MOVIMENTO MARIANO - AUSILIARIE DELLA MADONNA


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Misteri Gaudiosi 1

Preghiamo > Misteri Gaudiosi IV

Madre, mia, fiducia mia!

IV MIST. GAUDIOSO (I SCHEMA)
PRESENTAZIONE DI GESU’ AL TEMPIO (Lc. 2,21-26)


I MIST. 21: “QUANDO FURONO PASSATI GLI OTTO GIORNI PER
CIRCOINCIDERLO, GLI FU DATO IL NOME DI GESU’, CONE ERA
STATO CHIAMTO DALL’ANGELO PRIMA DI ESSERE CONCEPITO
IN GREMBO”.
Conforme alla Legge del Signore (Lv. 12,3): “L’ottavo giorno si circoncida la carne del membro del bambino”. E così fu fatto, perché umanamente e religiosamente entrasse nell’Alleanza che Dio stipulò con Abramo. Ricevette in quell’occasione il Nome che Dio aveva stabilito per Lui come si legge in (Lc. 1, 31): “Ecco tu concepirai nel grembo e darai alla luce un figlio. Lo chiamerai Gesù”: Così disse l’ Angelo Gabriele quando fece l’annunzio a Maria. Tutto si deve compiere in perfetta obbedienza alla volontà di Dio; nulla viene lasciato all’arbitrio umano.
Gesù è venuto al mondo per salvarci dalla morte eterna, per sconfiggere Satana e il peccato. Per far questo, è venuto per immolarsi al nostro posto, non potendo noi soddisfare a tale riparazione, perché noi siamo molto limitati e l’offesa a Dio è infinita sia nel piccolo che nel grande peccato, solo Gesù, come Figlio di Dio, lo poteva fare. A tal fine, la sua Immolazione-Passione è iniziata dalla nascita in povertà, indigenza, circoncisione, fuga in Egitto e vita di stenti e sacrifici; da adulto non compreso, contraddetto, ostacolato, calunniato, tradito, abbandonato e infine ucciso!
Maria, Madre nostra, ti preghiamo con questa decina di prendere in considerazione tutte le sofferenze delle famiglie, dei malati e degli anziani, in particolare di tutti noi del Movimento Mariano. Ogni dolore che ti è offerto diventi prezioso ai tuoi occhi! Che ogni famiglia diventi il luogo della Presentazione, il luogo della salvezza. I genitori sappiano presentare i figli al Signore. La gioia sia in ogni momento e per ogni cosa offerta al Padre celeste a ringraziamento eterno.
MARIA, TI AFFIDIAMO TUTTI I NOSTRI PICCOLI E I MALATIGUIDACI AD OBBEDIRE CON GIOIA AGLI INVITI DEL SIGN.

II MIST. 22-23: “VENUTO POI IL TEMPO DELLA LORO PURIFICAZIONE
SECONDO LA LEGGE DI MOSE’ (Lv. 12, 2-8) LO PORTARONO
A GERUSALEMME, PER OFFRIRLO AL SIGNORE, COME STA
SCRITTO NELLA LEGGE DI MOSE’: OGNI MASCHIO
PRIMOGENITO SARA’ CONSIDERATO SACRO AL SIGNORE”.
Dopo 40 giorni infatti dalla nascita, Gesù viene condotto a Gerusalemme nel Tempio. E’ il giorno in cui una donna che ha partorito un bambino deve offrire un sacrificio per la sua purificazione (Lv. 12, 1-8). Maria era purissima, ma obbedisce ugualmente a tutte le prescrizioni. Per il sacrificio sono richiesti un agnello e un colombo. Maria offre una coppia di colombi come è concesso fare ai poveri. Così con questo sacrifico si dimostra che Lei è Madre di un Figlio, che vive in condizioni modeste e che adempie ad ogni legge che Dio ha dato al suo popolo. Essendo Gesù il Figlio primogenito (Lc. 2,7) appartiene a Dio Creatore, da cui tutto proviene (Es. 13,2 e 12-15). Restituendo a Dio per mezzo del sacrificio qualcosa ricevuta in precedenza da Lui, l’uomo riconosce questa realtà. La legge prescrive che i primi nati degli animali devono essere offerti in sacrificio. Mentre i bambini primogeniti devono essere riscattati con denaro. Luca non dice che Gesù è stato “riscattato”, ma che è stato “presentato”, perché Gesù appartiene da sempre in modo speciale al Padre. Fu detto già dall’Angelo: (Lc. 1,35) “Colui che nascerà sarà dunque santo, e chiamato Figlio di Dio” – E’santo, quindi appartiene totalmente a Dio e venendo nel Tempio, va nella Casa del Padre suo. Per Maria condurre Gesù nella Casa di Dio è stata una gioia grande insieme a tanta grazia, che la rendeva forte nella consapevolezza che il Figlio non le apparteneva, ma che era sottoposto completamente alla volontà di Dio, che seguirà fino in fondo. Maria scoprirà questo un po’ per volta.
MARIA, AIUTACI A SEGUIRTI OVUNQUE VAICI INSEGNA CHE OBBEDIRE E’ IMPORTANTE.

III MIST. 24: “E PER OFFRIRE IN SACRIFICIO, COME DICE LA LEGGE DEL SIG.
UN PAIO DI TORTORE E DUE GIOVANI COLOMBI”.
Il sacrificio richiesto è solo per un rito esterno, certo per i poveri anche questo forse sarà potuto costare una giornata di digiuno, ma per Dio si fa questo e altro. Dio merita ogni nostro passo in suo onore e gloria e noi non ci stancheremo di offrirglieli sempre con tutto il cuore, così come ha fatto Maria, nostra Madre e Maestra. Quando andiamo alla Santa Messa, anche quello è un Sacrificio a cui siamo invitati a partecipare, questi è infinitamente prezioso e gradito a Dio, per cui non ce lo dovremmo far dire neanche una volta per andarci e andarci non per obbligo, quasi come una cosa pesante, noiosa; invece, andarci con desiderio grande e quindi con gioia. E solo così riceveremo grazia su grazia, benedizioni a non finire, pace e forza per continuare il cammino di fede intrapreso. Poi dio, come vedremo pure nella Presentazione al Tempio, non si tiene nulla, ricambia abbondantemente, oltre le nostre aspettative. Questo deve farci rincuorare e proporre di essere assidui e generosi nel presentarci almeno ogni Domenica al Santo Sacrificio di Cristo.
A) MARIA, VOGLIAMO OFFRIRE TUTTO AL SIGNORE INSIEME A TE.
B) MARIA, AIUTACI AD ESSERE PRONTI E GENEROSI NELL’OFFRIRE A DIO.

IV MIST. 25: “ORA C’ERA IN GERUSALEMME UN UOMO CHIAMATO
SIMEONE: ERA UN UOMO GIUSTO E PIO ED ASPETTAVA
LA CONSOLAZIONE DI ISRAELE E LO SPIRITO SANTO ERA
SOPRA DI LUI.”
Quando si è conosciuti da molti, lo si è o per buona fama o per cattiva. Nel caso di Simeone Sacerdote del Tempio, lo era per fama di santità e quindi, per una città grande come Gerusalemme, lui rappresentava la lampada che non era nascosta ma che dal monte illuminava quanti arrivavano alle sue falde. Noi come cristiani siamo tutti chiamati ad essere “luce”, come ha detto Gesù stesso, definendosi Lui stesso così. Cristo è la Fonte della Luce: è il Sole di giustizia e noi accesi dalla sua grazia e dal suo Amore, dobbiamo splendere in questo mondo di tenebra perché almeno i volenterosi trovino attraverso la nostra testimonianza la via della giustizia e della verità. Simeone era pio, cioè devoto e perseverante perché aveva creduto alla Parola fino a quella età avanzata sostenuto da una fervente preghiera quotidiana, per cui lo Spirito Santo in Lui era di casa. Questo può accadere a ciascuno di noi, questa via non è preclusa a nessuno, tutti vi possono accedere. Simeone aspettava la consolazione della Parola di Dio, a cui aveva creduto e credeva fermamente e mai si attaccò alle chiacchiere del mondo. Per tal motivo Dio lo premiò donandogli fra le braccia il Messia, il Bambino divino con la consolazione di poterlo tenere fra le sue braccia. Che gioia, che benedizione! E Maria, fu felice di darglielo, perché questo è il suo compito e Dio ha stabilito di farci avere Gesù, oggi in special modo, attraverso Maria, che ne è la via più facile, più adatta e più veloce. E, allora, non ci aspettiamo consolazioni dalle vincite al “gratta e vinci”, alle gare televisive sotto forma di giochi o da altre pur leciti beni, ma credere che la vera consolazione non ce la può dare nessuno a questo mondo, solo Dio attraverso Gesù e Maria. Solo loro possono appagare la nostra grande sete di amore, di pace e di felicità. Cerchiamo di stare quanto più possiamo in loro compagnia e saremo felici, pure in mezzo a peripezie, difficoltà, dispiaceri. E’ un mistero, ma è così.
A) MARIA, FACCI COMPRENDERE QUAL E’ LA VERA CONSOLAZIONE.
B) MARIA, GRAZIE PER AVERCI DONATA LA CONSOLAZIONE PIU’
GRANDE, CHE E’ GESU’.

V MIST. 26: “ANZI, DALLO SPIRITO SANTO GLI ERA STATO RIVELATO
CHE NON SAREBBE MORTO PRIMA DI AVER VISTO IL
CRISTO DEL SIGNORE”.
Lo Spirito Santo è un Ospite spesso sconosciuto, quasi lo sentiamo estraneo. Chi è? E’ la terza Persona della Santissima Trinità, è Dio, è Uno col Padre e il Figlio, è l’Amore che spira da entrambi, li unisce, li fonde, si fonde nel Padre e nel Figlio, pur rimanendo Persona come il Padre e il Figlio. E’ un Dono che Gesù prima di morire ha promesso più volte e che poi ha mandato sulla sua Chiesa attraverso i suoi Apostoli per mezzo dei Sacramenti. A cominciare dal Battesimo, dov’è l’Agente principale e poi con la Cresima conferma il dono rafforzandolo con altri sette doni (Sapienza, Intelletto, fortezza, Scienza, Consiglio, Pietà e Timor di Dio). Non c’è altro Sacramento dove Lui non sia presente. Così, anche nella Consacrazione del pane e del vino, lo Spirito Santo viene invocato perché quella materia si trasformi in Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Cristo. Inoltre Gesù c’ha tenuto a mandarci lo Spirito Santo perché Lui ci avrebbe ricordato tutti i suoi insegnamenti. E, con Simeone, che era un uomo giusto, pio e fedele, lo Spirito Santo era con lui familiare per cui con lui ha anticipato questo suo compito, rivelandogli il Mistero della fede: Dio Incarnato in quel Piccolo Bimbo tutto roseo e paffutello, a cui con gioia potette riceverlo fra le sue braccia e adorarlo. Ancora, quel Bambino, gli fu rivelato essere il Cristo, cioè l’Unto, il Consacrato del Signore Dio, perché Cristo e quindi Dio nascosto, ma vero. Dobbiamo comprendere le verità di fede non solo con la ragione, ma anche con l’anima e i sensi: è un dono da chiedere allo Spirito Santo, il quale dona senza misura quanto gli viene chiesto con umiltà. Solo da Lui ci possono venire esperienze spirituali toccanti, da verificare sempre col confessore.
MARIA, SPOSA DELLO SPIRITO SANTO, RENDICI DOCILI ALLE SUE
ISPIRAZIONI.
MARIA, INFONDI IN NOI UN GRANDE AMORE PER LO SPIRITO
SANTO.



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