anni
RIPRODUZIONE Da gennaio a marzo

(stagione delle pioggie)

PERIODO DI  GESTAZIONE  371 - 390 giorni
NUMERO DI PICCOLI 1
INTERVALLO FRA LE NASCITE 13 mesi 
DIETA TIPICA Erba, germogli e steli;

 foglie brucate dai

 cespugli nelle zone

 più aride.

 

VITA MEDIA 25 - 30 anni
                                                                                           

Il manto della zebra è paragonabile alle impronte 

digitali: la disposizione delle strisce varia

a tal punto che non esistono due zebre identiche.

 

LE ORECCHIE

La zebra può ruotare le orecchie per 

individuare la provenienza dei suoni o 

esprimere il suo umore. Il pelo all'interno

le protegge da polvere e sabbia.

 

                                                                                     

      

IL MANTO

Le strisce sul manto 

permettono all'animale di 

confondersi nel branco, 

rendendo difficile ai 

predatori individuare la 

vittima. Il disegno del manto

di ogni zebra è unico e varia

a seconda dei luoghi: le 

zebre del nord hanno strisce più 

definite e regolari di quelle 

che vivono al sud.

GLI OCCHI

L'ottima vista di cui è dotata

 consente alla zebra di scorgere

 i predatori con facilità. In

 questo modo può tenersi a

 distanza di sicurezza.

 

LO ZOCCOLO

Lo zoccolo è una sorta di dito 

medio allungato. Nel corso 

dell'evoluzione le altre dita sono

praticamente sparite, adattandosi 

all'esigenza dell'animale di 

correre velocemente.

 hanno tre sole dita.

 

          

I DENTI

Gli incisivi (denti anteriori) 

tagliano l'erba alla radice. 

I molari (denti posteriori)

 sono usati per ridurre

 l'erba in poltiglia. 

Lo stalone ha anche canini 

ricurvi, che utilizza

 durante i combattimenti.

 

          

 

SPECIE A CONFRONTO

Le tre specie di zebra possono sembrare

simili, ma un esame attento rivela

lievi differenza. La zebra di pianura

ha strisce larghe; la zebra di Grevy 

ventre bianco e strisce più sottili, 

con andamento concentrico, sui quarti

posteriori; la zebra di montagna ha 

striature larghe, come quella di pianura, 

e una giogaia sotto la gola.

 

 

HABITAT

 

 

 

 

 

             

Muovendosi in gruppo le zebre si proteggono 

a vicenda dai predatori. 

 

 

 

Le savane erbose attraggono

molte zebre e altri animali

ruminanti.

 

 

La zebra di pianura vive nelle

 praterie e nelle savane dell'africa

 orientale, a sud del Sahara.

 Spesso condivide queste zone

 aride e poco boscose con altri

 erbivori di grossa taglia. 

Come molti ruminanti della

 savana, ha grande bisogno d'acqua. 

Anche se è in grado di

 digerire l'erba più tigliosa, deve

 bere almeno una volta ogni 5

 giorni. Durante la stagione delle

 piogge, erba e acqua sono molto

 abbondanti e la zebra non deve

 spostarsi in cerca di cibo. 

A mano a mano che le piogge

 diminuiscono e l'erba comincia a

 scarseggiare, la zebra può però

 trovarsi costretta a percorrere centinaia 

di chilometri,riunendosi spesso in

 grosse mandrie, formate da molti

 gruppi che via via si uniscono

 alla ricerca di nuovi pascoli. 

COMPORTAMENTO

Le zebre di pianura formano

 gruppi familiari costituiti da

 uno stallone e da alcune

 giumente (da 1 a &) con i loro

 puledri. Il loro comportamento è

 un insieme equilibrato da azioni

 volte a nutrirsi, evitare i

 predatori e interagire

 socialmente all'interno del

 gruppo. Durante la notte si

 dirigono verso le alture aperte,

 che offrono un riparo dai

 predatori ma che possono

 trovarsi anche a 15 Km dai

 pascoli. La maggior difesa della

 zebra è la vigilanza. Se una

 zebra scorge un predatore, raglia

 per dare l'allarme e il branco si

 riunisce per far fronte comune contro il pericolo. 

Lo stallone come in aiuto di

 qualsiasi membro del gruppo che

 si trovi in difficoltà e non esita a

 sferrare calci con i suoi zoccoli

 taglienti a iene e leoni. 

Un singolo individuo che si trovi

 a essere inseguito può raggiungere 

una velocità di 70 Km/h, ma in

 genere corre più lentamente per

 dare ai difensori e alle retrovie

 la possibilità di recuperare terreno. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

CIBO E NUTRIZIONE

Passano la maggior parte della loro vita a nutrirsi, cibandosi principalmente di graminacee e foglie, dato che i ruminanti più grandi che pascolano sugli stessi terreni (bufali, gnu e antilopi alcine) brucano l'erba migliore. Tuttavia, l'anatomia della zebra si è adattata a trarne sostanze nutritive anche dalla vegetazione più povera. L'intestino allungato ha un'ampia superficie per la digestione, che viene aiutata dai batteri presenti al suo interno. La capacità di digerire vegetali non graditi ad altre specie riduce la competizione per il cibo, ma il loro scarso potere nutrizionale la costringe a mangiarne grandi quantità. Le zebre sono molto vulnerabili quando si abbeverano alle pozze d'acqua. In alcune zone, le famiglie di zebre si riuniscono per proteggersi vicendevolmente e bevono solo di notte. Queste riunioni sono molto rumorose, poichè le zebre si tengono in  contatto con gli altri membri della loro famiglia con ragli e sbuffi. 

     

Protezione

  La popolazione delle zebre 

di pianura ammonta a circa 750.000 unità. 

come specie, la zebra non sembra 

essere attualmente in pericolo. 

La competizione con il bestiame 

da pascolo rappresenta per questo 

animale la più grave minaccia, 

anche se viene cacciato 

per la carne e la pelle.

 

RIPRODUZIONE

Le nascite si verificano per lo più

 durante la stagione delle piogge

. Il puledro si regge sulle zampe

 dopo 15 minuti di vita e comincia 

a poppare entro la prima ora.

 Nei primi giorni, la madre tiene

 a distanza gli altri  membri

 della famiglia, finchè i due non

 imparano a riconoscersi, torna a

 essere fertile subito dopo il parto

 ed è sorvegliata dallo stallone

 finchè non si accoppia. 

Il piccolo resta con la madre

 succhiandone il latte e pascolando 

poi per conto proprio fino alla

 nascita del nuovo puledro, l'anno dopo. 

Le giovani zebre lasciano il

 gruppo familiare raggiunta la

 maturità sessuale, verso i  2

 anni, ma è raro che riescano a

 riprodursi prima che ne siano

 trascorsi almeno altri 2. 

I maschi si aggregano in gruppi

 di "scapoli"; le femmine si

 uniscono talvolta a diversi

 gruppi, prima di essere accettate

 come membri riproduttivi 

della famiglia. 

   

Un calcio all'indietro.

Uno stallone mostra una mossa difensiva

Un calcio simile puù facilmente spaccare

il cranio di un leone

 

 

IL GUARDIANO DELLA FAMIGLIA

 

L'allerta

        

Mentre si ciba, la mandria 

è sempre all'erta contro il 

pericolo dei predatori, 

come le iene.

 

La difesa

          

Le iene isolano una giumenta

e il suo puledro dalla mandria.

Lo stallone arriva in loro aiuto,

sferrando calci al nemico.

                                                                     

 

  

 La corsa

Le iene si avvicinano e le zebre

fuggono. I puledri vengono protetti

entro un cerchio formato da giumente.

 

 

La fuga

Allontanate dalo stallone,

le iene si ritirano.

Giovenca e puledro si 

ricongiungono alla mandria.

                                                         

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