La recensione del mese:

un libro al giorno toglie la malinconia di torno...

 

Chi non ha mai sentito parlare di Eric Shipton (1907-1977), il grande esploratore alpinista inglese?

Peter Steele, è un chirurgo britannico, amico e compagno di scalate di Shipton, con specializzazione in medicina d'alta quota corroborata sia da una serie di esperienze alpinistiche himalayane sia da lunghi soggiorni di lavoro in quelle zone.

Bene, questa splendida biografia è nata sia dalle interviste sia dalle carte sia dalla conoscenza diretta tra i due: un libro che si legge volentieri, alla scoperta di un personaggio libero e fuori dagli schemi e di zone montuose allora del tutto sconosciute...

Dall'Africa all'Himalaya, dall'Himalaya alla Patagonia, la vita di Shipton fu un susseguirsi di avventura e scoperta: a lui si deve anche parte del successo inglese all'Everest nel 1953.

Un personaggio che è diventato un mito per intere generazioni di alpinisti (e tra loro Sir Edmund Hillary, che firma la prefazione) e che oggi, perso in parte il gusto della scoperta e dell'avventura in nome della "difficoltà", andrebbe rivalutato.

Peter Steele

"Eric Shipton: Everest and beyond"

Seattle: The Mountaineers, 1998