GRUPPO  Mammiferi    
ORDINE Perissodattili
FAMIGLIA Tapiridi
GENERE E SPECIE Tapirus indicus 
PESO 260 - 375 Kg.
LUNGHEZZA 250 cm. 
ALTEZZA AL GARRESE 100 cm. 
MATURITA'  SESSUALE 3 anni
RIPRODUZIONE Tutto l'anno
PERIODO DI  GESTAZIONE  390 - 400 giorni
NUMERO DI PICCOLI In media 1
INTERVALLO FRA LE NASCITE 2 anno 
DIETA TIPICA Foglie, erbe, 

piante acquatiche

e ramoscelli

 

VITA MEDIA Fino a 30 anni
                                                                                           

Erbivoro timido, il tapiro si lascia vedere di rado

allo scoperto. Esso vive quasi sempre nel fitto della 

boscaglia, sempre pronto a fuggire nel 

fiume più vicino.

 

IL CRANIO

Un osso sporgente dalla sommità del 

cranio sostiene il lungo muso.

                                                                                     

      

IL MUSO

Il muso conico è molto mobile e

 il tapiro se ne serve per

 portare le foglie alla bocca.

IL MANTELLO

Nonostante appaia 

 vistosa, la parte bianca

 del dorso del tapiro

 mimetizza efficacemente

 l'animale nella luce

 incerta della foresta

 pluviale. La spessa pelle

 protegge il tapiro dagli

 urti contro i rami.

 

LE ZAMPE ANTERIORI

Il quarto dito tocca il suolo soltanto quando il tapiro

 cammina su terreni paludosi, impedendo all'animale

 di sprofondarvi eccessivamente. Le zampe posteriri

 hanno tre sole dita.

 

          
IL GIOVANE

Il mantello bruno e rossastro del giovane tapiro è ornato di macchie e strie giallo biancastre che ne favoriscono la mimetizzazione.

 

          

 

SPECIE A CONFRONTO

Il tapiro delle Ande vive in Sudamerica, dal Venezuela nord-occidentale. A differenza della specie asiatica di pianura, questo tapiro puà vivere fino a 4500 m. di quota. Con un peso di 175 Kg. il tapiro di montagna è più piccolo della specie affine, anche se la forma è quasi identica. Il bruno mantello lanoso mantiene caldo il tapiro delle Ande. Le sole parti bianche sono i  margini delle labbra. Entrambe le specie si nutrono di teneri germogli all'alba e al tramonto. Anche il tapiro delle Ande è considerato vulnerabile dall'Uicn (Unione internazionale per la conservazione della natura).

 

HABITAT

             

Il tapiro ama tuffarsi in acqua per 

sfuggire al caldo tropicale.

 

Durante la stagione secca il tapiro 

vive soprattutto nella foresta di pianura.

Qui, sotto alberi che raggiungono anche

 i 45 m.. di altezza, il sottobosco è

 abbastanza rado, ma in prossimità

 delle sponde assolate di fiumi e torrenti

 la vegetazione bassa è più rigogliosa e

 offre abbondante nutrimento al tapiro. 

Nella stagione delle piogge il tapiro si

 sposta in zone più elevate, ricoperte da

 piccoli boschi e cespugli, ma rimane

 sempre nei pressi di qualche corso d'acqua. 

COMPORTAMENTO

Secoli di persecuzione da parte dell'uomo hanno reso la puzzola guardinga e timida. In gran parte del proprio areale essa rimane nascosta di girono per uscire a cacciare solo al tramonto e di notte.

Attivo soprattutto all'alba e al tramonto, il tapiro si muove nella foresta seguendo in genere percorsi abituali, anche se, mentre pascola, può tracciarne di nuovi. Muovendosi a zig-zag con il muso a contatto del suolo il tapiro individua facilemente i propri alimenti preferiti. I vegetali di cui si ciba sono però poveri di sali e per questo deve raggiungere frequentemente zone ricche di minerali per mantenersi in buona salute. Il tapiro passa gran parte del proprio tempo vicino alle rive di fiumi e pozze e i suoi itinerari conducono per lo più direttamente all'acqua. Il tapiro si serve di queste piste come di vie di fuga, anche se il suo predatore più temibile la tigre, è ora quasi scomparso.

Sempre a galla 

Il tapiro nuota facilemente anche nell'acqua alta.

 

CIBO E NUTRIZIONE

Nella dieta del tapiro rientrano più di 100 specie di vegetali. Tuttavia esso è molto esigente circa la qualità del cibo e sceglie soltanto bocconi più teneri, come le foglie dei cespugli più piccoli e i ramoscelli. Del resto queste parti sono anche le più nutrienti. Il tapiro ha però un intestino poco specializzato e, a differenza degli altri ruminanti, che digeriscono le piante lentamente con l'aiuto di batteri particolari, non riesce a sfruttare a pieno il proprio cibo. Il tapiro si nutre anche di frutti e talvolta di rami. In ogni frangente il suo mobile muso gli serve per scegliere e raccogliere cibo. 

     

Risorse extra

  Grazie alla propria abilità nel nuoto il  tapiro può raggiungere nuove e più ricche zone di pascolo.

 

RIPRODUZIONE

La stagione riproduttiva varia all'interno dell'areale del tapiro, ed è il solo periodo in cui l'animale abbandona le proprie abitudini solitarie. Il maschio vaga nella foresta in cerca di una femmina che, quando è pronta ad accoppiarsi, lascia segnali odorosi e marchi. Questo fa sì che essa possa essere raggiunta dai più maschi contemporaneamente, che ingaggiano tra loro combattimenti violenti ma non fatali. Anche se la femmina è recettiva il corteggiamento può essere pericoloso perchè essa rimane sempre nel proprio territorio ed è pronta a mordere gli estranei. Il corteggiamento prevede inseguimenti, sonori sbuffi, sibili e morsi sulle orecchie, i fianchi e le zampe. Dopo una gestazione che si protrae per oltre un anno, la femmina dà ala luce in un luogo riparato un piccolo di 7 - 10 Kg dal mantello mimetico. Esso può quasi subito trotterellare dietro alla madre. Dopo 6 - 8 mesi il giovane perde il proprio mantello striato e si allontana per condurre vita solitaria, ma non si riprodurrà prima dei due anni successivi. 

 

   

GIOCHI D'ACQUA

 

E' ora del bagno

        

Uno dei passatempi favoriti del tapiro è immergersi nell'acqua, che raggiunge alla fine di una pista. 

 

IN IMMERSIONE

          

Il muso flessibile permette 

al tapiro di tenere le narici fuori

dall'acqua mentre si immerge

completamente

 

 

  

 Un po' di pulizia

L'immersione nell'acqua fangosa di una pozza aiuta il tapiro a liberarsi dei fastidiosi parassiti.

 

PASSEGGIANDO NEL FIUME

 

Come un ippopotamo, il tapiro 

cammina nell'acqua sollevando 

ogni tanto la testa 

per respirare.

 

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